C’è un filo rosso che lega quelli che molti considerano i tre “GOAT”, i migliori di sempre, ovvero Michael Jordan, Lebron James e il compianto Kobe Bryant (l’ordine qui è casuale): il Draft Nba. Abbiamo infatti selezionato le tre migliori classi di Draft di sempre, almeno secondo il nostro parere, e la scelta è ricaduta sulle edizioni 1984, 1996 e 2003: nella prima Jordan venne chiamato con la pick numero 3; nel secondo Bryant con la numero 13, mentre nel 2003 James con la numero 1. Quelle edizioni sono però diventate memorabili anche per la mole di talento presente, a partire da Hakeem “The Dream” Olajuwon, passando per Allen Iverson, fino ad arrivare a Dwayne Wade e Carmelo Anthony.
Draft 1984
Non si poteva che partire dall’edizione 1984, quella in cui Hakeem “The Dream” Olajuwon si prese d’autorità la scelta numero 1, chiamato dagli Houston Rockets. Portland sbagliò la sua pick, come spesso accaduto negli anni, selezionando Sam Bowie e facendosi scappare sua maestà Michael Jordan, terza scelta assoluta (Chicago Bulls). Già questi due nomi basterebbero per far capire il talento di quella classe di Draft, ma la lista è ancora lunga: alla numero 5 i Philadelphia 76ers (via Clippers) optarono per un certo Charles Barkley, mentre alla numero 16 gli Utah Jazz compirono la “steal of the Draft”, come già vi abbiamo segnalato su questi schermi, accaparrandosi il talento di John Stockton. A loro si aggiunsero anche altri tre All-Stars, ovvero Alvin Robertson (pick 7, Spurs), Otis Thorpe (pick 9, Kings) e Kevin Willis (pick 11, Hawks).
Di questi sette atleti, quattro sono diventati All of Famers, e il numero di anelli conquistati in totale raggiunge la doppia cifra (10, di cui 6 Michael Jordan). Una classe di Draft fantastica, per altro l’ultima edizione prima dell’introduzione della Draft Lottery.
Draft 1996
Dopo Michael Jordan, è il turno di Kobe Bryant: nel 1996, il compianto Black Mamba fece il suo ingresso in Nba dalla porta principale, il tutto senza aver giocato nemmeno un minuto al college. Gli Charlotte Hornets lo chiamarono alla numero 13, cedendolo poi ai Los Angeles Lakers e perdendo un vero e proprio talento della palla a spicchi.
Più in generale, la classe 1996 è colma di giocatori che poi si rivelarono campioni. Innanzitutto, i Philadelphia 76ers selezionarono con la prima scelta assoluta Allen Iverson, una delle migliori guardie di tutti i tempi e sicuramente un atleta più che iconico, in grado di influenzare intere generazioni con il suo stile scintillante. Alla numero 4, i Milwaukee Bucks chiamarono Stephon Marbury (subito ceduto a Minnesota), mentre con la pick 5 i Timberwolves scelsero Ray Allen (ceduto a Milwaukee), giocatori che diventarono in breve tempo due stelle della Nba. Oltre a loro, da segnalare nella top10 anche Marcus Camby (pick 2, Raptors), Shareef Abur-Rahim (pick 3, Grizzlies) e Antoine Walker (pick 6, Celtics via Mavericks), mentre fuori dalle prime dieci non si possono dimenticare anche Pedrag Stojakovic (pick 14, Kings), Steve Nash (pick 15, Suns), Jermaine O’Neal (pick 17, Trail-Blazers), Zidrunas Ilgauskas (pick 20, Cavaliers) e Derek Fisher (pick 24, Lakers).
Anche in questo caso, difficile inserire tutti i premi individuali e di squadra vinti dagli atleti sopracitati, un mix di talento offensivo, leadership e dna del campione difficilmente replicabile.
Draft 2003
Come per l’edizione 1984, anche il Draft 2003 si è svolto al Madison Square Garden di New York. E, come in quella occasione, il talento di questa edizione è risultato infinito, basti pensare all’eterno Lebron James, selezionato con la prima scelta assoluta dai Cleveland Cavaliers e definito già all’epoca “The Chosen One”.
Qualche errore comunque si può compiere, come insegnano i Detroit Pistons, i quali chiamarono Darko Milicic alla numero 2. Niente paura, perché il nostro viaggio in questa meravigliosa edizione del Draft prosegue tra i grandi campioni: con la pick 5 i Denver Nuggets chiamarono Carmelo Anthony, subito prima di Chris Bosh (Raptors) e di Dwayne Wade (Heat).
A loro si sono aggiunti onesti mestieranti, giocatori di sistema o, ancora, atleti più che interessanti. Si parte con Chris Kaman (pick 6, Clippers) e Kirk Hinrich (pick 7, Bulls), passando per David West (pick 18, Hornets), Boris Diaw (pick 21, Hawks), Carlos Delfino (pick 25, Pistons) e Kendrick Perkins (pick 27, Grizzlies), fino ad arrivare a Leandro Barbosa (pick 28, Spurs) e Josh Howard (pick 29, Mavs). Tra gli altri, è da ricordare anche il micidiale tiratore da tre punti Kyle Korver, selezionato alla numero 51 dai Nets e ceduto subito ai 76ers (una sorta di steal of the Draft).
Nove sono gli anelli ottenuti dalle prime cinque scelte del Draft 2003, in verità conquistati dal trio James, Wade e Bosh, che si riunirono per altro a Miami, rendendo grandi gli Heat tra il 2010 e il 2014.
Menzioni d’onore: Draft 1985, 1987 e 2009
Abbiamo deciso di inserire anche ulteriori tre edizioni che, per talento e impatto sul gioco, ci hanno particolarmente impressionato. Nel 1985 Pat Ewing (pick 1, Knicks) ha guidato un Draft che poteva contare anche su giocatori del calibro di Chris Mullin (7), Detlef Schrempf (7), Charles Oakley (8), e soprattutto Karl Malone (13) e Joe Dumars (18).
L’edizione 1987 non è da meno, dato che la prima chiamata assoluta è ricaduta su David Robinson, selezionato dai San Antonio Spurs e diventato una leggenda della palla a spicchi americana. Non si possono dimenticare nemmeno Scottie Pippen (5), Kevin Johnson (7), Horace Grant (10) e Reggie Miller (11), altri quattro All-Stars (due dei quali, Pippen e Miller, anche Hall of Famers).
Anche il 2009 è risultato ricco di talenti e abbiamo scelto tale edizione per l’impatto che alcuni di questi giocatori hanno avuto sul gioco: da ricordare sicuramente James Harden (pick 3, Rockets) e Stephen Curry (pick 7, Warriors), massime espressioni di una pallacanestro che, soprattutto con loro, è cambiata completamente nel corso degli ultimi anni. Oltre ad essi, fecero parte di quella “Draft class” anche Blake Griffin (1), DeMar Derozan (9) e Jrue Holiday (17).