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Il campionato di Serie A 21/22 è alle porte, con la prima giornata in programma il week-end tra il 21 e il 22 agosto. Le 20 squadre che si presentano al via hanno tempo fino al 31 agosto per completare tutte le operazioni di calciomercato utili a completare e sfoltire le rose, operazioni decisamente complicate viste l’esigua quantità di soldi a disposizione dopo un anno e mezzo di introiti decimati a causa del Covid.

Iniziamo ad analizzare la griglia di partenza della Serie A partendo dalla prima fila, ovvero da quelle quattro squadre che partono dalla pole position, con l’obiettivo di competere per il titolo e per le quali un piazzamento al di sotto della 4ª posizione, con annessa qualificazione alla Champions League, significherebbe un fallimento.

Inter

L’Inter si presenta al via di questa nuova stagione con lo scudetto cucito con il petto ma con l’ombra di un netto ridimensionamento dei costi. Le difficoltà economiche e le direttive del governo cinese hanno portato il gruppo Suning a rivedere radicalmente il proprio impegno economico in campo calcistico, e nonostante i nerazzurri non hanno fatto la fine dei cugini del Jiangsu, squadra sciolta nonostante lo scudetto appena conquistato, hanno fatto (e continueranno a fare) i conti con una serie di decisioni atte a contenere i costi.

Ecco quindi che il principale fautore del successo dell’anno scorso, l’allenatore Antonio Conte, ha risolto il suo contratto ed è stato sostituito dal più giovane ed economico, ma ugualmente ambizioso, Simone Inzaghi, reduce da stagioni alla Lazio in cui ha raccolto ottimi piazzamenti con budget decisamente contenuti.

La cessione di Achraf Hakimi per ben 60 milioni al PSG ha permesso di tamponare momentaneamente la mancanza di liquidità, e in genere si è visto un netto ridimensionamento del monte ingaggi.

Ancora più emblematico l’addio a Romelu Lukaku per una cifra monstre che ha permesso di dare respiro alle casse nerazzurre, lasciando però un grosso rammarico nei tifosi che hanno visto smontare la coppia d’attacco con Lautaro Martinez, che aveva dato risultati eccellenti.

A tamponare l’addio del gigante belga è arrivato un uomo di sicuro affidamento come Edin Dzeko, che non dovrebbe far mancare l’apporto di gol ma che ha un gioco totalmente diverso dal suo predecessore e il mercato porterà sicuramente un altro attaccante tra le fila nerazzurre (Correa? Thuram?).

Le ambizioni di vittoria non sono state quindi ridimensionate, e i nerazzurri si presentano al via con l’obiettivo di bissare il successo della scorsa stagione.

Non sarà certamente facile, visto anche il doppio impegno in Champions League che ha sempre creato problemi alle squadre di Simone Inzaghi. La concorrenza sembra più forte della scorsa stagione, ma il vantaggio che ha Simone Inzaghi è quello di adottare un impianto di gioco molto simile a quello di Conte, per cui i giocatori non dovranno faticare troppo per adattarcisi.

Le uniche incognite nella rosa interista sono l’inserimento di Dumfries come sostituto di Hakimi, e l’adattabilità del trequartista turco Hakan Cahlanoglu, prelevato a parametro zero dal Milan, nel ruolo di mezzala sinistra che era di Christian Eriksen. Il danese, vittima di un collasso cardiaco durante l’Europeo, difficilmente si rivedrà in campo a breve in Italia.

Per il resto, i punti di forza risiedono nella solidità del trio difensivo composto da Milan Skriniar, Stefan de Vrij e Alessandro Bastoni. Se in difesa sono state confermate anche tutte le riserve, in attacco la coperta appare ancora un po’ corta, e sarà presumibilmente l’ultimo colpo del mercato di Marotta e Ausilio a risolvere questo problema.

Andrea Pinamonti probabilmente verrà ceduto ad una squadra che gli permetta di giocare con continuità e mettere in luce i progressi che afferma di aver fatto sotto la guida di Conte, mentre Alexis Sanchez presenta un ingaggio tale che, se non sarà ridimensionato, potrebbe costringere la squadra a cederlo. Il giovane Martin Satriano, promosso dalla Primavera e autore di un ottimo precampionato, è sicuramente promettente, ma ad Inzaghi servono maggiori alternative in attacco.

