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La tappa più chic, glamour e – almeno per molti anni – più prestigiosa dell’European Poker Tour sta per iniziare. Se a questi aggettivi aggiungiamo che è la più “dispendiosa” in termini monetari, allora non ci possono essere dubbi sul nome della location. E’ il Principato di Monaco, anche se la definizione precisa dell’evento è EPT di Monte Carlo (o Montecarlo).

Monte Carlo è infatti uno dei 4 quartieri principali che costituiscono la piccola città-stato affacciata sul Mar Ligure: il più centrale, quello dove si trova il Grande Casinò gestito dalla Société des Bains de Mer de Monaco.

Ad ospitare la tappa EPT è però lo Sporting Monte-Carlo (26, Avenue Princess Grace), quest’anno nel periodo che va dal 20 aprile al 4 maggio. Il palinsesto comprende 52 tornei, inclusi 5 di varianti. Come di consueto, la kermesse prende il via con gli eventi targati France Poker Series, per poi cedere il passo a quelli dell’European Poker Tour vero e proprio.

Le informazioni sulla kermesse sono facilmente recuperabile in rete, qui indichiamo solo date e buy-in dei tornei principali:

FPS:

FPS Main Event: April 24-28 – €1.100

FPS Cup: April 26-27 – €550

FPS High Roller: April 26-28 – €2.200

EPT:

EPT Super High Roller: April 27-29 – €100.000

EPT Main Event: April 28-May 4 – €5.300

EPT Mystery Bounty: April 30-May 2 – €3.000

EPT High Roller: May 2-4 – €25.000

Immagine credits RIHL

La tappa di Monte Carlo rappresenta “un classico” all’interno del più importante tour europeo di poker.

Innanzitutto perché è la seconda più presente dopo Barcellona. Quest’anno l’EPT festeggia infatti la sua 16ma volta nel Principato, la 17ma se consideriamo anche la parentesi del 2017 quando il tour è stato ribattezzato PS Championship.

Ed è un appuntamento classico perché, per 11 edizioni del tour, Monte Carlo ha ospitato il Season Grand Final. Anche se oggi quella denominazione non esiste più, la storia della tappa monegasca racconta una parte fondamentale non solo di quella dell’EPT ma dell’intero percorso fatto dal poker in Europa.

John Duthie (credits PokerNews)

SEASON 1 (2004-2005)

Lo European Poker Tour prende il via nel 2004, grazie all’intuizione di un regista della tv inglese con la passione per il poker, John Duthie (ne abbiamo parlato qui). Quell’anno ci sono 6 tappe, l’ultima va in scena a Monte Carlo nel marzo del 2005. Si svolge al Montecarlo Bay & Resort e viene battezzata EPT Grand Final.

Il Main Event ha il buy-in più alto di tutte le altre tappe, 10.000 euro, e questa cifra rimarrà il marchio di fabbrica dell’EPT di Montecarlo fino alla Season 11 (2015). A quel torneo, giocato ancora in modalità “freezout” (cioè singola registrazione), partecipano 211 giocatori. Molti di questi oggi non sono più in attività e tanti nomi potrebbero risultare poco significativi a chi si è avvicinato da poco al gioco.

Compreso forse quello del vincitore, Rob Hollink, che in heads-up batte l’americano Brandon Schaefer. Per Hollink la vittoria nell’EPT di Monte Carlo rimane ancora oggi un primato, anche se l’olandese non è mai uscito di scena. Hollink ha vinto un braccialetto WSOP nel 2010, ha fatto altri due final table EPT ed è al 6° posto nella All Time Money List del proprio Paese.

Al terzo posto troviamo invece Alexander Stevic che nel settembre 2004 si era aggiudicato il primo EPT della storia: quello di Barcellona. Un inizio così scoppiettante ha fatto subito gridare alla “stella” ma in breve tempo lo svedese si è invece trasformato in un meteora, per motivi che abbiamo raccontato in un altro articolo.

Lo stesso discorso vale per Isabelle “No Mercy” Mercier, 10ma in quel primo Grand Final. Barny Boatman (23°) è invece ancora perfettamente attivo e vincente a 68 anni, come dimostra il suo recente trionfo nell’EPT di Parigi 2024.

Barny Boatman (credits RIHL)

SEASON 2 (2005-2006)

Il secondo Grand Final EPT si gioca nella stessa location del primo e più o meno negli stessi giorni, ma un anno dopo.

Le iscrizioni al ME salgono a 298. Il torneo premia un allora giovanissimo statunitense, Jeff Williams che precede il britannico Arshad Hussain.

Tra i giocatori noti di quella edizione ci sono l’olandese volante Marcel Luske (7°), il “british bulldog” Mark Teltscher (11°) e un altro Boatman. Ross, fratello minore di Barny e anche lui membro del team londinese The Hendon Mob, chiude 6°. Dopo quel risultato, Ross Boatman ha continuato a giocare e lo fa tuttora, anche se da parecchio tempo è diventato un attore professionista.

