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Per ora l’unico braccialetto italiano alle WSOPE 2021 rimane quello conquistato una settimana fa da Antonello Ferraiuolo nell’Opener.

Nel frattempo, al King’s Casino di Rozvadov, altri giocatori del Belpaese sono andati molto vicini al bis, ma a tutti è mancata la zampata finale (leggasi quel pizzico di fortuna in più).

Sono almeno 5 i tornei che hanno avuto per protagonisti i nostri portacolori. Vediamo quali.

Immagine credits PokerNews

Iniziamo dall’evento #3, il Mini Main Event concluso il 29 novembre. Un torneo che ha catturato l’attenzione di tantissimi giocatori. Nell’arco dei primi tre Day1, ci sono state 1.397 registrazioni da 1.350 euro ciascuna. Totale: €1.592.580 di prizepool, di cui 250mila per il primo. A questa cifra hanno guardato con forti speranze due italiani, Alessandro Pichierri e Ciro Perna, entrambi presenti al final table. Niente da fare. Perna si è arreso al 6° posto per €46.304. “Deneb93”, questo il nick usato dal noto grinder quando gioca online, ha fatto un po’ meglio: 4° posto, ripagato con €82.646 che rappresentano il miglior risultato live ottenuto da Alessandro Pichierri. Alla fine si è imposto lo svizzero Emil Bise, al quale sono andati i 250K di primo premio.

Dall’evento #4, €2K PLO (241 entry) è arrivato un altro buon piazzamento per l’Italia. Lo ha messo a segno Ermanno Di Nicola, uno specialista dell’Omaha, che è arrivato ottavo incassando €10.185. Vittoria da €101.764 dello slovacco Samuel Stranak.

Di Nicola si è migliorato tre giorni dopo, precisamente il 28 novembre, al final table dell’evento #7 €5000 PLO. Il torneo ha registrato 184 buy-in “pesanti”, per un prizepool finale di €830.300. Oltre a Di Nicola, al tavolo finale si è seduto anche Armando D’Avanzo che ha chiuso con una onorevolissima medaglia di legno (4° posto) del valore di 63.613 euro. Di Nicola è invece salito sul podio ma non è riuscito a regalare il secondo braccialetto all’Italia del poker. Si è fermato al terzo posto, ripagato con €88.520. Davanti a lui si sono piazzati: al secondo posto il professionista finlandese Joni Petteri Jouhkimainen (più di 4 milioni di dollari accumulati in carriera) e al primo il danese Maximilian Klostermeier.

Per Di Nicola si tratta dal 14° ITM live, il 12 dal 2018 ad oggi, per complessivi 152mila dollari incassati.

E veniamo all’opportunità più grossa per gli azzurri, rappresentata dall’evento #5 Colossus. Il torneo di NLH con buy-in di 550 euro e strutturato su 6 flight iniziali, Day2 e final Day, ha registrato un mare di entry: ben 2.478 (tra prime e seconde). Il prizepool è in questo modo schizzato a €1.177.050. Dopo 4 giorni sfide ai tavoli, il torneo ha proposto un final table con 4 italiani: Andrea Ricci, Gabriele Re, Aurelio Reggi e Matteo Calzoni, quest’ultimo nel ruolo di chipldeader.

Purtroppo anche in questo caso non è arrivato il risultato più ambito. Gabriele Re è stato eliminato al 9° posto (€13.574). Reggi ha scalato due gradini in più, 7° per 22.302 euro di payout. Andrea Ricci, davvero uno dei migliori a Rozvadov negli ultimi mesi, è stato brutalmente scoppiato a un passo dal podio: AK per l’italiano vs A6 del francese Riadh Farhat e board che mostra prima un K e poi due 6 consecutivi tra flop e turn. Per il pesarese è arrivato un premio di €50.506 che lo ha fatto avvicinare al milione di euro vinti in carriera (927K al momento).

Andrea Ricci (credits WSOP)

L’ultimo rimasto, Matteo Calzoni, ha conquistato un altro bronzo per l’Italia, quando la sua corsa è stata interrotta da Edmond Jahjaga (che sarà poi il vincitore finale): JT < AK nonostante un flop Q 9 7 che offre il progetto di bilaterale per l’italiano. Il turn e il river sono però rispettivamente un 9 e un 7 che eliminano Calzoni in terza piazza, per €67.596 di ricompensa.

Chiudiamo con l’evento #6 € 1.650 PLO/NHL Mixed (339 entry, €483.075 il montepremi). Claudio Di Giacomo si è piazzato , per il quarto “legno” di questa settimana. L’esperto giocatore (146 ITM) ha aggiunto altri 32.787 euro al totale delle sue vincite, che ora ammontano a $1.376.455.

Non si può certo dire che siano stati cinque eventi da “tanto fumo e poco arrosto”, perché 8 piazzamenti ai vari FT, di cui 2 sono terzi posti, sono un ottimo risultato. E’ mancato solo il braccialetto.

Ma per quello c’è ancora tempo. Altri 6 giorni e 9 eventi, tra i quali c’è il più ambito: il Main Event da 10.500 euro di buy-in e 5 milioni di garantito. Tutto da seguire, con inizio domani e conclusione (final table) l’8 dicembre.

Dita incrociate.

Immagine di testa: Claudio Di Giacomo (credits PokerNews)