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Il poker di Phil Hellmuth non è di certo “alla moda”. Non è in linea con la GTO, né Poker Brat desidera misurarsi con il gioco online e con i giocatori da high-roller. A lui interessa solo poter dire di essere uno dei migliori giocatori di poker sportivo (cioè da torneo) di sempre. E con 15 braccialetti WSOP al polso qualcosa di vero in questa affermazione ci deve pur essere.

La settimana scorsa, nel PokerGO Studio dell’ARIA Resort & Casino di Las Vegas, è andato in scena il terzo round dell’High Stakes Duel tra Phil Hellmuth e Daniel Negreanu. Sotto per due match a zero, KidPoker ha scelto di continuare la sfida con l’ultima chance a disposizione, questa volta per $200.000 (a testa) di buy-in. Un match importante, in grado di riaprire la contesta – in caso di vittoria di Negreanu – o di chiuderla definitivamente.

Vediamo allora com’è andato l’heads-up tra i due giganti del poker mondiale.

Nemici amici: a sx Phil “The Poker Brat” Hellmuth, a dx Daniel “KidPoker” Negreanu (foot credits PokerGO)

La partita, lo ricordiamo, è un sit&go con struttura piuttosto deep. 200mila gettoni a testa, livelli da 30 minuti a partire da 150/300. E già dalle prime battute si capisce che aria tira.

In una delle mani iniziali, Negreanu apre a 1.500 con 2♦2♣. Hellmuth gli va sopra fino a 4.800 con 8♣3♣. Il canadese non ci sta e 4betta 13.000. Ormai è una sfida di muscoli. Hellmuth rilancia ancora con una fivebet da 35.000 chips che Negreanu decide di chiamare. Scende il flop: 10♦6♠J♣. Stranamente, a questo punto Poker Brat decide di andare in check-call per 21mila gettoni. Una mossa che probabilmente insospettisce Negreanu e, forse, lo manda un po’ fuori pista. A maggior ragione quando al turn 6♣ Hellmuth se ne esce puntando 42.000: KidPoker va in the tank e alla fine decide di foldare la mano più forte!

Gram bluff di Phil Hellmuth, ma Daniel Negreanu non è certo un giocatore che si perde d’animo. Nel giro di un paio di livelli recupera lo svantaggio e si riporta avanti. Quando i bui sono 500/1.000 arriva però un’altra mano clamorosa.

L’azione preflop è simile alla precedente, anche se con meno chips messe nel piatto. Apre Negreanu con 9♠9♣ ma di nuovo Hellmuth sceglie una linea molto aggressiva, rilanciando a 11mila con Q♥3♥. Il call del suo avversario porta questo flop: 3♣3♠2♠. Hellmuth va in check-raise portando le 7mila chips puntate da Negreanu a 25mila. Call. Il turn è un 5♣ e l’azione si ripete, questa volta con Poker Brat che check-rilancia all-in. Daniel Negreanu ci pensa un po’, chiede al suo avversario: “Che cos’hai, Phil? Sei in draw o hai centrato la scala con Asso-Quattro?“. Nessuna della due, ma Hellmuth è in ogni caso molto avanti. Alla fine Negreanu chiama, solo per rimanere con gli spiccioli dopo che un innocuo 10♥ completa il board.

La sfida sembra già essere finita, quando la fortuna compensa un po’ i brutti colpi subiti dal Daniel Negreanu. I due finiscono ai resti con mani di pari forza: Kappa “neri” per Hellmuth, Kappa “rossi” per KidPoker. La differenza la fa il K♦ di Negreanu che, grazie a questo board 10♦2♦A♦9♥8♦, chiude colore al river.

Poco dopo il pro canadese si salva di nuovo. Resti con K♣3♦ e call di Poker Brat che mostra A♣Q♦. Il flop consolida il vantaggio del secondo grazie a una Q♠, ma il turn è un K♠ che salva Negreanu. Ininfluente il 5♥ al river.

A questo punto la partita è in sostanziale parità. Ma quando il livello è 3K/6K i due avversari incappano nella mano decisiva. Daniel Negreanu limpa con 6♠5♠ e Phil Hellmuth non aggiunge altro al pot. Il dealer gira le prime tre carte: 2♦7♠9♦. Hellmuth decide di fare check e poi chiamare le 6.000 chips puntate dal suo avversario. Al turn si materializza un clamoroso 8♥. Clamoroso perché regala la scala a Negreanu ma soprattutto perché con la stessa carta Hellmuth realizza scala superiore, grazie a 10♦6♦. La mano è un pesantissimo cooler dal quale Negreanu non riesce a salvarsi. Resti per tutti e due. Negreanu può solo sperare in un [Tx] per lo split: il river invece è un 3♠ che consegna gioco, partita e incontro a Phil Hellmuth.

I due rivali si stringono la mano e si scambiano reciproci complimenti, in maniera insolitamente amichevole.

Hai giocato alla grande, amico” dice Negreanu che poi prosegue “te lo sei meritato“. La risposta di Hellmuth è un raise: “Anche tu. Sei uno dei più grandi di sempre“.

Scendono i titoli di coda sull’High Stakes Duel II. Phil Hellmuth mette le mani sul trofeo e sui 350mila dollari complessivamente investiti da Daniel Negrenu nell’arco delle tre partite. A questi vanno aggiunti i 350mila “prelevati” ad Antonio Esfandiari nel round uno del torneo, sempre grazie a un secco 3-0.

Un “clean sheet” da 750.000 dollari per Phil Hellmuth e soprattutto la sensazione che il gioco di Poker Brat non sia poi così datato.

Foto di testa: Phil Hellmuth con il trofeo (credits PokerGO)