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Che la fine delle restrizioni legate alla pandemia abbia rilanciato i tornei di poker dal vivo ormai è chiaro a tutti. Ma, nel caso servisse un’ulteriore conferma, questa arriva da Las Vegas.

Intorno alle 22:00 (ora italiana) di ieri, le World Series of Poker 2023 hanno infatti registrato un nuovo record: quello del Main Event più affollato! Durante il primo livello del Day1D, il torneo di Texas Hold’em più famoso nel mondo ha toccato quota 8.774 giocatori iscritti, uno in più del primato precedente stabilito dall’edizione 2006. Nel momento in cui scriviamo, il conteggio è arrivato a 9.089 registrazioni e ci sono ancora altri due giorni per iscriversi, fino al Day2D. Precisiamo che nulla è cambiato rispetto al passato: il buy-in è sempre 10.000 dollari e non c’è possibilità di re-entry (sistema freezout).

Ci sono voluti 17 anni e 15 Main Event WSOP (16 se calcoliamo quello andato in scena in formato ridotto nel 2020) per arrivare a questo risultato. E – ci preme ribadirlo – anche una pandemia senza la quale molto probabilmente il poker oggi non starebbe vivendo questa sua seconda giovinezza.

Qualcuno però lo ha predetto. Jamie Gold, prima di annunciare lo “shuffle up and deal” al Day1A del torneo, si è augurato il sorpasso. Il campione del mondo 2006 si è addirittura detto certo del risultato e alla fine ci ha preso.

La “meteora dorata” del poker è stata di buon auspicio per tutti. Nel marzo di quest’anno, infatti, l’organizzazione delle WSOP aveva promesso che in caso di record sarebbe stato sorteggiato tra tutti gli iscritti un “Main Event for Life”, cioè l’iscrizione gratuita (non trasferibile) a tutti i Main Event dei prossimi 30 anni! L’estrazione del “bonus” che vale 300mila dollari è in programma l’8 luglio, ovviamente al completamento delle iscrizioni.

Jamie Gold (credits PokerNews)

Nel frattempo lo show must go on. Non solo quello che si vede ai tavoli con carte e chips, ma anche quello che fa da cornice al torneo.

Un Main Event WSOP non può dirsi veramente completo senza lo spettacolo collaterale offerto da Phil Hellmuth. E’ noto che il 17 vincitore di un braccialetto (l’ultimo è arrivato pochi giorni fa) ami presentarsi in sala allo start del Main Event in tenuta carnascialesca. In passato Poker Brat è stato imperatore romano, pilota Nascar, generale dell’esercito, Gandalf e tanti altri personaggi con i relativi costumi.

Per l’edizione di quest’anno Hellmuth ha scelto di interpretare il businessman circense Phineas Taylor Barnum, così come è stato rappresentato nel musical The Greatest Showman. Ma non da solo. Con lui è entrato in scena un altro appassionato di cosplay non più ragazzino, Daniel “Jungleman” Cates, nei panni del leone da compagnia.

A dire il vero, Cates e Hellmuth avevano già duettato nel 2021 interpretando personaggi tratti dal Signore degli Anelli. Ma questa volta si sono superati. I due hanno fatto la loro passerella all’inizio del Day1b, con Hellmuth/Barnum a tirare la gabbia in cui era rinchiuso il leone-Cates. Alle loro spalle, un seguito di 17 modelle ognuna con in mano un numero da 1 a 17, a ricordare i braccialetti vinti da Poker Brat.

Giusto un pizzico narcisistico ma comunque imperdibile.

E infine parliamo di Main Event giocato. In un torneo lungo 11 giornate e con struttura deep com’è il Main Event, uscire al Day1 è una maledizione. A qualcuno però deve inevitabilmente capitare, come sa bene Vanessa Selbst.

All’edizione 2023 ci sono state due eliminazioni alla prima mano servita. Un fatto davvero clamoroso per la tempistiche ma in quanto alle modalità, la sensazione è che si potessero evitare.

La prima è un K♦K♥ che 3-betta all-in preflop e trova il call di A♠A♣. Il board è liscio e il giocatore se ne va senza battere ciglio.

La seconda (anche se avvenuta più o meno in contemporanea) è invece presa al turn. Nel piatto ci sono già 18.000 chips e il board recita Q♣8♠2♠9♦ quando Mikolaj Zawadzki checka da big blind. Jamie Smith risponde da hijack puntando 12.000. Il call di Zawadzki fa scendere un 5♥ al river. A questo punto Smith annuncia un all-in che manda in the tank il suo avversario. Dopo qualche minuto Zawadzki chiama: Smith ha il set superiore con Q♦Q♥ vs 8♥8♦.

Per i due player out rimane solo la consolazione di aver stabilito un record, anche se un po’ costoso ($10.000). Senza contare che si tratta di un record condiviso almeno con un terzo giocatore eliminato in maniera ancora più dolorosa un po’ di anni fa.

Il Main Event è quello del 2005. Sam Fahra, runner-up del torneo nel 2003, apre a 200 chips con A♥10♦. Gli risponde l’attore Oliver Hudson, figlio di Goldie Hawn e fratello di Kate Hudson, che da cutoff tribetta a 450 con 10♠10♣. L’esperto vice-campione del mondo chiama. Il flop fa già capire l’epilogo di questa storia: A♣A♦10♥, cioè full over full a favore di Fahra. Check-check in slow play per entrambi che poi finiscono ai resti sul turn Q♣: a questo punto Hudson è già drawing dead.

Un mega cooler alla prima mano del torneo nettamente più difficile da evitare rispetto ai precedenti. Siete d’accordo?

Immagine di testa credits PokerNews