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Da 1109 presenti al via a 153 rimasti in gara dopo 8 livelli: il Day2 dellEstrellas Main Event di Barcellona è stata una giornata da adrenalina pura.

Una giornata che ha messo alla prova anche i giocatori più esperti, molto dei quali non sono riusciti a trovare il pass per il Day3. Dei big internazionali si sono salvati solo Antoine Saout e Parker Talbot. Il primo, due volte finalista al ME WSOP nonché runner-up all’EPT di Praga lo scorso anno, si trova poco sotto media con 800.000 chips dopo aver preso il comando nella prima parte della giornata.

Il canadese, invece, è stato autore di un incredibile crescendo che lo ha visto imbustare 3.995.000 gettoni, buoni per il terzo posto finale nel chipcount.

Il migliore di tutti è stato però l’israeliano Igor Kaufman: uno sconosciuto sulla scena competitiva ma autore di una performance da 4.365.000 chips. Il podio temporaneo è completato dal secondo posto dell’argentino Jeremias Mendoza, giocatore che vanta già diversi risultati ($465k incassati finora) soprattutto nel continente sudamericano.

Veniamo agli italiani che erano ben 122 a inizio giornata. Purtroppo la selezione è stata durissima anche per loro. Alla fine ne sono rimasti soltanto 8, se includiamo nella lista anche Rolando Camardese che di fatto ha passaporto dei Paesi Bassi. Lo ricordiamo nella lista dei giocatori qualificati al PSPC 2019 attraverso i Platinum Pass riservati all’Italia ma in quella occasione ci ha raccontato di avere sì origini italiane, come indica chiaramente il nome (dei nonni emigranti), ma nazionalità olandese. Comunque sia, Camardese ha chiuso al 14° posto del count con 2.735.000 chips.

Seguono: Domenico Paparo (1.840.000), Alessandro Pichierri (1.025.000), Paolo Musumeci (970.000), Fabio Peluso (955.000), Salvatore Camarda (810.000), Paolo Boi (650.000) e Fabrizio Ortolomo (455.000).

Picchierri e Peluso sono quelli che vantano i risultati live più importanti. “Deneb” nel 2021 ha regalato all’Italia il 12° braccialetto (live) vincendo il The Closer alle WSOPE di Rozvadov. Un anno dopo Peluso ha portato a 13 il conto con la vittoria nell’Opener delle WSOPE disputate in Rep. Ceca. Sempre quell’anno l’azzurro è arrivato secondo nel Main Event delle French Poker Series.

Per loro non sarà comunque una passeggiata visto che entrambi iniziano con meno di 30bb.

Lo start del Day3 è fissato per le 12:00 di oggi, con il livello 25 che ha bui 20.000/40.000 bb ante 40.000. Noi saremo in sala per raccontarvelo in diretta con focus puntato sui giocatori del Belpaese.

Per chi invece volesse sapere come il torneo è arrivato a questo punto, qui di seguito c’è la cronaca del Day2.

Fabrizio Ortolomo (crediti Rihl)

LIVELLO 24 15.000/30.000 BB ante 30.000

-Il Day2 dell’Estrellas Main Event finisci qui. 153 giocatori tornano domani per il Day3.

-A un passo dal traguardo esce dal torneo Enrico Mosca (€6.880), scoppiato in all-in preflop AT vs A8 e 8 al flop. Si assottiglia la pattuglia italiana, ma qualcuno che torna per il Day3 c’è ancora… i nomi ve li diremo a breve.

Fabrizio Ortolomo si salva in extremis. Ormai shortstack con solo 285K (meno di 10bb), l’italiano va all-in da cutoff con A♣8♣. Risponde solo il BB che gira A♠J♣ e mette a rischio la permanenza di Ortolomo nel torneo. Il flop gli ridà qualche speranza con il flush draw: 4♣7♣4♦. Il turn 5♠ non aiuta l’italiano ma il river è un K♣ che gli fa chiudere colore. Ortolomo risale a 600k.

Allo stesso tavolo c’è Parker Talbot che ha raggiunto la chiplead generale con 3.750.000 chips.

-In questo momento la sfida per la chiplead è tra il belga Ferdinando Dalessio e il francese Benjamin Tessier, primo ieri nel Day1G. In una mano di qualche minuto fa, Tessier si è portato a casa un buon piatto. A dare il via all’azione è Daniel Laidlaw che rilancia 85k da SB. Tessier difende il BB. Entrambi i giocatori scelgono di non investire chips sul flop che mostra 6♣4♣8♥. Quando un 4♠ scende al turn, Laidlaw check-calla 175.000. Il river è un 8♠ e i due optano per un check-check. Tessier mostra A♠4♠, fullhouse vincente. Il francese sale a quota 2.975.000 chips.