Infine, una nota italiana: tra gli in the money c’è quello di Dario Minieri, 22°.

Un giovane Ross Boatman (credits PokerNews)

SEASON 3 (2006-2007)

I numeri salgono, sono 706 i partecipanti che pagano €10k ciascuno per giocare il Grand Final EPT Season 3.

Il nome del campione Main Event è noto, soprattutto perché è stato il primo a realizzare la tripletta di titoli che valgono l’etichetta Triple Crown Winner. Parliamo di Gavin Griffin, vincitore nel 2004 di un braccialetto WSOP, nel 2007 dell’EPT Grand Final di Montecarlo e un anno dopo di un evento targato WPT.

Al tavolo finale dell’EPT GF di Montecarlo (fine marzo 2008) si siedono anche il pro irlandese Andy Black che chiuderà 7° (vi ricordate la sua 5-bet al ME WSOP 2005?) e un altro Hendon Mobber, l’inglese Ram Wasvani (8°). A un passo dal final table si fermano il campione del mondo Carlos Mortensen (10°) e l’attuale numero 10 della All Time Money List mondiale, David Peters (11°).

Gavin Griffin (credits PokerNews)

SEASON 4 (2007-2008)

La quarta stagione dell’EPT si conclude con un Grand Final ancora più ricco. Ai tavolo del Main Event di Montecarlo si siedono infatti 842 giocatori, sempre per lo stesso buy-in. Molti di questi sono italiani perché nel frattempo il Belpaese sta vivendo il boom del poker.

A fare da traino al movimento “azzurro” è Luca Pagano che sfiora il colpo grosso proprio a Montecarlo. Chiude sesto con un pizzico di amarezza, ma precede un mostro sacro del calibro di Antonio “The Magician” Esfandiari (8°).

Il primo premio finisce nella mani del canadese Glenn Chorny, altra meteora del poker, che con quel risultato incassa più di due milioni di euro e poi praticamente sparisce.

SEASON 5 (2008-2009)

La crescita del tour in termini numerici non si arresta nemmeno un anno dopo. A Montecarlo, il GF EPT registra 935 ingressi pagati e mette in palio un montepremi che stabilisce il nuovo primato.

La fetta più grossa (altro record) finisce nella mani dell’olandese Pieter de Korver, primo davanti all’americano Matt Woodward. Entrambi hanno continuato a giocare, de Korver fino al 2022 mentre Woodward è ancora attivo, ma nessuno di loro si è mai più avvicinato – nemmeno lontanamente – a un risultato così importante.

Chi invece continua a crescere è l’Italia del poker che proprio nella Season 5 ha conquistato a Praga il suo primo titolo EPT, grazie a Salvatore Bonavena. Al GF di Montecarlo c’è Sergio Castelluccio che raggiunge il 14° posto. In the money vanno anche Leonardo Patacconi (26°), Luca Pagano (55°), Alessandro “Nektarine” De Michele (87°) e Niccolò Caramatti (88°).

SEASON 6 (2009-2010)

La Season 6 dell’EPT è un punto di svolta. Per la prima volta, il festival pokeristico arriva a mettere in campo ben 13 tappe, 2 in più rispetto alla stagione precedente. E’ un picco che attesta la passione dilagante per il poker nel continente europeo (e non solo in quello) ma che non sarà mai più superato. Al contrario, perché di lì a poco i numeri inizieranno a calare, come vedremo nel prossimo articolo. Per questo motivo possiamo considerare la Season 6 come l’ultimo capitolo del periodo dorato dell’EPT. E anche della tappa monegasca.

Il Grand Final registra 848 ingressi, quasi 100 in meno rispetto all’annata precedente. Sono comunque tanti e il montepremi rimane ricco. Alla fine il torneo premia un giocatore in quel momento ancora poco conosciuto, anche se dotato di grande talento: Nicholas Chouity.

Nicholas Chouity (credits RIHL)

Il libanese batte in HU l’austriaco Josef Klinger e si lascia alle spalle giocatori noti quali il canadese Andrew Chen (già 3° a Praga nel 2008) e il veterano francese Roger Hairabedian. E anche tre italiani che fanno vivere ai tifosi una giornata pre-final table da cardiopalma. Domenico Iannone ed Emanuele Rugini vengono eliminati rispettivamente al 15° e 14° posto. A 11 left Salvatore Bonavena vede per un attimo il tavolo finale, poi i suoi “ganci” si arrendo al KQ (e K al flop) di Chouity.

Nicholas Chouity è un pro player attivo ancora oggi. Occupa la terza posizione nella All Time Money List del Libano, a poca distanza da Albert Daher. In testa alla classifica nazionale c’è lo storico Kassem “Freddy” Deeb che è sì nato in Libano ma vive da una vita negli States.

Continua nel prossimo articolo.

Immagine di testa: Jeff Williams (credits PokerNews)

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