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Solo pochi giorni fa lo aveva detto al suo amico: “Vincerò il sesto braccialetto“. La promessa è stata mantenuta.

Il protagonista di questa impresa è Shaun Deeb, l’istrionico e a volte discutibile (per l’atteggiamento al tavolo) professionista americano, che ieri notte a Las Vegas si è imposto nell’evento WSOP #27, $1.500 Eight Game Mix. L’amico in questione è invece Josh Arieh che solo qualche giorno prima aveva raggiunto l’amico-rivale a quota 5 titoli vinti alle World Series Of Poker.

È stato più o meno quattro giorni fa, forse tre, non ricordo con precisione“, ha detto Deeb a PokerNews riguardo la sua scommessa con Arieh. “Sfidare gli amici è così divertente. E’ una specie di cameratismo. Io e Josh siamo uomini di famiglia per il resto dell’anno ma quando veniamo qui ci divertiamo, facciamo cazzate, stiamo insieme, ci scateniamo con il trash talking per tutto il tempo nella nostra chat di gruppo. E il suo quinto titolo ha riscaldato la situazione!

Shaun Deeb si è imposto su un field di 789 entries, per un primo premio del valore di $198.854. Al tavolo finale, l’osso più duro da mordere è stato quello del connazionale Daniel Strelitz, vincitore di due braccialetti WSOP nonché runner-up al ME PCA 2019. Deeb lo ha però messo al tappeto nella fase del 2-7 Triple Draw, chiudendo wheel sulla 2nd best hand di Strelitz. Raggiunto l’heads up per il titolo in netto vantaggio di stack su Aloisio Dourado, Deeb ha chiuso il conto in maniera rocambolesca nella fase di Texas Hold’em NL: Q♣Q♠ per il brasiliano vs K♥10♠ di Deeb che chiude un fullhouse sul board 2♦2♠5♦10♦10♥.

Daniel Strelitz (credits PokerNews)

Un colpo senza dubbio fortunato, ma ciò non toglie che Deeb abbia dimostrato di meritare il suo sesto braccialetto. E lo ha fatto in un torneo tra i più complessi, perché obbliga i giocatori a misurarsi in 8 specialità di poker diverse: No-Limit Hold’em, Seven Card Stud, Omaha Hi-Lo 8 or Better, Razz, Pot-Limit Omaha, Limit Hold’em, Seven Card Stud Hi-Lo 8 or Better, 2-7 Lowball Triple Draw.

Il 37enne di Troy (New York) è però un ottimo variantista e se la cava bene in diverse specialità come dimostrano le sue precedenti vittorie alle WSOP. La prima è arrivata nel 2015 con il $10.000 di TH ma in modalità Pot Limit. Un anno dopo ha concesso il bis aggiudicandosi il $1.500 Seven Card Stud. Nel 2018, il suo anno d’oro, si è imposto nel $10.000 No-limit Hold’em Six Handed Championship e nel $25.000 Pot-Limit Omaha High Roller, vittoria quest’ultima che ha bissato nel 2021.

Con il risultato di ieri, Deeb ha raggiunto a quota 6 braccialetti Daniel Negreanu, Chris Ferguson, Ted Forrest, T.J. Cloutier, Jeff Lisandro e Layne Flack. Non solo, ma 6 titoli in meno di 10 anni è un traguardo che solo pochi altri giocatori hanno ottenuto prima di lui: Phil Hellmuth, Doyle Brunson, Phil Ivey, Johnny Moss e i già citati Flack e Lisandro.

Tutti questi ultimi, con l’eccezione di Lisandro, sono nella Hall of Fame del poker. Per Deeb serve ancora un po’ di tempo, nonostante vanti altri 21 tavoli finali e 114 ITM complessivi realizzati alle WSOP, per oltre 12 milioni di dollari vinti in carriera. Il tempo giusto per far dimenticare i suoi comportamenti poco corretti al tavolo, quali slowroll pacchiani e un famoso caso di chip dumping (ne abbiamo parlato qui).

Ma di sicuro quest’anno Shaun Deeb può ambire al Player of the Year delle World Series Of Poker. Anche in questo caso la sfida è dichiarata. “Voglio davvero darci dentro per essere eletto (come accaduto nel 2018, ndr) giocatore dell’anno. Accidenti, potrei anche essere in testa in questo momento, altrimenti sono proprio lì-lì con Chad (Eveslage, ndr). Lotterò fino alla fine. Sono passate due fantastiche settimane delle WSOP, sembra che sia quasi finita e invece non siamo nemmeno a metà. Sono super carico per il resto degli eventi“.

Staremo a vedere chi la spunterà per il PoY delle WSOP 2023. Deeb però deve guardarsi le spalle anche nella sfida personale con l’amico Josh Arieh che in questo momento è chipleader a 98 left nel $1.500 Pot Limit Omaha: se dovesse vincere il titolo, la gara a chi possiede più braccialetti tornerebbe in parità!

Shaun Deeb

GLI ITALIANI A PREMIO

Non sono molti rispetto al precedente aggiornamento, ma qualche ‘azzurro’ è comunque andato a premio in questo ultime due giornate di WSOP 2023.

Tre nomi arrivano dall’evento #28, $1.500 NLH Freezout. Sono quelli di Michele Migliore (52°) e di Mustapha Kanit (53°) entrambi ripagati con $8.323, e quello di Davide Suriano, 296° per $2.406.

Nel $3.000 NLH 6-handed (evento #32) fa capolino, per la terza volta in queste World Series Of Poker, Dean Spagnuolo. Il giocatore, che su thehendonmob.com risultata di nazionalità italiana ma residente in Zimbabwe, si è piazzato 140° incassando €5.250.

Infine, abbiamo avvistato Dario Sammartino e Walter Treccarichi in due field diversi. Il primo risulta ancora in gara all’87° posto nel torneo #35, $10.000 Secret Bounty No-Limit Hold’em. Treccarichi ha invece imbustato 32.000 chips (105a posizione del chipcount) nell’evento #36: $3.000 Nine Game Mix. Entrambi potrebbe già essere ITM, ma per la conferma ufficiale serve attendere altre 24 ore.