-Inizia l’ultimo livello di questo Day2, con 190 giocatori rimasti.

LIVELLO 23 10.000/25.000 BB ante 25.000

Parker Talbot continua a macinare chips. Il professionista canadese ha eliminato un altro avversario (AA vs AQ all-in preflop) e ora si trova nelle parti alte del chipcount con 2,2 milioni.

Fabrizio Ortolomo recupera un po’ di stack. L’azione è classica: il Bottone fa un raise minimo e l’italiano difende da SB. Il testa-a-testa si sposta al flop: Q♠7♠4♣. Ortolomo va in check-call per 30mila chips. Al turn scende un 8♥ ma nessuno fa azione. L’ultima carta è un 2♣. Fabrizio Ortolomo esce puntando un po’ meno del piatto, 140k e si fa pagare dall’avversario. L’azzurro torna in acque un po’ più sicure con 810.000 gettoni.

-Altra azione che coinvolge un italiano. E’ presa al river che recita K♥6♣4♣10♥7♦. Il canadese Harpreet Gill va all-in per 375k mettendo in difficoltà Alessandro Pichierri. “Deneb” ci pensa un bel po’, tanto che gli viene chiamato il time. Alla fine l’azzurro folda per l’esultanza del suo avversario che dichiara il bluff (ma non lo fa vedere). Pichierri adessi ha 1.045.000 chips.

-Siamo appena tornati in sala e Aristidis Theodoridis non è più al tavolo. Abbiamo scoperto che in realtà era uscito proprio nel finale del livello precedente. In guerra di bui, Theodoridis da SB manda i resti con [Ax][Jx] e trova il call del BB, il portoghese Braz Borges, che lo domina con [Ax][Kx]. Il board porta sia un A che un K e il grinder italiano è out per €5.330 di premio.

-Carte e chips di nuovo in azione. Si giocano gli ultimi due livelli della giornata.

LIVELLO 22 10.000/20.000 BB ante 20.000

-Torneo in pausa lunga, 70 minuti. Cogliamo l’occasione per un aggiornamento sui big stack. La chiplead dovrebbe appartenere al francese Ewen Trevidy che ha uno stack di 2.650.000 chips. Ben posizionato è anche il pro “con la picca” Parker Talbot con 1.700.000 gettoni. Antoine Saout è sceso a 850k, così come il nostro Fabrizio Ortolani che ora ha soltanto 600k. I giocatori rimasti sono 243.

Tra questi non c’è l’ormai famoso Brad Kibel. Il giocatore del Sud Africa si è schiantato su Ankit Ahuja in maniera piuttosto strana. L’azione è presa al river: A♠9♠7♥9♣4♣. Il piatto è enorme e Kibel, quasi consapevole di aver perso, decide comunque di chiamare con 7♠6♦ l’all-in di Ahuja. L’indiano mostra A♣7♣, incassa il pot ed elimina Kibel. Ahuja adesso ha 1,45 milioni di chips.

Aristidis Theodoridis (credits RIHL)

Theodoridis “a martello”. Il grinder attacca con frequenza il tavolo. Nell’ultima azione, apre da utg a 45k con A♥8♥ e trova il call del BB. Il flop scende 8♣2♠4♥. Check, c-bet 45k, call. Al turn arriva un 2♣ insieme alla seconda barellata di Theodoris, questa volta sono 155.000 chips. Altro call. L’ultima carta è un 6♠ e l’azione è check-check. Allo showdown il BB mostra K♠4♠, coppia di quattro, e cede il pot alla coppia di 8 di Theodoris che sale così a 905mila gettoni.

-Il field adesso conta 272 giocatori.

-Perdiamo anche Carlo Savinelli, Fiodor Martino e Marco Regonaschi (tutti ripagati con €4.650). Quest’ultimo forbetta all-in con J♣J♠ e trova il call di Nabil Benchaouch con A♥K♠. Un A♣ al flop mette fine alla corsa del giocatore italiano.

LIVELLO 21 10.000/15.000 BB ante 15.000

-L’Italia ha perso tre pezzi da 90: Dato, Isaia e Benelli. Dei primi due non conosciamo le action, ma entrambi si erano molto accorciati e giocavano ormai da quasi un livello in modalità push-fold. Benelli invece ha subito il classico cooler preflop: all-in a tre con il toscano che ha coppia di K e si trova tra [Jx][Jx] e [Ax][Ax]. Gli Assi tengono e Benelli esce per €3.500 di payout.