Probabile formazione Inter:

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Lautaro, Dzeko.

Milan

Nonostante il calo nella seconda parte dello scorso campionato, dopo un girone d’andata chiuso da campioni d’inverno, il Milan di Stefano Pioli non può che essere soddisfatto di una stagione che l’ha visto tornare a qualificarsi per la Champions League dopo 7 anni e competere a lungo per il titolo in Italia.

La situazione economica ha condotto a due dolorose partenze, anche perché avvenute a parametro zero, come quelle di Gigio Donnarumma (destinazione Paris Saint-Germain) e di Hakan Calhanoglu, passato ai rivali interisti. Paolo Maldini ora deve prestare molta attenzione al contratto in scadenza di Frank Kessié, perché un’ulteriore perdita di un giocatore di primaria importanza senza incassare nulla sarebbe a dir poco deleteria per le casse e per il morale della squadra.

La squadra comunque non ha fatto mancare gli investimenti, riconfermando giocatori come Fikayo Tomori, Sandro Tonali e Brahim Diaz, e investendo cifre importanti per il sostituto di Donnarumma, il campione di Francia con il Lille Mike Maignan, e per l’alternativa a Theo Hernandez sulla corsia di sinistra, il connazionale Fodé Ballo-Touré.

La colonia francese rossonera si è arricchita anche dell’esperto centravanti fresco vincitore della Champions League con il Chelsea Olivier Giroud. Il ruolo del francese è quello di prima alternativa a Zlatan Ibrahimovic, ma l’idea di ingaggiare un 35enne come riserva di un 40enne come Ibra solleva alcune incertezze riguardo alla tenuta fisica dell’attacco nel corso della stagione. In arrivo per completare l’attacco rossonero anche l’eterna promessa Pellegri, che però è ancora un ventenne in realtà e quindi potrebbe rappresentare un colpo futuribile molto interessante.

La zolla sulla trequarti lasciata libera da Calhanoglu sarà occupata da Brahim Diaz, anche se alcune novità dovrebbero arrivare dal mercato. Nello specifico, Josip Ilicic è in uscita dall’Atalanta e potrebbe essere diretto proprio verso Milanello nelle ultime ore di mercato.

Stefano Pioli può sempre contare su Frank Kessié e Ismael Bennacer, perni della squadra nella scorsa stagione, ma c’è l’incognita della Coppa d’Africa, che a gennaio costringerà l’ivoriano (che già è stato assente finora a causa delle Olimpiadi) e l’algerino ad assentarsi per giocare la competizione continentale che storicamente restituisce poi i giocatori provati dal punto di vista fisico.

La squadra sembra quindi in grado di ripetere il campionato di alto livello disputato nella scorsa stagione, ma per puntare alla testa della classifica servirebbe probabilmente qualche alternativa in più, visto anche l’impegno in Champions League che assorbirà più forze rispetto all’Europa League.

Probabile formazione Milan:

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Tomori, Kjaer, Hernandez; Bennacer, Kessié; Saelemaekers, Diaz, Rebic; Ibrahimovic.

Juventus

Dopo i deludenti tentativi di cercare un gioco spumeggiante e più “europeo” effettuati con Maurizio Sarri (il quale comunque ha conquistato uno scudetto) e Andrea Pirlo (che ha vinto solo la Coppa Italia e alla Supercoppa Italiana), la Juventus si affida nuovamente a Massimiliano Allegri per riagguantare il titolo di Campione d’Italia, sfuggito per la prima volta dopo 9 anni, e per cercare di coronare quel sogno europeo troppo spesso trasformatosi in incubo.

Il mercato bianconero però finora è stato decisamente immobile: le uniche operazioni effettuate in entrata sono state il riscatto di Weston McKennie e il prolungamento del prestito di Alvaro Morata. In questi giorni dovrebbe arrivare il rinnovo di Giorgio Chiellini, ma finché non si chiudono altre operazioni in uscita, su tutte la cessione di Daniele Rugani, sarà difficile chiudere altre operazioni come l’acquisto di Nikola Milenkovic dalla Fiorentina, di Manuel Locatelli dal Sassuolo o del giovane brasiliano Kaio Jorge dal Santos.

