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Il 2021 del poker live è ufficialmente in archivio. Una stagione ricca di soddisfazioni ma anche di speranze che non si sono concretizzate.

Le soddisfazioni riguardano ovviamente i tornei che sono tornati in sala dopo il blackout pandemico del 2020. Le World Series Of Poker di Las Vegas in primis, insieme a quelle europee e al Circuit, così come alcune tappe nordamericane del World Poker Tour (WPT). Dove si è potuto giocare l’affluenza è stata massiccia, a dimostrazione che la pandemia non ha contagiato la voglia di poker.

Ma il perdurante COVID-19 ha anche prodotto le delusioni maggiori, quelle dei tornei che sono stati cancellati. Sono mancati molti appuntamenti importanti del WPT, i grandi eventi targati partypoker e soprattutto l’European Poker Tour (EPT). Con l’eccezione della tappa di Sochi, il resto del tour è stato annullato. Persino la speranza di rivedere “la picca” sui tavoli da gioco di Praga è stata vanificata all’ultimo momento dall’arrivo della variante Omicron. Non c’è dubbio che il protagonista in negativo della stagione pokeristica 2021 sia stato proprio il virus.

Noi però vogliamo concentrarci sui protagonisti positivi di questa annata. Chi sono i giocatori che si sono messi maggiormente in mostra e quali hanno regalato grandi emozioni agli appassionati?

La pokeroom del King’s Casino di Rozvadov gremita di persone (credits PokerNews.com)

Ci sembra doveroso iniziare da Doyle Brunson che, a 88 anni compiuti, si è presentato nella pokeroom di Las Vegas per le World Series Of Poker. Ha giocato pochissimo, un paio di eventi, senza ottenere risultati. Ma questo non ha importanza perché vederlo girare in sala, anche se accompagnato o a bordo di uno speciale veicolo elettrico, è stata la testimonianza di quanto la passione conti nella vita. Giù il cappello di fronte a un gigante del poker.

Doyle “Texas Dolly” Brunson alle WSOP 2021 (credits PokerNews)

Le WSOP sono state il teatro dei risultati più importanti della stagione. Su tutti, se non altro per ragioni economiche, svetta quello di Koray Aldemir, vincitore del Main Event. Anche se il professionista tedesco non è nuovo ad imprese con tanti zeri, il braccialetto da 8 milioni di dollari lo ha proiettato tra i top 30 della All Time Money List, con 20 milioni incassati complessivamente. Anche solo per questa vittoria, Aldemir è uno dei protagonisti del 2021.

A proposito della classifica dei giocatori più vincenti, nel 2021 c’è stato un cambio al vertice. Justin Bonomo ha scalzato Bryn Kenney dalla pole position, 28 mesi dopo che quest’ultimo gliela aveva sottratta. Il nuovo sorpasso è arrivato all’inizio di dicembre, quando Bonomo si è aggiudicato il Bellagio’s Five Diamond $100.000 No Limit High Roller, per un payout di $928.200.

Ora Bonomo si trova a quota 57,2 milioni di dollari, mentre Kenney lo insegue a soli 100mila di distanza. Il testa-a-testa rimane aperto ma da quando Bonomo è tornato a giocare live, cioè dal settembre del 2021, ha vinto più di 3,9 milioni di dollari contro i 700.000 di Kenney. Tra i suoi best stagionali c’è il secondo posto nel $50.000HR delle WSOP, dietro a Michael Addamo e davanti ad Eric Seidel (4°) e al nostro Mustapha Kanit (8°).

Justin Bonomo (credits PokerGO)

Torniamo a parlare di braccialetti con il marchio WSOP 2021 inciso sopra, meno remunerativi di quello vinto da Aldemir ma altrettanto degni di menzione. Ci sono state infatti due “prime volte” importanti: quelle di Jason Koon e di Daniel Cates. Il primo si è imposto nel torneo di Heads-Up, dopo una carriera da top player che lo ha portato al 7° posto della All Time Money List con 34 milioni di dollari vinti e con alle spalle una storia personale che merita di essere conosciuta.

Daniel Cates, in arte Jungleman12, è riuscito a vincere il suo primo braccialetto in uno dei tornei più difficili e ambiti dai professionisti: il $50.000 Poker Players Championship 6-Handed. Per questo risultato e per il look “da videogame” con il quale si è presentato al final table, Cates è per noi uno dei protagonisti del 2021.