-Ancora azione al tavolo 33, uno dei più attivi anche quando si tratta di giocate sopra le righe. Sul finire del livello 20 c’è stato un diverbio tra Francisco Puigdemont e Brad Kibel per un raise non completo del secondo. Il sudafricano – già richiamato in precedenza per un’esultanza eccessiva – ha dato un po’ in escandescenze, tanto che è dovuto intervenire il floorman. Alla fine la situazione è stata risolta e le acque si sono calmate, ma è chiaro che i due non si amano. Anche perché sono entrambi giocatori molto aggressivi e con un propensione per il bluff.

In quest’ultima action, lo spagnolo apre da Cutoff a 45k. Alla sua immediata sinistra agisce Kibel che 3betta 85k. Il call di Puidgemont fa scendere questo flop: K♥8♥2♠. Lo spagnolo check-calla 100k. Il turn è un 6♥: check-check. Stessa azione al river A♥: Puidgemont mostra K♣J♣ e incassa il pot dopo il muck del suo avversario. Kibel borbotta qualcosa, forse in afrikaans… Nel frattempo Puidgemont ammonticchia 1.225.000.

-La pattuglia azzurra è guidata da Aristidis Theodoridis (965k) e Fabrizio Ortolamo (955k). Ben messo anche Enrico Mosca, con uno stack di 640mila gettoni.

-Situazione anomala tra Francisco Puigdemont e Mohammed Bekheira. L’azione si svolge su questo board: Q♠J♠A♥J♣2♠. Bekheira punta 80k, lo spagnolo non ci ta e gli va sopra con altre 200mila chips. Il francese non se ne accorge, pensa che Puigdemont abbia chiamato chiamato e così mostra le proprie carte: J♥6♣. Interviene il dealer che spiega la situazione: il raise resta ma Bekheira può decidere se chiamare o foldare. Il francese ci pensa e alla fine butta via il tris.

-Si comincia con Giovanni Grosso che si salva vs Gill Harpeet. L’italiano va all-in preflop con [Ax][Qx] ma si trova dominato da [Ax][Kx]. Al flop scende un Q♠ che ribalta la situazione. Il resto del board è ininfluente e Grosso torna a 395.000 chips.

-Carte di nuovo sui tavoli. Aspettiamoci di vedere parecchia azione preflop e tanti all-in perché i bui cominciano ad essere piuttosto alti.

LIVELLO 20 6.000/12.000 BB ante 12.000

-Altra pausa da 25 minuti.

Aristidis Theodoridis fa il colpaccio. Secondo quanto riportato dagli altri giocatori presenti al tavolo, il player di origini greche ma di nazionalità e residenza italiane, apre il gioco a 22k ma subisce la 3bet fino a 65k di Ali Alnuaimi da SB. Il call di Theodoridis consente al dealer di girare questo flop: A♠Q♦9♥. Alnuaimi decide di rallentare con un check e poi chiama i 36k messi nel pot da Theodoridis. Il turn è un 2♣ e l’azione si ripete, questa volta per 75.000 gettoni. Al river scende una Q♠. Alnuaimi fa check per l’ultima volta, l’italo-greco va all-in e ottiene lo snap-call dell’avversario. Lo showdown è clamoroso: Alnuaimi ha una coppia di Assi, cioè fullhouse, ma Aristidis Theodoridis ha chiuso poker al river con Q♣Q♥! Ali Alnuaimi è fuori, Theodoris sale a poco meno di un milione.

-Finalmente ci sono notizie di Carlo Savinelli. Il player campano, che abbiamo intervistato qualche tempo fa, si trova sopra media con 481.000 chips (average 403k).

Tra i big, veleggiano in acque piuttosto tranquille il canadese Parker Talbot (610k) e Antoine Saout che continua a macinare chips: il francese ha raggiunto quota 782mila chips.

-Nuovo livello con 457 giocatori in sala.

LIVELLO 19 5.000/10.000 BB ante 10.000

-Bad beat per Giuseppe Tarsia? Con 50k nel piatto e un board che recita A♣4♥5♠3♠, Brandon Leetz checka e poi chiama, seguito da Adrien Di Grande, la bet 16k di Giuseppe Tarsia. I tre vedono scendere un 7♣ al river. Leetz e Tarsia fanno check, il giocatore belga invece piazza 45k nel piatto. Leetz si chiama fuori, ma non l’italiano che chiama. Allo showdown Di Grande mostra Q♥6♥ o costringe al muck il suo avversario. Tarsia scende a 130k.

