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“Se volevamo fregarci i soldi a vicenda, potevamo restare a casa”.

Basta sostituire “soldi” con “chips” e questa battuta di Rounders potrebbe adattarsi benissimo a quello che si è visto ieri nelle varie sale del Casinò Barcelona. E cioè un field strapieno di italiani!

Naturalmente lo diciamo in tono scherzoso e al tempo stesso di soddisfazione. Ma anche con un pizzico di nostalgia per gli EPT di Sanremo e di Campione, perché lo scenario ci ha ricordato quelle tappe archiviate ormai da un bel po’ di anni.

Ma veniamo alle cose serie. I numeri, prima di tutto. Come si era intuito già alla fine della terza giornata di flight, il Main Event dell’Estrellas Poker Tour ha stabilito il nuovo record di partecipazione: un totale di 7.398 ingressi pagati, oltre mille in più rispetto all’edizione 2022. A questa massa di entries corrispondono 3.291 giocatori unici. In questo caso non si tratta del primato, che rimane saldamente nelle mani dell’edizione 2016 con 3.447 players, ma è comunque il segnale di una grande voglia di tornei di poker live a buy-in medio.

I Day1G e H disputati ieri hanno contribuito rispettivamente con 1.800 e 1.267 entries, nonostante le modalità più “turbo” (30′ e 20′) rispetto ai precedenti qualifier. Al termine della giornata, dal primo sono rimasti 270 giocatori, dal secondo 190. Sono quindi 1.109 quelli che alle 12:00 di oggi tornano in sala per il Day2.

Ne approfittiamo per ricordare che saremo in sala fino alla fine per aggiornarvi in diretta sull’andamento del torneo, ovviamente con un occhio di riguardo per i numerosi players italiani. Lo dimostra anche lo split per nazioni: l’Italia è al terzo posto, con un 11% del totale dei giocatori iscritti.


Il Day1G si è concluso con la chiplead di Benjamin Tessier che ha imbustato 1.016.000. Il francese sarà al primo posto anche all’inizio del Day2. Scorrendo la lista dei sopravvissuti alla selezione, se si esclude il brasiliano Lucas Scafini vincitore nel 2022 del ME National a Montecarlo, i big sono soprattutto italiani.

I rappresentanti del Belpaese sono: Alberto Cigliano (432000), Antonio Dascenzo (430000), Fiodor Martino (421000), Andrea Dato (369000), Alessandro Giordano (339000), Alessandro Signoriello (319000), Paolo Musumeci (314000) Elia Salerno (299000), Daniele Cuomo (299000), Ettore Esposito (287000), Marco Regonaschi (265000), Daniele Primerano (264000), Enrico Mosca (260000), Giovanni Gallo (253000), Alessandro Pichierri (250000), Luigi Minolfi (242000), Raffaele Sorrentino (219000), Giacomo Raddi (206.000), Angelo Sisca (197000), Enzo Tommasone (193000), Candido Cappiello (180000), Alessandro Saracino (177000), Roberto Ghidini (161000), Luca Sebastiani (155000), Alessandro Barda (144000), Sergio Grosso (129000), Walter Treccarichi (128000), Nunzio Iandolo (125000), Michele Esposito (119000), Michele Perego (107000), Franco Polidori (106000), Luca Moschitta (105000), Davide Marchi (97000), Eros Nastasi (76000), Sandro Sinopoli (75000), Roberto Canali (50000), Andrea Cocchi (50000), Pietro Robbiani (47000), Michele Munari (47000), Davide Perissinotto (43000), Andrea Benelli (41000), Michele Fornaro (64000), Tiziano Fasan (17000). 43 giocatori in tutto.

Raffaele Sorrentino

Sulla vetta del Day1H spicca il francese Philippe Le Touche, con 657.000 chips accumulate a fine giornata. Al 4° posto del count troviamo il pro “con la picca” Parker Talbot. Il canadese ha imbustato 539.000 pezzi. Presente anche Sylvain Mazza, veterano del circuito francese, a quota 212.000.

E di nuovo tanti “azzurri”. Questi: Agostino Ascone (299000), Giovanni Grosso (240000), Juri Mereu (236000), Fabio Anobile (199000), Simone Salis (191000), Fulvio Ferrero (183000), Giovanni Logarzo (172000), Francesco Tropea (172000), Federico Cerqua (135000), Francesco Blasio (130000), Andrea Cortellazzi (125000), Andrea Piazza (123000), Giuseppe Ruocco (118000), Umberto Ruggeri (111000), Antonino Intravaia (104000), Giuseppe Rosa (90000), Vincenzo Lupoli (61000), Giuseppe Liotta (49000), Maurizio Marazzi (37000). Altri 19.

In tutto ci saranno 122 giocatori italiani al Day2, 1 su 9 (11%): quello che statisticamente serve per avere almeno un rappresentante al final table. Dita incrociate e scaramanzia varia.

Parker Talbot (a sx) (credits RIHL)

Chiudiamo il nostro report con un paio di mani. La prima riguarda proprio uno degli italiani che si sono qualificati per il Day2: Davide Marchi.

L’azione si svolge nelle fasi iniziali (bui 200/400 bb ante 400) del Day1G e inizia con un errore di Giulio Ambrosio (hijack) che apre a 800 agendo fuori turno. Prima di lui c’è infatti il pro inglese Will Kassouf che non ha ancora parlato. A quel punto la dealer ricorda che l'”azione resta” ma gli altri giocatori possono agire indipendentemente, compreso Kassouf che a sceglie di limpare. Lo stesso fa Davide Marchi da Bottone. A scardinare tutto ci pensa il BB che tribetta fino 2.500. Triplice call.

Il flop scende con 9♥3♣8♣. Il BB fa check, seguito da Kassouf e da Ambrosio. Marchi invece punta 3.500. A quel punto il BB gli va sopra con un raise 8.500. Kassouf e Ambrosio si chiamano fuori, ma non Marchi che invece chiama. Il turn è un K♦: il BB va all-in diretto per circa 15K e Marchi snappa. Allo showdown l’italiano mostra il set con [9x][9x] mentre il suo avversario è già drawing dead con in mano A♠K♣. Big pot per Davide Marchi.

La seconda action è invece un colpo da cardiocalpa. I protagonisti sono Azedine Bendjilali e Ladislao Dalfo Battle. I due si confrontano su un flop che recita 10♦7♦6♥ e con un piatto da 17.500 chips. Bendjilali checka da BB, Battle invece punta 4k da hijack e trova il call di Marc Poustis da cutoff. L’azione torna a Bendjili che punta abbastanza da mettere ai resti entrambi gli avversari: Battle chiama, Poustis lascia.

Showdown: Bendjilali mostra 7♦6♥, doppia coppia e in netto vantaggio su Battle che ha J♦10♣. Al turn scende però un J♥ che ribalta la situazione consegnando a Battle la doppia superiore. Il river “rimette a posto le cose” con un 7♠: Bendjilali chiude fullhouse ed elimina l’avversario.

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