Il raccattapalle che tolse il titolo di cannoniere a Savoldi
Questa è una storia da “c’era una volta”. C’era una volta il calcio, c’era una volta la spontaneità, c’era una volta la provincia italiana che pullulava di storie incredibili e
Questa è una storia da “c’era una volta”. C’era una volta il calcio, c’era una volta la spontaneità, c’era una volta la provincia italiana che pullulava di storie incredibili e
Arrivare al posto giusto, forse al momento giusto, di sicuro con il cuore al sicuro, colmo di aspettative. Carlo Mazzone si è goduto ogni attimo, proprio perché la rincorsa verso
Quella corsa che riconosceresti tra mille. Il furore agonistico. Le sovrapposizioni. Gli sfondamenti interni. La grinta in ogni azione. Guardando questa Juventus e quella che fu, il primo pensiero (banale)
Gli anni ruggenti hanno un unico difetto: sono intrisi di nostalgia. Il motivo è chiaro, evidente, palpabile e doloroso: ti accorgi della reale grandezza di quei periodi soltanto quando ormai
“Se Maradona non avesse incrociato la mia strada, non sarei stato il giocatore che sono stato”. Partiamo da qui, dalle sue parole dopo il ritiro. Perché poi è l’essenza di
“Ho un ricordo impressionante di quel gol. In campionato non stavamo andando bene e quella serata era decisiva, all’andata avevamo perso Gattuso e Pirlo, infatti li ho abbracciati dopo la
Chi vive, annusa o respira a pieni polmoni la vita di Torino, sa bene che in prossimità del derby ha solo da trattenere il fiato. Perché c’è una (buona) parte
Per comprendere al meglio – per quanto si possa, poi – Fabrizio Miccoli, bisogna arrivare al termine della storia: tutto quel talento, tutto quel sapere calcistico, l’ha portato ad essere
Aggrapparsi. E tenersi forte, mentre le partite scorrono e i risultati si susseguono, lasciandoti quasi senza la forza di rispondere, di colpire, di tornare padroni del proprio destino. Eccola, l’immagine
Ottantadue anni e la voglia matta di sedersi e guardare partite. Giorno e sera. La sua Juve, il suo Milan, il Napoli nonostante quell’addio così duro da digerire (per tutti).
Ci sono giocatori che illuminano tutti fuorché loro stessi. Che danno emozioni fortissime ai tifosi, storie incredibili ai giornalisti, guizzi e soluzioni agli allenatori. E poi? Per loro resta nulla,
La ricordate la spiegazione di Federico Buffa su Maxi Moralez? Quando il noto ‘divulgatore sportivo’ si infilava in una storia tutta argentina, fino ad arrivare al famoso ‘apodo’, cioè soprannome.
Ben prima dei sorrisi, ben prima delle ultime delusioni, ben prima degli alti e i bassi dall’altro lato del campo – cioè a bordo, del campo – Vincenzino Montella era
C’è stata un’Italia per tutto. Ma l’Italia del calcio è durata più di ogni altra. Ecco, mettiamola così: perché il tuffo che stiamo per fare nei ricordi è un triplo
L’infanzia racconta sempre tanto di ciò che sei, ma come nient’altro spiega ciò che diventerai. O meglio: chi diventerai. Inteso come uomo, donna, essere umano. Osvaldo Bagnoli ha preso le
Sono passati più di venticinque anni, il mondo è decisamente un posto diverso. Eppure Gigi Buffon, che di anni ne ha ormai 43, che ha vinto (quasi) tutto quello che