-Perdiamo Andrea Cortellazzi. Ormai committato, su un flop che mostra 4♥8♠7♦ chiama con A♥J♠ l’all-in di oppo che lo copre in chips. Allo showdown si trova dominato anche con le carte: l’avversario ha A♣Q♠ e né turn né river fanno il miracolo per Cortellazzi.

Italiani che invece resistono: Luigi Pignataro con 320k e Fiodor Martino con 670mila.

-Il torneo è di nuovo in panne a causa di un problema tecnico. Ne approfittiamo per una carrellata di stack italiani. Andrea Cortellazzi è al tavolo con Alessia Isaia: i due hanni rispettivamente 193k e 262k. Sempre allo stesso tavolo c’è Paolo Boi che nell’ultima mano prima dello stop ha perso un grosso piatto: coppia di 10 dell’italiano vs due giocatori entrambi con i Kappa. Boi adesso è poco sotto i 400k.

Andrea Crobu ha 120k, mentre Alessandro Picchieri (che gioca alla sua dx) ne ha 245mila. Chi recupera alla grande è invece Andrea Benelli che adesso ha 360k.

Il chipleader al momento è il sudafricano Brad Kibel, giocatore decisamente “ai limiti” in tutti i sensi ma comunque capace di ammassare poco meno di due milioni di chips.

Andrea Benelli

-Il nuovo livello si apre con un monster pot. L’azione si svolge al tavolo dove ci sono Mosca e Colomba ma nessuno degli italiani è coinvolto. Matias Kurko Kummo apre da utg a 21mila, Daniel Stackowiak risponde tribettando 52k da mid position. L’azione arriva a Stanislav Anufriiev che aumenta la posta fino a 110 da BB. I successivi call degli altri due giocatori fanno scendere questo flop: K♦2♦8♠. Triplo check. Il turn è un 3♣ sul quale Anufiiev esce puntando 40k ma ottiene il call sia da Stackowiak che da Kummo. L’ultima carta è un 7♣. Questa volta il BB fa check. Kummo allora betta 130k e riceve due call: allo showdown mostra un coppia 2, per il set floppato. Gli altri mandano le carte nel muck e l’estone incassa un piatto da quasi 900mila chips.

LIVELLO 18 4.000/8.000 BB ante 8.000

-Torneo in pausa a 655 left.

-Al tavolo 48 troviamo Andrea Crobu e Alessandro Pichierri, rispettivamente con 128.000 e 221.000 chips. Il chipleader del tavolo è il bulgaro Nicolay Ivanov che ha accumulato 690k.

-La bet che non serve. Hyunsup Kim rilancia a 17k da mid position. Jorge Ramella va all-in per una cifra inferiore da cutoff. Muhammed Yilmaz si aggiunge al gruppo da bottone. Il flop è: 4♣10♦8♠. Check-check. Al turn scende un 10♥ e qui Yilmaz, dopo il check di Kim, punta 16.000 e ottiene il fold dell’avversario. Allo showdown, però, Yilmaz è in bluff con A♠Q♠ mentre Ramella ha trovato la top pair grazie a 10♠3♠. Il river è un “mattone” e lo short stack fa un inaspettato triple-up.

-In gara ci sono ancora 745 giocatori.

-Aggiornamenti in “casa Italia”. Andrea Benelli ha recuperato e ora si trova a circa 230mila chips. Walter Treccarichi, invece, si è molto accorciato. Nell’ultima mano, dopo aver bettato 26k al turn 5♥4♥A♣2♣ e ricevuto il call di Henrik Veldhom, al river 9♦ ha scelto di rallentare con check. Il suo avversario ne ha approfittato per bettare 26k ottendo il fold dell’italiano. Treccarichi è corto, ha meno di 10bb.

Al tavolo 71 ci sono tre giocatori del Belpaese. Enrico Mosca (ca. 200k), Danilo Colomba (315.000) e Gaetano Ferrara. Quest’ultimo si è molto accorciato in un’action recente.

