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Il più blasonato appuntamento con lo European Poker Tour ha iniziato la volata finale. A Montecarlo sono infatti rimasti solo 38 giocatori che oggi si siedono ai tavoli del Day4 alla ricerca di un posto al sole. O meglio, di un posto sotto i riflettori del final table.

Al comando delle operazioni c’è il britannico Kenan Taylor che ha ammassato un monster stack pari a 3.650.000 chips. Del 21enne si sa molto poco, se non che è un esperto di online e di cash game. Il suo nome non figura nemmeno su Thehendonmob.com, il che significa che non ha ancora realizzato un piazzamento a premio in un torneo live ufficiale. Il fatto però che abbia il doppio delle chips di tutti gli altri, escluso il secondo in classifica, dimostra quanto Internet sia una buona palestra anche per il poker.

Taylor ha messo in mostra il gioco senza paura tipico dei grinder online, quello fatto di tanta aggressività e che ha il vantaggio di mascherare molto bene la mano di partenza. Un esempio è l’azione vista nel finale di giornata tra Taylor e il pro canadese Mike Watson, vincitore del Main Event PCA nel 2016.

Dopo aver martellato il tavolo svariate volte con rilanci proflop, improvvisamente Taylor limpa da utg. Si accodano Mike Watson, David Vinayagamoorthy e Jason Wheeler, quest’ultimo da BB. Scende il flop: 10♠4♣2♦. Taylor fa check e Watson ne approfitta per puntare 17.000. Gli altri due giocatori foldano ma quando l’azione torna a Taylor arriva anche un rilancio a 62.000. Watson chiama. Il turn è un 6♥ sul quale entrambi checkano. Il river porta infine un K♥: Taylor overpotta 300mila e Watson chiama, pensando all’ennesimo bluff. Il britannico mostra invece K♦6♦ e, grazie alla doppia coppia runner-runner, incassa un altro bel piatto.

Nonostante il colpo, Watson è comunque riuscito a centrare l’obiettivo Day4 con 1.280.000 chips imbustate a fine giornata. Insieme a lui proseguono il torneo anche il campione dell’EPT di Sochi 2022 Artur Martirosian, Jason Wheeler (“braccialettato” nel 2021) e Mark Teltscher che qualcuno ricorderà vincitore dell’EPT di Londra nell’ormai lontanissimo 2005.

Artur Martirosian (credits RIHL)

Proprio Teltscher è stato il giustiziere del 5 volte campione del mondo di scacchi Magnus Carlsen. Il norvegese ha “mandato la vasca” in check-raise con coppia di 4 sul flop 7♣2♣9♥, ma ha trovato l’inglese pronto al call con coppia di 10. Né turn né river hanno fatto il miracolo per Carlsen che ha così incassato 15mila euro di premio, il suo miglior risultato ad oggi in un torneo. Carlsen ha confermato di essere sempre più immerso nel poker e di non volersi impegnare nella difesa del titolo mondiale di scacchi.

Infine buona la prova anche di Ramon Colillas, vincitore del PSPC 2019, che ha sigillato 810mila gettoni nella busta di fine giornata. Restano nel lotto dei pretendenti al titolo anche il bielorusso Aliaksandr Shylko, altro vincitore di un PSPC (due mesi fa) e il chipleader del Day2, l’estone Markkos Ladev.

Niente Day4 invece per uno dei più grandi giocatori di sempre, Erik Seidel. Il pro americano è uscito al 49° posto per €17.250 di premio.

Questa è la top 10 all’inizio del Day4:

Tra i 38 rimasti in gara ci sono anche due italiani: Nicola Grieco e Leonardo Patacconi. Sui 14 presenti all’inizio del Day3, solo loro sono riusciti a traghettare le chips fino all’ultimo livello della giornata. Per la precisione: 580k Grieco e 320k Patacconi.

Il primo ha accumulato solo nel finale del Day3 i gettoni che lo collocano poco al di sotto della media. L’imprevedibile giocatore pugliese ha messo a segno un paio di buone giocate che adesso gli consentono di avere circa 42bb, ma tutto questo non sarebbe successo senza un colpo fortunato verificatosi a metà giornata.

Al livello 5k/10k/10k Nicola Grieco è finito ai resti preflop contro Artur Martirosian, solo per trovarsi nettamente dominato dal russo con 10♠10♥ vs A♣A♠. Il flop 8♠7♦6♠ ha offerto all’italiano gli out extra per la scala a incastro ma è stato il turn 10♦ a ribaltare la situazione a suo favore. Un ininfluente river 5♦ ha consegnato il fondamentale 2up a Grieco.

Vale la pena ricordare che Grieco è una presenza frequente nei ME EPT: vanta 7 itm, il più prezioso dei quali è il 5° posto ottenuto proprio a Montecarlo nel 2019.

Nicola Grieco (credits RIHL)

Patacconi è stato invece protagonista di un big pot a tre, terminato a suo favore. L’italiano va all-in perflop per 210mila chips con A♦J♣. Il pro spagnolo Vicente Delgado reshova con uno stack superiore e K♣10♥ in mano. Chiude l’azione un altro spagnolo, Martin Guerrero, che forbetta all-in con 8♦8♥ coprendo gli altri due. Il board porta 9♥J♠9♦6♦J♦: Leonardo Patacconi vince il main pot grazie alla top pair centrata al river, Delgado fa suo il derby spagnolo grazie a due coppie sul board superiori a quella di Guerrero e il kicker Kappa.

Leonardo Patacconi ha poi subito una bella giocata da parte di Artur Martirosian che però non ha inficiato il suo accesso al Day4. Ve la proponiamo, anche se è presa al river. Il board recita 9♥6♥3♦2♠6♣ e l’italiano punta 125.000 su un piatto di circa 350.000. Patacconi ha K♥J♥ e sta quindi trasformando in bluff un progetto a colore mancato. Il russo ci pensa e usa anche un time bank prima di annunciare il call: il suo A♣J♠ è buono e gli fa incassare chips preziose.

Anche Patacconi è un appassionato del tour europeo e nel 2009 si è classificato 26° proprio a Montecarlo per 45mila euro di payout, quando il Principato era la sede del Gran Final del tour e il buy-in ammontava a €10k.

Gli altri 12 italiani si sono arresi in ordine sparso. Domenico Gala è uscito 118°, subito seguito da Dario Sammartino (€11.350 ciascuno). 112° posto e stesso payout per Fiodor Martino. €13.050 è stato il premio di Claudio Di Giacomo (87°), Alessandro Righetti (79°), Paolo Boi (75°) e Candido Cappiello (73°). Step successivo da 15mila euro per Antonio Calabro (70°), Manuel Valduga (67°) e Stefano Pizzutti (61°). Marcello Miniucchi è stato eliminato al 51° posto (17.000 euro), mentre Salvatore Camarda ha chiuso la giornata uscendo in 39a eliminazione (€19.850).

Immagine di testa: Kenan Taylor (credits RIHL)