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In due mesi di World Series of Poker 2025 non sono mancate situazioni improbabili e giocate spettacolari. Tra queste, ne abbiamo scelte tre per il loro livello di spettacolarità e per la presenza di grandi campioni: un modo per raccontare ancora un piccolo pezzo dello show andato in scena a Las Vegas.

Vediamole.

Michael “The Grinder” Mizrachi (credits WSOP via PokerNews)

I RAGGI X DI NEGREANU

Si discute ancora se Daniel Negreanu venga da Krypton e possegga quella famosa vista a raggi X da Superman del poker. Sembrerebbe di sì, stando alla giocata fatta nel Day 2 del $10.000 No-Limit Hold’em 6-Max.

L’azione comincia con il pro ceco Roman Hrabec che rilancia a 5.000 chips (2x) da cutoff con 9♥8♥. Risponde solo Negreanu chiamando da Big Blind, in mano ha 7♦6♣. Flop: 10♣4♦5♥. Kid Poker va in check-call per 4.000 e poi fa la stessa azione al turn, 7♣, questa volta per 15.000 chips. L’ultima carta è una Q♦, inutile sia per Hrabec che per Negreanu. Il ceco, però, non avendo showdown value, decide di puntare 79.000, abbastanza per mettere all-in Negreanu. Il canadese inizia a pensare, poi improvvisamente si ferma e inizia un monologo a voce alta.

Il mio istinto prima mi diceva una cosa, ma ora sto cercando di convincermi del contrario. Dovrei fidarmi del mio istinto? Perché no? Sembra che mi abbia servito bene per 30 anni. Di solito, quando penso troppo a lungo, sbaglio.” E infatti, poco dopo, Negreanu decide di chiamare: un ottimo call che obbliga Hrabec a mostrare il bluff, mentre il canadese incassa il monster pot con una modesta coppia di 7.

Per la cronaca, Hrabec è uscito poco dopo. Daniel Negreanu ha invece chiuso l’evento #94 al 10° posto, alle spalle di Davide Suriano, per un premio di $64.448. Quest’anno, ha catturato 5 final table su 13 itm, chiudendo la spedizione a Las Vegas in profitto per la prima volta dal 2021, e sfiorando l’ottavo braccialetto in due occasioni.

Sempre per la cronaca, il torneo si è concluso con la vittoria di Sam Soverel: terzo braccialetto per il professionista statunitense.

LA BEFFA DI SCHULMAN

Che Martin Kabrhel sia uno dei giocatori più fastidiosi del circuito è cosa risaputa. Il professionista ceco non ha perso l’occasione per dimostrarlo durante le WSOP 2025, ricevendo però un’adeguata risposta dal cinque volte vincitore di un braccialettoNick Schulman.

Al centro della querelle tra i due, c’è un’azione verificatasi durante l’evento #5, $5.000 Pot Limit Omaha 8-Handed. La mano è presa al river che mostra Q♠5♦Q♦4♠J♣. Kabrhel punta 140.000 ma subisce l’all-in da 342.000 chips dell’americano. A quel punto, il ceco inizia il suo irritante speech play.

Ho un full, ma non il migliore…” commenta Kabrhel prima, prima che il dealer lo richiami per aver discusso della propria mano durante l’azione. Dopo un paio di minuti di pensata, Shaun Deeb chiama il time. Kabrhel, visibilmente infastidito, reagisce dicendo: “Stai scherxando vero? Il tuo intervento è completamente fuori luogo…”. Poi lascia trascorrere il tempo fino ad esaurirlo, dopodiché la sua mano viene muckata dal dealer.

Ed ecco la reazione di Schulman: lo statunitense gira sul tavolo A♠J♠5♥4♦ per un ottimo bluff realizzato avendo in mano tre fullhouse blockers! Kabrhel ammutolisce – raro per lui – mentre Schulman lo provoca facendo un po’ il bullo.

Una bella lezione, ma per dovere di cronaca non possiamo fare a meno di evidenziare come il prosieguo del torneo sia stato a favore di Martin Kabrhel, il quale ha chiuso terzo per $288.775, alle spalle del tedesco Fabian Riebau-Schmithals e del vincitore, lo statunitense Caleb Bruno Furth. Solo 24° posto, invece, per Schulman.

Nicholas Schulman (credits WSOP via PokerNews)

MIZRACHI STRATOSFERICO

Chiudiamo con il giocatore che è diventato il simbolo delle WSOP 2025. Michael Mizrachi ha scritto una nuova pagina del poker vincendo per la quarta volta il $50.000 Poker Players Championship (PPC, evento #66) e poi realizzando una combinata storica con il primo posto nel Main Event! Inevitabile il suo inserimento a furor di… giocatori nella Hall Of Fame del Poker, bypassando selezione e votazione.

Ma la grandezza della performance di Mizrachi non passa soltanto attraverso i risultati, perché The Grinder ha regalato anche numerosi esempi della sua abilità con carte e chips.

Uno di questi è stato decisivo nel Day6 del Main Event. Siamo alla fase finali della giornata, e Mizrachi si trova nelle zone medio alte del count, L’americano apre a 300k (bui 100k/150k ante 150k), ma subisce il rilancio fino a 800k di Nazar Buhaiov che agisce alla sua sinistra. Tutti foldano, Mizrachi invece chiama. Scendono le carte del flop: A♥6♥5♥. Check, bet 425.000 dell’ucraino e call di Michael Mizrachi che consente di girare un 4♥ al turn. Stessa azione, adesso per 1.700.000 chips.

L’ultima carta è un A♦ sul quale top pro statunitense esce in block-bet per 400mila. A questo punto, Buhaiov va in the tank per diversi minuti, tanto che Mizrachi ad un certo punto batte la mano sul tavolo davanti all’ucraino per fargli un po’ di fretta. Buhaiov allora rilancia 4,7 milioni, un monster raise che obbliga Mizrachi a ragionarci sopra per un paio di minuti. Alla fine arriva il call. Buhaiov è costretto a mostrare il bluff con K♦Q♣, The Grinder gira 7♥7♣ per un “mini-flush” con il sette di cuori in mano!

Questo è un call pazzesco” ha commentato Mounir Tajiou mentre registrava l’azione con il telefonino. Mizrachi ha poi aggiunto il suo thinking process: “Ho puntato poco al river per confonderlo” ha spiegato. “Sapevo che non aveva una mano e quando ha tankato per cinque minuti ero sicuro al 100% che avrebbe bluffato. È andato tutto esattamente come previsto.

Con questa giocata da 8,3 milioni di chips, Mizrachi ha chiusto la giornata al terzo posto con più di 21 milioni. E’ il resto è già negli annali delle WSOP.

Immagine di testa: Daniel Negreanu (credits WSOP via PokerNews)

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