L’azione è presa la river, ma Ferrara ci ha spiegato che in precedenza ha sempre condotto l’azione puntando su tutte le streets. Al river 6♣3♠10♦J♣A♦ l’italiano piazza l’ultimo colpo da 100k. Il francese Antoine Stackowiak ci pensa almeno tre minuti e alla fine chiama. Lo showdown vede Ferrare in bluff con [Kx][8x] ma il call di Stackowiak con K♣10♣ è davvero pazzesco. Ferrara viaggia adesso con 158mila chips.

-Entriamo nel nuovo livello e ad attenderci c’è la prima monster bad beat. L’azione è presa al turn che recita 2♣4♠5♠Q♠. Il giocatore della Rep. Sudafricana Brad Kibel è in all-in con K♣9♠ ma è dominato dall’avversario che ha Q♣Q♥, cioè set. Kibel inizia a chiamare a voce piuttosto alta la quarta carta di picche (ma non il 2!)… al river scende un 8♠ che chiude il clamoroso colore runner-runner! Kibel potrebbe essere il nuovo chipleader del torneo con 1.257.000 chips.

LIVELLO 17 3.000/6.000 BB ante 6.000

-Girando per i tavoli troviamo alcuni pro. L’inglese Conor Beresford galleggia con 135.000 chips. L’irlandese Fintan Hand è short a quota 75k. Chi se le cava meglio è il francese Antoine Saout. Runner-up a Praga lo scorso anno ma soprattutto due volte finalista al ME WSOP (5° nel 2017 e 3° nel 2009), Saout ha uno stack di 512.000 chips. Dopo aver incassato un monster pot, il pro francese apre di nuovo da utg+2. Chiama lo SB che fa scendere questo flop: A♥10♠8♠. Check, continuation bet e altro mini incasso per Saout.

Antoine Saout

-A metà livello il torneo è sceso sotto quota milla: 940 left.

-Azione al tavolo 4 dove ci sono tre italiani: Andrea Benelli, Roberto Ghidini e Andrea Piazza. Tre all-in call di fila.

Round 1: Oleksandr Hrdlychka mette le restanti 18mila chips da CO con Q♣10♦, chiama Benelli da BB lasciandosi dietro 40k. Il “toscanaccio” ha 6♦3♦. Il board Q♦10♥K♠9♣2♥ premia però l’ucraino che fa double up.

Round 2: di nuovo Hrdlychka questa volta con 7♥7♣ vs Danut Chisu. Il veterano rumeno, 5° all’EPT di Londta nel 2022, risponde con A♥K♣. Il board è liscio fino al river 7♦ che addirittura consegna il set al Hrdlychka. L’ucraino con il doppio colpo risale a quota 126k.

Round 3: questa volta tocca a Benelli metterle tutte e trovare il call di Claude Delbourg: A♦10♦ vs A♣2♠ e board K♥3♥6♣4♠10♥ favorevole a Benelli che torna a 90k.

-Siamo quasi pronti per ricominciare. Intanto abbiamo spottato Fiodor Martino che da 421k iniziali è salito a 685k. E’ possibile che abbia eliminato l’altro italiano presente al tavolo 88, Stefano Lolli.

-Il torneo è entrato da pochissimo nel secondo livello di giornata e il count è già sceso a 1.061 left. Il clock è stato però nuovamente fermato. Il torneo al momento è stato sospeso per un problema tecnico. Il TD ha annunciato la ripresa dei giochi per le 13:00.

Ne approfittiamo per una prima action targata Alessio Isaia. Andrei Boghean apre a 12K da mid position, il “fabbro” difende da Big Blind. Scende il flop 4♠8♠4♣: Isaia va in check-call sulla bet 8k del rumeno. Il turn porta un 6♦: check-check. L’ultima carta è un 2♠ che potrebbe aver chiuso colore per qualcuno. Isaia ci pensa un po’ e poi esce puntando 32.000 chips: Boghean usa un paio di minuti di riflessione e alla fine. L’italiano gira 7♠5♦ per la scala chiusa al river e ottiene il muck dell’avversario. Isaia a quota 425.000 gettoni.

LIVELLO 16 2.000/5.000 BB ante 5.000

Shuffle up and deal! Si comincia con gli ultimi 10 minuti del livello 16. In sala (anzi nelle 3 sale approntate) ci sono 124 tavoli e 1.109 giocatori seduti.

Benjamin Tessier chipleader all’inizio del Day2 dell’Estrellas ME di Barcellona 2023

Dopo 6 minuti ci sono già 10 eliminazioni ma adesso il clock è stato fermato per un controllo delle presenze dei giocatori seduti ai tavoli.

Immagine di testa: Parker Talbot (credits RIHL)