Anche la situazione di Cristiano Ronaldo, con il suo ingaggio fuori scala, condiziona tutto il mercato juventino. CR7 ha ancora un anno di contratto, e sembra intenzionato a onorarlo fino alla fine prima di tentare un’esperienza in MLS.

Gli unici rinforzi finora sono rappresentati dai rientri dai prestiti, e se Rugani e Mattia De Sciglio sembrano piuttosto degli esuberi, Luca Pellegrini potrebbe rappresentare l’alternativa ad Alex Sandro che spesso è mancata nella scorsa stagione, con Danilo costretto a fare gli straordinari su entrambe le fasce, mentre Mattia Perin ricoprirà il ruolo di secondo portiere dopo l’addio della leggenda Gigi Buffon.

Allegri ha già dimostrato di poter vincere il campionato con una rosa di questo livello. Alla fine è arrivato anche il tanto agognato regista di centrocampo dopo la felice conclusione della telenovela-Locatelli con il Sassuolo.

Cristiano Ronaldo ha vissuto la sua stagione italiana migliore con Allegri, e garantisce sempre un bottino di reti considerevole, e la coppia di difesa Bonucci-Chiellini è stata protagonista della conquista dell’Europeo da parte dell’Italia, così come Federico Chiesa che dovrebbe garantire la velocità e gli strappi utili a scardinare le difese avversarie.

Probabile formazione Juventus:

JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; Danilo, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Bentancur, Locatelli, Rabiot; Chiesa, Morata, Cristiano Ronaldo.

Atalanta

Anno dopo anno l’Atalanta di Gian Piero Gasperini si è sempre migliorata, e ad oggi salire di livello significa andare a competere per lo scudetto. Obiettivo sicuramente difficile, ma è il momento per la Dea di mettere in bacheca un trofeo per certificare definitivamente il suo ingresso tra le grandi d’Italia.

I risultati e soprattutto il bilancio sono ormai di altissimo livello, grazie anche al fantastico lavoro sul calciomercato. Anche quest’anno sono stati ceduti due pezzi pregiati, il portiere Pierluigi Gollini e Cristian Romero al Tottenham, e Josip Ilicic potrebbe salutare, ma sono arrivati giovani altrettanto pregiati come Juan Musso dall’Udinese in porta, Matteo Lovato e soprattutto Demiral dal Verona per la difesa e Giuseppe Pezzella dal Parma per la fascia sinistra.

Le sirene del calciomercato si spegneranno solo a fine agosto, e fino ad allora è sempre possibile veder partire qualche giocatore fondamentale per lo scacchiere nerazzurro come Robin Gosens, ma ogni volta l’Atalanta ha sempre trovato sostituti all’altezza.

Il punto di forza della squadra bergamasca è il reparto offensivo, che nonostante le perdite di Papu Gomez e Josip Ilicic resta sempre impressionante. La potenza fisica di Duvan Zapata, la classe e la velocità di Luis Muriel, gli inserimenti di Matteo Pessina, la visione di gioco e il sinistro terrificante di Ruslan Malinosvkyi hanno seminato il panico nelle difese della Serie A nella scorsa stagione, e per quest’anno ci si aspetta l’inserimento fruttuoso, dopo il periodo di rodaggio vissuto nello scorso campionato, di altri due trequartisti come Aleksei Miranchuk e Viktor Kovalenko.

Il sogno scudetto è, appunto, solo un sogno, ma ormai un piazzamento Champions sembra l’obiettivo minimo per questa squadra, che non ha mai dato l’impressione di giocare gestendo il risultato. Essendo una squadra che non può fare altro che puntare alla vittoria e avendo dimostrato di essere in grado di giocarsela alla pari contro chiunque, non può porsi alcun limite di risultato. E migliorare rispetto alla stagione precedente, quello che è da quattro anni a questa parte lo scopo del lavoro della società, non può significare altro che lottare per la vetta della classifica.

Probabile formazione Atalanta:

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Hateboer, de Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Malinovskyi, Zapata.