Da LaRue Martin a Markelle Fultz, passando per Anthony Bennett: essere la prima scelta assoluta al Draft Nba comporta responsabilità e grandi aspettative, che non sempre vengono soddisfatte, come successo agli atleti appena citati. Un infortunio, una mossa sbagliata o semplicemente una chiamata errata possono cambiare il corso degli eventi, specie se ti ritrovi sotto i riflettori del mondo intero. Andiamo a questo punto a scoprire le peggiori prime pick di sempre nella storia dell’Nba.
LaRue Martin (1972)
Il Draft 1972 è ricordato soprattutto per due nomi in particolare: Bob McAdoo, scelto con la pick 2, e Julius “Doctor J” Ervin, chiamato alla numero 12. Quasi nessuno è invece in grado di ricordare la prima scelta assoluta di quell’anno, ovvero LaRue Martin, il quale passò da Loyola Chicago ai Portland Trail-Blazers. Martin, centro di 211 centimetri, è stato una leggenda di Loyola, salvo poi aver tradito le aspettative nella massima lega cestistica americana, in cui ha giocato solo quattro anni (1972-76 a Portland, per l’appunto), prima di chiudere con la pallacanestro giocata.
Michael Olowokandi (1998)
Dopo un’ultima interessante stagione al college, i Clippers decidono di spendere nel 1998 la prima scelta per Michael Olowokandi, perdendo – con il senno di poi – la possibilità di chiamare giocatori del calibro di Mike Bibby, Vince Carter, Dirk Nowitzki e Paul Pierce. A causa del lockout, il centro nigeriano gioca la prima parte di annata alla Kinder Bologna, per poi iniziare la sua carriera Nba nel febbraio 1999, anche se le sue prestazioni non sono per niente brillanti. L’ultima stagione ai Clippers (2004-05) convince i Timberwolves ad offrirgli un contratto per i successivi tre anni, ma le prestazioni di Olowokandi peggiorano ulteriormente e nel 2006-07 gioca l’ultima annata a Boston.
Kwame Brown (2001)
Dall’high school all’Nba il passo è breve: Kwame Brown, dopo essere stato eletto “High School Player of the Year”, sceglie di non andare al college e, dunque, i Washington Wizards dell’allora presidente Michael Jordan decidono di puntare forte sul lungo di Charleston. La chiamata, però, si rivela completamente errata, dato che Brown mantenne medie decisamente basse per una prima scelta. Nel 2005 si trasferisce a Los Angeles, sponda Lakers, poi a Memphis, Detroit, Charlotte, Golden State e Philadelphia, senza mai lasciare il segno.
Greg Oden (2007)
Per Oden forse bisognerebbe parlare più di “what if”, per quanto abbia deluso anche lui le aspettative. Chiamato con la pick 1 nel 2007 dai Trail-Blazers (si, ancora loro) appena prima di un certo Kevin Durant, il lungo proveniente da Ohio State ha avuto tanti problemi fisici che ne hanno limitato l’utilizzo in campo: Oden ha saltato tutta la prima stagione (2007-08), dovendo fermarsi sostanzialmente anche nelle due successive ancora per problemi fisici. La sua carriera si concluderà in Cina nel 2016, dopo aver giocato 26 gare con i Miami Heat nel 2013-14.
Anthony Bennett (2013)
Scelto con la pick 1 dai Cleveland Cavaliers, l’ala grande canadese (203 centimetri per 111 chili) sembrava poter diventare una vera e propria stella e invece ha anch’egli tradito le aspettative. Dopo una prima stagione non brillante, iniziano gli spostamenti: da Cleveland a Minnesota, passando per Toronto e la G-League, fino ad arrivare a Brooklyn. Nel 2017 sbarca in Europa, vince l’Eurolega con il Fenerbahce, per poi ritrovare l’Nba, ma nuovamente con scarsi risultati.
Markelle Fultz (2017)
Anche Fultz, selezionato dai Philadelphia 76ers nel 2017, non è riuscito ad esprimere tutto il suo potenziale. I problemi alla spalla lo costringono a fermarsi e, dopo alcune visite, la diagnosi è chiara: sindrome dello stretto toracico superiore. Dopo il trasferimento ad Orlando, ritrova brillantezza, diventando comunque un buon role-player, anche se le aspettative iniziali da prima scelta non sono state rispettate dalla guardia nativa di Upper Marlboro.
Menzioni d’onore: Pervis Ellison e Joe Smith
Abbiamo deciso di aggiungere anche questi due nomi alla lista delle peggiori prime scelte al Draft Nba e il motivo è presto spiegato. Pervis Ellison, chiamato con la pick 1 dai Kings nel 1989, è stato selezionato prima di Sean Elliott, Glen Rice, e anche Tim Hardaway e Shawn Kemp. Stesso discorso per Joe Smith, il quale è stato chiamato dai Warriors nel 1995 con la prima scelta assoluta, preferito a Jerry Stackhouse, Rasheed Wallace e Kevin Garnett, tanto per citarne alcuni. Smith, per altro, disputò buone annate a Golden State, senza però riuscire poi a confermarsi ad altissimi livelli, degni di una prima chiamata al Draft.