Nel weekend appena trascorso, le World Series Of Poker 2025 hanno archiviato la quinta settimana di eventi. Al momento si contano 71 braccialetti live assegnati su 100, mentre altri cinque tornei sono in fase di svolgimento.
Tra quelli ancora in programma c’è naturalmente il più atteso. Il Main Event inizia il 2 luglio e si concluderà due settimane più tardi, il 16. Com’è naturale che sia, il Main Event farà da catalizzatore per la volata finale delle WSOP 2025, ma nell’attesa ci sono altri tornei e risultati di cui parlare.
Vediamo i più significativi del fine settimana appena concluso.
Evento #66: $50.000 Poker Players Championship (PPC)
Il Poker Players Championship è probabilmente uno dei torneo più famosi al mondo. Se non fosse di nicchia in quanto mixed game e per il buy-in pesante ($50k), il PPC potrebbe contendere al Main Event delle WSOP lo scettro del prestigio.
E’ andato in scena per la prima volta nel 2006 come torneo di H.O.R.S.E. da 50mila dollari di buy-in – in quella occasione vinse l’indimenticabile David “Chip” Reese – per poi diventare un 8-game nel 2010. E’ rimasto in questa modalità fino al 2019, con l’eccezione di una breve esperienza 10-game nel 2015, poi dal 2021 il PPC si gioca come 9-game.
Nell’elenco dei vincitori spiccano nomi leggendari: oltre a Reese, ci sono Freddy Deeb, Scotty Nguyen (campione del mondo nel 1998), David Bach, John Henningan (7 braccialetti WSOP), Daniel Cates (autore di un back-to-back fantastico nel PPC tra il 2021 e il 2022) e Daniel Negreanu, che ha conquistato il titolo lo scorso anno. Ma i “big” di questo torneo sono senza dubbio Michael Mizrachi e Brian Rast con tre braccialetti PPC a testa. Mizrachi ha vinto nel 2010, 2012 e 2018. Rast lo ha raggiunto nel 2023, dopo i primi posti ottenuti nel 2011 e 2016.
Tutto questo fino a ieri, quando Mizrachi ha allungato con la quarta vittoria, scrivendo una nuova pagina di storia delle WSOP. II top pro americano ha superato la concorrenza di 107 entries, dopo 5 lunghe giornate ai tavoli. Il braccialetto è arrivato al termine dell’heads-up contro il connazionale Bryn Kenney, attuale n.1 della All Time Money List mondiale, concluso da una mano di 2-7 Triple Draw.
Degno di nota è infine il terzo posto di Esther Taylor, miglior risultato femminile nella storia del PPC. La Taylor, che vanta 2,3 milioni di dollari vinti finora con i tornei, è la seconda giocatrice a raggiungere il final table di questo iconico torneo. La prima era stata Melissa Blur, 7a nel 2014.
Evento #69: $1.500 Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better
Anche se più modesto, il risultato ottenuto da Blaz Zerjav merita una sottolineatura, dal momento che si tratta di un bis nella stessa edizione WSOP. Il giovane professionista sloveno, infatti, aveva già vinto l’evento #22: $25.000 No-Limit Hold’em 6-Handed High Roller all’inizio di giugno, mettendosi in tasca 1,7 milioni di dollari. Adesso la cifra è nettamente più modesta, “solo” $153.487, impreziosita però dall’epilogo.
Su un field di 615 entries, in heads-up Zerjav ha battuto un Hall of Famer del poker: Huckleberry Seed. Per il campione del mondo 1996 prosegue quindi il digiuno di braccialetti che dura dal 2003 quando Seed aveva vinto il torneo di Razz. Il payout da $102.281 è probabilmente una magra consolazione per lui.
Evento #72: $10.000 Super Turbo Bounty NLH (8-Handed)
Moneta a sei cifre anche per Rainer Kempe. Il grinder tedesco, specialista di tornei ad alto buy-in (ca. 200 itm live per $23.340.091), ha vinto il suo primo braccialetto e 892.701 dollari, dopo essersi lasciato alle spalle un field di 809 entries. Il 10k in modalità turbo è stato un torneo fulmineo, concluso in un’unica giornata. Kempe ha ammesso i numerosi colpi fortunati, necessari per arrivare in fondo: “sembrava quasi un imbroglio”, ha detto Kempe, scherzandoci sopra.
ITALIANI A PREMIO
Nel quinto weekend delle World Series Of Poker, anche gli italiani presenti a Las Vegas hanno trovato qualche piazzamento di valore.
Mustapha Kanit, reduce da due final table 6-handed sfiorati (eventi #22 e #62) e altri due itm, ha aggiunto la quinta bandierina con un 102° posto ($13.581) nel torneo vinto da Rainer Kempe.
Marco Bich è arrivato 49° per $18k nel $3.000 No Limit Hold’em (evento #68). Il torneo Tag Team da $1.000 di buy-in (evento #65) ha registrato quattro coppie italiane a premio: Silvio Crisari – Paolo Massa (49° posto), Jacopo Olivieri Achille – Luigi Shehadeh (103°), Alessandro Siena – Marco Damico (120°), Giovanni Petroni – Marco Dibiase (186°).
Tuttavia, il risultato “azzurro” più importante di questa settimana appartiene a Walter Treccarichi, 3° nell’evento #73: $1.500 Eight Game Mix, per $83.448 di payout. Nella fase 3-handed, lo specialista italiano di varianti si è accorciato molto in un mano di Seven Card Stud. Treccarichi betta su tutte le street, salvo poi foldare alla settima quando l’americano Scott Abrams rilancia. Con poche chips rimaste, l’azzurro è andato all-in nella fase di Omaha Hi-Lo, chiamato questa volta dal rumeno Narcis Nedelcu. Allo showdwon, Treccarichi mostra una mano potenzialmente buona: Q♣10♥9♥8♣ vs K♠7♦5♣3♣ di Nedelcu. Il flop 5♥3♦2♦ è però del tutto ostile, e al turn J♦ Walter Treccarichi è drawing dead.
Il torneo, da 789 registrazioni, si è concluso con la vittoria di Nedelcu su Abrams, quest’ultimo privato del secondo braccialetto WSOP.
IL CASO YAGINUMA
Nei giorni scorsi, un caso molto grave ha scosso le WSOP. Abbiamo già parlato del probabile chip dumping tra Jesse Yaginuma e James Carroll nel torneo #52, $1.500 Freezeout No-Limit Holdem.
La situazione lato WSOP è invariata, perché l’organizzazione della kermesse sta ancora valutando se annullare la vittoria di Yaginuma. La piattaforma ClubWPT ha invece deciso di assegnare a Yaginuma l’extra milione di dollari, previsto per i vincitori di un braccialetto WSOP 2025 in possesso della promozione Gold Rush Ticket. Tutto questo indipendentemente dalle decisione finale delle WSOP.
Ci sembra una scelta sbagliata e che sicuramente solleverà molte proteste tra i giocatori. E’ un po’ come se il vincitore di una competizione sportiva avesse commesso un illecito, ma lo sponsor decidesse comunque di assegnargli un bonus in denaro. Va bene che il marketing è importante, ma questa scelta del WPT rischia di intaccare l’immagine stessa del poker.
AGGIORNAMENTO 01/07/2025: L’organizzazione delle WSOP ha deciso di pagare ai due finalisti (Jesse Yaginuma e James Carroll) i rispettivi payout milionari, senza però consegnare il braccialetto a Yaginuma.
Immagine di testa: Michael Mizrachi (credits WSOP via PokerNews)