Daniel Cates con il primo braccialetto WSOP (credits PokerNews)

Anche Phil Hellmuth si è portato a casa un braccialetto WSOP. Il 16° della sua incredibile carriera che lo rende ancora più “uomo solo in fuga” quando si tratta di braccialetti messi in bacheca. Ma soprattutto Hellmuth non si è smentito nel ruolo di grande personaggio mediatico. Anche nel 2021 ha messo in scena una grande show, sotto tutti gli aspetti. Ha vinto tanto, più di 2 milioni, con 9 ITM alle WSOP dei quali 6 sono stati final table. Ha stracciato tutti agli High Stakes Duel, compreso l’arci-rivale Daniel Negreanu, con il quale ha messo in scena la solita querelle su chi sia il più forte nei tornei live. Ha detto la sua un po’ su tutto e si è presentata alle WSOP vestito da Gandalf il Bianco. Secondo noi è sufficiente per dichiarare Phil Hellmuth il personaggio n.1 dell’annata pokeristica.

L’emozione di Phil Hellmuth dopo il 16° braccialetto WSOP (credits PokerNews)

Non possiamo poi dimenticare i giocatori che hanno ricevuto riconoscimenti speciali. Il Player Of the Year delle WSOP è stato Josh Arieh. Il pro statunitense è andato ITM 11 volte a Las Vegas, vincendo due braccialetti (PLO e PLO Hi-Lo), centrando 2 FT e sfiorandone altri 2. Con 4.194,59 punti accumulati ha preceduto a Phil Hellmuth (3.720,01) e Daniel Negreanu (3.531,03).

Il Global Poker Index ha invece incoronato POY Nadya Magnus tra le giocatrici e Ali Imsirovic tra i player maschi. La Magnus ha realizzato 24 ITM in stagione (due alle WSOP), per un totale di $426.161. Il suo miglior piazzamento è stato il 2° posto da $93K nel WPT Lucky Hearts Poker Open di Hollywood.

Il giocatore bosniaco ma residente negli States è stato uno dei più prolifici nel 2021, quanto a risultati. 54 ITM – compresi eventi delle WSOP.com – dei quali 14 sono HR vinti, per un incasso complessivo che supera i 6 milioni di dollari. Nel 2020 si era fermato a 5 milioni. In soli 6 anni di carriera da pro, Imsirovic ha già superato i 15 milioni incamerati con i tornei.

L’ultimo titolo, ma di fatto il più prestigioso, è quello che ha ricevuto Eli Elezra. Il giocatore israeliano con nazionalità statunitense è stato inserito nella Hall of Fame del poker. Un tributo alla sua lunga carriera da professionista, costellata di risultati importanti ottenuti soprattutto alle WSOP: 31 ITM e 3 braccialetti vinti. Per chi volesse conoscere la storia di Eli Elezra, il rimando è all’articolo pubblicato su Assopoker.com.

Eli Elezra alla cerimonia della Hall of Fame (credits PokerNews)

La nostra rassegna sui protagonisti del poker live edizione 2021 si conclude con i giocatori del nostro Paese. In “casa Italia” sono mancati i fuochi d’artificio dei big, cioè Dario Sammartino (2 sesti posti alle WSOP per lui), Mustapha Kanit (anche per lui 2 final table a Las Vegas) e Max Pescatori (7 ITM tra WSOP e WSOPE).

Sul finire dell’anno sono arrivate soddisfazioni da Gianluca Speranza, 6° nel WPT Diamond per 600mila dollari (cifra che gli ha permesso di superare Filippo Candio nella All Time italiana), e soprattutto da Simone Andrian e Alessandro Pichierri che hanno regalato al Belpaese due braccialetti WSOPE!

Per noi, però, il protagonista azzurro nel 2021 è stato Andrea Ricci. Il professionista marchigiano ha totalizzato 15 ITM live, per circa 563.000 euro incassati: una cifra superiore a quanto aveva vinto nei quattro anni precedenti e che gli ha permesso di superare quota 1 milione di dollari in carriera. Ricci ha vinto l’IPO di San Marino, si è aggiudicato un titolo e un 2° posto al WSOP Circuit di Rozvadov, e ha fatto “quasi palo” (4° posto) nel Colossus delle WSOPE sempre in Repubblica Ceca.

Davvero un crescendo fantastico per un giocatore che ha debuttato nel circuito live internazionale solo da pochi anni.

Tenetelo d’occhio anche nel 2022, perché potrebbe regalarci altre grandi soddisfazioni!

Andrea Ricci (credits PokerNews)

Foto di testa: Phil Hellmuth nei panni di Gandalf il Bianco alle WSOP 2021 (credits PokerNews)