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Se la griglia di partenza della nuova Serie A sembra piuttosto stabile nella parte alta, molto più fluida e dinamica potrebbe essere nelle retrovie. Dopo aver visto le favorite, quelle che rincorrono e altre che cercano la parte sinistra in pianta stabile, ecco un paio di formazioni che pur di blasone non sono sempre riuscite a presentarsi al meglio: Verona, Genoa, Udinese e Cagliari.

Vediamo quali sono le caratteristiche tecniche di queste squadre nella nuova stagione, cercandone punti di forza e magari anche alcune lacune (al netto del momento del mercato).

Il Verona

Dopo due stagioni in cui i veneti si sono tolti anche parecchie soddisfazioni, arriva anche la prima senza Juric in panchina. L’impronta del tecnico croato era ben incisa ormai, anche al di là dei singoli interpreti visto che nonostante le cessioni pesanti era comunque riuscito a fare un campionato più che tranquillo.

Ora la palla è passata nelle mani di Di Francesco, che avrà in dote più o meno la stessa rosa come vedremo. L’ex Sassuolo ha tanta voglia di rivincita dopo la non certo esaltante esperienza di Cagliari, ma la grande incognita sarà proprio vedere come riuscirà a gestire in fretta questo organico e portare subito qualche risultato, visto che il campionato nella zona calda sarà davvero complicato e una falsa partenza potrebbe risultare decisiva.

Della rosa si diceva, rimasta quasi identica allo scorso anno anche se si sta cercando ulteriormente di ritrovare qualche prestito utile a colmare le lacune. Come quella sulla fascia di Dimarco, assoluto protagonista l’anno scorso con 5 gol e 6 assit (non crediamo basti l’arrivo in prestito di Frabotta dalla Juve per compensare la perdita). In porta è arrivato Montipò, reduce dall’ottima stagione con il Benevento (nonostante la retrocessione), ma in difesa Gunter a parte, saranno in diversi a giocarsi il posto nei tre in linea.

Centrocampo di grande esperienza, forse pure troppa visto che la fascia di capitano è affidata all’ormai 35enne Miguel Veloso, che si alternerà probabilmente con Bessa in regia, lasciando a Tameze il compito di interditore. Poi naturalmente due esterni come Lazovic e Faraoni che faranno coppia sulle corsie laterali con l’anima dell’attacco giallo blu: Zaccagni a sinistra e Barak a destra. Sono senza dubbio loro due gli uomini di riferimento che di Francesco dovrà far rendere al meglio.

Grande dubbio per il ruolo di punta centrale, là dove Inglese è perennemente reduce da problemi fisici (ora fermo da lungo tempo per l’infortunio al menisco) e il Kalinic visto nelle ultime stagioni (tra Atletico, Roma e Verona) non è certo elemento a cui affidare tutte le speranze offensive.

C’è poi un problema tattico al momento: Di Francesco potrebbe puntare sul 3-4-3 (o al limite sul 3-4-2-1), ma per il suo gioco solitamente sono molto importanti i giocatori offensivi di fascia, elementi che il Verona proprio non ha in rosa per ora.

Probabile formazione Verona

Verona (3-4-3): Montipò; Ceccherini, Gunter, Magnani; Faraoni, Temeze, Veloso, Lazovic; Barak, Kalinic, Zaccagni.

Il Genoa

Il Grifone come spesso è accaduto in questi ultimi anni, vive il mercato estivo come una sorta di rivoluzione silenziosa, cambiando e scambiando diversi elementi della sua rosa. Cosa che peraltro non ha portato molto bene come soluzione ai problemi di gioco e di classifica, almeno fino all’arrivo di Ballardini che, più per merito suo che altro, è riuscito se non altro a trovare la quadra del cerchio per un campionato tranquillo.

Sarà ancora lui alla guida, con il suo 3-5-2 tutto ancora da costruire però nei singoli elementi, visto che la porta girevole dello spogliatoio non sembra volersi fermare.

Di sicuro si ripartirà da una certezza tra i pali, con l’arrivo di uno dei migliori portieri del circuito: Sirigu. Un certezza che si spera porti stabilità anche in una difesa piuttosto ballerina, peraltro ancora bel lungi dall’essere migliorata. Masiello, Bani, Biraschi o Radovanovic, offrono esperienza, ma non certo il salto di qualità. Così come l’arrivo di un Sabelli (dall’Empoli) o un capitan Criscito che si ritroverà un anno in più nelle gambe.

Grande bagarre anche a centrocampo, dove ugualmente troviamo giocatori già svezzati come Sturaro o Badelj e con ogni probabilità anche il neo acquisto Hernani (con invece l’ottimo Agudelo che potrebbe prendere la strada verso il prestito in uscita). Per non parlare dell’attacco, dove Destro rimane il perno centrale, ora che Shomurodov ha preso la strada per Roma (e Pandev deve trovare la soluzione per il contratto).

