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Dagli scacchi al poker il passo è breve? Non sembrerebbe, almeno stando al limitato numero di giocatori di poker che hanno un passato scacchistico di livello.

I più conosciuti sono Dan Harrington, Ylon Schwartz, Dan Smith e James Obst. Ce ne sono anche altri, ma il loro curriculum pokeristico è, almeno per ora, di livello inferiore. Per sapere chi sono, il rimando è all’articolo disponibile qui.

Di recente, però, il mondo del poker ha fatto due nuove acquisizioni, davvero non trascurabili. Si tratta di Magnus Carlsen, campione del mondo di scacchi in carica dal 2013, e di Alexandra Botez che, insieme alla sorella Andrea, forma un duo di scacchiste molto competitive a livello internazionale. La seconda è anche giocatrice/content creator di scacchi per l’organizzazione esportiva statunitense Envy Gaming.

Alexandra, invece, da un anno a questa parte ha scelto di dedicarsi in maniera professionale al poker sia live che online, anche se part time. Come le sta andando? Al momento ci sono solo due risultati live a suo nome su Thehendonmob.com, entrambi realizzati alla PCA 2023, per un totale di 16mila dollari. Non sappiamo dei suoi risultati online, ma di certo la giocatrice si è distinta in una sessione di Poker After Dark dove ha letteralmente schiantato quasi tutti i maschi al tavolo. Bisogna ammettere che i pro sono stati piuttosto gentlemen in alcune situazioni, ma ciò non toglie che Alexandra Botez abbia giocato con intelligenza, scegliendo il giusto range di carte.

Vi proponiamo un’azione in cui la canadese si è misurata contro Phil Hellmuth.

Le sorelle-scacchiste Alexandra (sx) e Andrea (dx) Botez.

Poker Brat dà il via limpando 8.000 da Bottone con J♠8♣. Alexandra Botez fa check da BB con in mano 10♥7♥. Il flop porta 9♦8♥2♣ e la campionessa di scacchi esce puntando 40mila chips con il progetto di scala bilaterale. Hellmuth risponde con un call.

Si passa al turn, un J♣. La giocatrice canadese, che ha completato la scala, ha un attimo di esitazione e poi fa check. Hellmuth, con doppia coppia, non può fare altro che puntare: questa volta sono 85.000 gettoni. In meno di 5 secondi, la Botez va all-in e Hellmuth chiama altrettanto velocemente, solo per trovarsi dominato. L’ultima carta è una Q♠ ininfluente che consegna un gran bel piatto ad Alexandra Botez.

Ma qualcosa ha fatto vedere anche Magnus Carlsen.

Magnus Carlsen (Photo by Dean Mouhtaropoulos/Getty Images)

Decisamente più di “qualcosa” perché il leggendario scacchista ha messo in mostra una giocata di altissimo livello. Che sia già pronto per il grande debutto alle WSOP? E’ possibile, nonostante finora abbia marcato il tabellino dei tornei di poker con un solo ITM (a Dublino nel 2022).

Nel frattempo il norvegese fa pratica con un po’ di cash game, come dimostra la partita che si è svolta durante la Creator Poker Night, un evento riservato a chi produce contenuti social in ambiti di vario tipo.

Insieme a Carlsen ci sono anche Alexandra Botez e la star di Tik Tok Bryce Hall, ma l’azione prende il via con il raise a 50 (2x) dello street vlogger Mariano da early position. Carlsen dà subito un assaggio del suo stile rilanciando fino a 300 da hijack. In mano ha 4♥3♥. Hall chiama super loose con K♥5♦ da bottone. Nick Austin – altro specialista di contenuti per Tik Tok – non ci sta e da SB forbetta 1.200 con A♣J♠. L’unico a rimanere in gioco è Magnus Carlsen. Nello stack gli restano con altre 10.800 chips.

Le prime tre carte del board sono: 8♣4♠K♠. Austin c-betta 700 chips che il campione del mondo di scacchi chiama.

Il turn è un 9♥ che non migliora la mano di Austin. Ciononostante arriva un’altra “barellata”, questa volta da 1.600 chips, seguita dal call di Carlsen.

Un 10♣ completa un board tutto potenzialmente a sfavore del norvegese. Austin lo intuisce e piazza l’ultimo colpo, per 3.200 chips.

Carlsen lo guarda e poi gli dice: “hai spinto su tre strade, vero? Sai cosa ti dico: che non ti credo. Avresti potuto giocare così con AK, non ci sono molte altre possibilità… non ti credo proprio!

Magnus Carlsen chiama con una modestissima coppia di 4, ma il suo hero call è giusto come dimostra il muck del suo avversario che ha poi commentato su Twitter: “non si può bluffare un super genio!

Che Magnus Carlsen abbia una mente eccelsa non ci sono dubbi. Rimane invece da appurare se il suo call sia frutto di pura intuizione, di un calcolo razionale o di un momento di incoscienza, di no-fear totale. Questo lo scopriremo solo se continuerà a giocare a poker, cosa che sembra molto probabile.

Nel frattempo ci godiamo una giocata pazzesca, paragonabile per difficoltà ad alcuni storici hero call del passato.

Immagine di testa: Magnus Carlsen (credits PokerNews)