Kazu Miura – Il primo giapponese
Un paio di mesi dopo che la Spagna e il suo Naranjito divennero l’epicentro del pianeta calcio, Kazu Miura, un giapponese di 15 anni che vide tutte le partite del
Un paio di mesi dopo che la Spagna e il suo Naranjito divennero l’epicentro del pianeta calcio, Kazu Miura, un giapponese di 15 anni che vide tutte le partite del
Ventidue anni dopo il suo silenzioso arrivo in Inghilterra. Mesi di innumerevoli rumors. Di incredibili discrediti. Di assurdi dubbi. Poi, la decisione: Arsene Wenger, per la prima volta, arrivò a
Siamo nel 2003. Alle spalle, l’isteria dell’effetto degli anni Duemila; davanti, il calcio negli Stati Uniti pronto a subire la rivoluzione che da anni sono pronti ad attuare. Il calcio
“Ricordo tutto: l’atmosfera della città, la preparazione della partita, il pubblico, lo stadio gremito come non mai. Ho ancora nelle orecchie il boato dei tifosi, un’emozione grandissima. Era il mio
Un flash. Veloce. Rapido. Sovviene comparando nell’immaginario cinematografico quella che è stata la storia del Bayer Leverkusen. L’istantanea è quella di ‘Leaving Las Vegas’, nel 1995, per cui va ringraziato
Tredici anni. Divisi in due tornate di una bellezza, ricchezza, forza uniche nel loro genere. La Juve di Giovanni Trapattoni è incastrata nei ricordi di tutti perché ha segnato non
Che poi la bellezza del calcio è anche questa: scavare un po’ più a fondo nel suo ieri e ritrovarsi al passo con la storia. Prendete questa stagione, ad esempio.
Tutte le storie hanno un principio, questa inizia esattamente da un golazo. Ecco, non è stata esattamente la sua genesi, ma ci serve come icona, come momento rappresentativo per simboleggiare
Sembrava finita. Sembravano aver chiuso la storia ancor prima di scendere in campo, di dare voce e destino al gioco. La Reggina, nell’estate più calda della Serie A, aveva il
A innamorarsi è un attimo, a idealizzare anche meno. Nel calcio, poi, è praticamente nulla. Da quando il pallone si è creato un contorno di parole (e immagini, e highlights,
“E’ un peccato che questi ragazzi si siano fermati in finale”. La frase, pronunciata dall’allora Re Juan Carlos, raccontava il grande gesto dei giovani giocatori del Castilla, squadra B del
Chi era Taribo West? Ecco, partiamo dalle domande difficili. E da una premessa: tra i tanti giocatori che hanno partecipato a un Mondiale, in pochi sono ricordati più per il
E’ sempre bello – e probabilmente giusto – quando il più forte vince. Ma non è una legge scritta, non lo è per nulla nel calcio. Tra tutti gli sport
Barcellona, Real Madrid, Inter, Athletic Bilbao e… nulla, nessuno in più. Prendendo come punto di riferimento le cinque grandi competizioni d’Europa, queste sono le squadre cosiddette ‘intoccabili’. E cioè quelle
Ma allora, è vero o non è vero? La storia di Leo Messi e del suo provino al Como resta con un punto interrogativo enorme alla fine della frase. In
C’è e non c’è. Si fa vedere, ma non esiste. I gol fantasma, in un momento in cui è l’intero campionato a essere ‘fantasma’, è uno schiaffo del destino: ti