Insomma la sensazione è che qualcosa debba per forza cambiare ancora in casa rosso blu, ma altrettanto la percezione è quella di avere una squadra che sta mirando forse troppo su giocatori datati (una delle età medie più alte al momento), con davvero poco spazio e poche possibilità di vedere qualche giovane interessante in alternativa. Se sarà una scelta vincente o meno, lo vedremo solo durante la stagione (ma di solito, non porta molto bene).

Probabile formazione Genoa

Genoa (3-5-2): Sirigu; Masiello, Radovanovic, Bani; Czyborra, Sturaro, Badelj, Agudelo (Hernani), Criscito; Pandev, Destro.

L’Udinese

Situazione particolare quella dell’Udinese, che malgrado tutto ha deciso di confermare Gotti in panchina e soprattutto ha dato via il suo giocatore di riferimento, De Paul, oltre al portiere Musso. Un tesoretto di oltre 50 milioni che però al momento non ha portato grandi entrate. Si aspettano quindi colpi di fine agosto, perchè al momento la squadra è palesemente più debole rispetto a quella dello scorso anno, che già ha faticato a tratti a mostrare il miglior calcio.

Se il portiere ha subito trovato un buon sostituto in Silvestri, per il resto siamo davvero in alto mare. Gotti abbiamo visto come punti decisamente sulla prestanza fisica in tutti i reparti, ma senza l’argentino sarà poi difficile costruire una qualche trama di gioco. Con una difesa a tre dagli uomini contati (Nuytinck, Samir e Becao) e qualche problema anche sugli esterni (Molina e Larsen sembrano gli unici affidabili a disposizione), problemi ancora maggiori ci sono nella parte offensiva.

Pereyra ha un andamento troppo altalenante, Pussetto è ancora lontano dall’essere una presenza decisiva, così come Deulofeu. In avanti Okaka non può certo reggere il peso dell’attacco da solo (lui che di peso lo è senza dubbio, ma non certo un marcatore di razza come dimostrano i soli 4 gol della passata stagione).

L’impressione quindi è che non solo manchino tutti i ricambi generazionali (squadra dall’età media piuttosto vecchia), ma anche diverse pedine titolari da inserire in organico. L’unico vantaggio dei friulani è forse quello di avere una qualche disponibilità economica in un mercato praticamente fermo. Ma riusciranno a trovare le scelte giuste? E soprattutto vorranno investire quel denaro in questa stagione? Entro agosto si avranno le risposte. Per ora indubbiamente, l’Udinese è tra le più a rischio in zona calda.

Probabile formazione Udinese

Udinese (3-4-2-1): Silvestri; Becao, Nuytinck, Samir; Molina, Walace, Pereyra, Larsen; Deulofeu, Pussetto; Okaka.

Il Cagliari

I sardi sono una delle squadre che più hanno sofferto nelle ultime stagioni, ovvero proprio quelle in cui almeno sulla carta, partivano invece con qualche favore dei pronostici visti i nomi in rosa di tutto rispetto. Ma come sappiamo bene, l’alchimia in campo è qualcosa che spesso va al di là della nomea.

Semplici ha dato se non altro una qualche identità alla squadra dopo il suo arrivo, tanto da meritare la conferma e giocarsi oggi le sue carte. Il problema è che per il momento anche i sardi hanno ancora diversi interrogativi a cui rispondere, con la porta di casa ancora aperta per entrate e uscite di rilievo (e che potrebbero rivoluzionare le aspettative).

Partiamo da qualche certezza. L’arrivo di Strootman è una carta importante da giocarsi per Semplici, con l’ex romanista che, in assenza di problemi fisici, è una pedina fondamentale per il centrocampo rosso blu. Resta però al momento l’unico elemento disponibile di qualità. Per Rog la stagione è finita ancora prima di cominciare, mentre Nandez e Nainggolan rimangono due dubbi: il primo con la voglia di andare all’Inter, il secondo con il nodo ingaggio (e forse anche tecnico) non di poco conto. Occhio invece al giovane Marin, che dovrebbe ritagliarsi un buono spazio nel reparto viste anche le sue doti offensive.

Da vedere anche cosa succederà in difesa. Se ci sarà ancora Godin al centro, potrebbero aprirsi la strada giovanissimi in rampa di lancio come Carboni, Obert o Altare al suo fianco. Mentre sugli esterni l’arrivo di Dalbert dovrebbe aver completato l’organico sulla sinistra (insieme a Lykogiannis) con a destra invece Zappa (e Faragò).

Discorso diverso in attacco, dove a parte il solito e unico Joao Pedro, potrebbe essere l’anno della rinascita vera per Pavoletti, specie se Simeone dovesse accasarsi altrove. Nel caso però, ci sarebbe da intervenire nuovamente sul mercato.

Probabile formazione Cagliari

Cagliari (3-4-2-1): Cragno; Ceppitelli, Godin, Carboni; Zappa, Strootman, Nandez, Dalbert; Joao Pedro, Marin; Pavoletti.