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Il Main Event di Montecarlo ha regalato un’altra grande pagina di storia dell’European Poker Tour.

A scriverla è stato Mike Watson che pochi giorni fa si aggiudicato l’edizione 2023, diventando così il terzo giocatore capace di vincere due Main Event EPT.

Prima di lui ci erano riusciti solo Victoria Coren-Mitchell e Mikalai Pobal. La player britannica ha vinto il titolo a Londra nel 2006 e poi a Sanremo nel 2014. Il bielorusso ha realizzato la sua doppietta con Barcellona (2012) e Praga (2019).

Watson ha invece vinto il suo primo Main Event EPT alle Bahamas, nel 2016. Per chi fosse un po’ sorpreso dalla location, ricordiamo che la PCA fa parte del tour europeo sin dal 2008, anno del suo quarto appuntamento.

A Montecarlo il 39enne canadese, nato nell’isola di Saint Pierre e Miquelon ma residente a Toronto, ha superato un field da 1.098 entries e 775 giocatori unici.

Grazie a questo risultato, le sue vincite nei tornei dal vivo salgono a quota a 19,4 milioni di dollari, frutto di 199 in the money tra i quali, oltre ai due titoli ME EPT, spiccano un titolo WPT e la vittoria da 1 milione di euro nel 50k SHR WSOPE del 2012. Purtroppo quell’evento non gli ha consegnato il braccialetto WSOP/WSOPE, unico titolo che manca a Watson per diventare il decimo Triple Crown Winner del poker.

Mike Watson (credits RIHL)

La vittoria all’EPT di Montecarlo ha messo in mostra le grandi qualità del Mike Watson torneista. Il merito principale va a una condotta di gara attenta e senza troppi scossoni nell’arco delle 6 intense giornate. Unica eccezione un set di Donne chiuso al river contro la doppia coppia dell’avversario con AK, ma anche in quella occasione la giocata di Watson è stata corretta.

La nostra cronaca riparte dalla quinta giornata dove avevamo lasciato 13 giocatori a caccia del titolo, compreso un italiano.

Parliamo di Nicola Grieco, già 5° a Montecarlo nel 2019 e quindi a caccia almeno di un secondo final table nel Principato. Purtroppo per lui – anche per i tifosi italiani – Grieco è stato il primo out del Day5.

L’azione si svolge con l’apertura di Ori Hasson a 80k e il call dell’italiano da BB. Il flop porta 3♥6♦3♣ e Grieco, che ha 7♣6♥, decide di anticipare l’avversario con un all-in da 340mila chips. L’israeliano ne ha però quasi il quadruplo e decide di chiamare con A♦K♦: la fortuna lo assiste perché chiude colore runner-runner grazie a 5♦ e 9♦.

Nicola Grieco (credits RIHL)

Dopo Grieco esce anche il chipleader del Day4, Kenan Taylor. Il funambolico inglese centra top pair al river con K♥9♥ e 9♠ sul board e decide di chiamare l’all-in di Joachim Haraldstad: il norvegese ha però “i ganci” ed elimina Taylor.

Watson nel frattempo gioca solido, non commette grossi errori e, dopo l’eliminazione di Oleg Vasylchenko al 10° posto, si siede al final table non ufficiale. La penultima giornata di torneo si conclude con l’eliminazione dell’altro big presente al tavolo, Jason Wheeler. Lo statunitense, vincitore di un titolo WSOP, decide di giocarsi le ultime chips (1.715.000 quando i bui sono 50k/100k bb ante 100k) in flush draw con K♦10♦ su questo flop: 6♣5♦2♦. Leo Worthington-Leese ha però settato con coppia di 6 in mano e non può fare a meno di chiamare. Sul board non escono altre carte di quadri e l’uscita di Wheeler manda i final 6 all’ultimo atto.

Jason Wheeler a dx (credits RIHL)

Il Day6 inizia piano. Il primo out arriva dopo quasi due ore, quando Mike Watson elimina Arnaud Enselme. I due vanno ai resti su questo flop 3♦6♦9♣, con il canadese avanti grazie a coppia di J vs coppia di 10. Il resto del board è ininfluente e il francese abbandona il torneo.

Watson prende il comando, tallonato dal tedesco Leonard Maue. I due si affrontano in una mano potenzialmente decisiva del torneo, ma il canadese trova la forza per la gran giocata. Maue betta il pot su un board che recita A♦Q♠2♣4♥6♠ e con in mano A♥Q♥. Watson ci pensa un paio di minuti e alla fine folda A♠7♣.

I due si ritroveranno in finale, dopo le eliminazioni di Samy Boujmala per mano di Leo Worthington-Leese e di Joachim Haraldstad a cura di Mike Watson. L’ultimo out in questa rapida sequenza è Leo Worthington-Leese, questa volta con Maue nel ruolo del protagonista.

L’heads-up tra Mike Watson e Leonard Maue inizia con il canadese avanti per 17.500.000chips a 15.425.000. Un vantaggio marginale che consiglia il deal: il canadese si assicura €716.085, mentre al tedesco vanno €697.175. I restanti 33.340 sono per il vincitore.

Leonard Maue (credits RIHL)

Il testa-a-testa dura circa un livello e vede prima il crollo del tedesco che arriva a un passo dall’eliminazione e poi la sua clamorosa rimonta. Ma il canadese allunga di nuovo con una scala chiusa il river e si porta nuovamente in dirittura d’arrivo. Il colpo di grazia è una gran giocata.

Quando i bui sono 125k/250k bb ante 250k Mike Watson apre a 650k e Leonard Maue chiama. Il flop è: 10♥7♥5♣, sul quale il tedesco va in check-raise per 3 milioni dopo la bet 1.200.000 del suo avversario. Watson chiama e fa scendere un A♦ al turn. Entrambi i giocatori fanno check. L’ultima carta è un 7♠. A questo punto Maue utilizza un time-bank prima di annunciare l’all-in da 7,5 milioni. “SirWatts” invece ne usa 5 ma alla fine chiama: allo showdown il tedesco è il bluff con 4♠3♣, Mike Watson mostra invece 10♣9♣, coppia floppata, e vince l’EPT di Montecarlo.

Questo è il payout del final table ufficiale: