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Le World Series Of Poker (live) sono state confermate. Il programma ufficiale della manifestazione è pronto. Adesso non resta che prenotare l’alloggio e decidere quali tornei giocare.

Ecco i nostri consigli.

DOVE ALLOGGIARE

La selezione di alberghi e altre soluzioni dove alloggiare durante le WSOP 2021 è amplissima. Per farsi un’idea consigliamo di visitare la pagina dedicata agli hotel sul sito delle WSOP, che mette in rilievo anche interessanti offerte per chi prenota in anticipo. La scelta di norma più gettonata è quella del Rio All-Suite Hotel & Casino. Non è forse il più bello, ma ha tariffe abbordabili e soprattutto è la sede della kermesse, con i vantaggi logistici che ne conseguono.

Di certo il Rio sarà il più affollato. Se si desidera stare al riparo dalla calca senza allontanarsi troppo dall’epicentro dell’action, ci sono il Gold Coast Hotel & Casino, l’Extended Stay America e il Palms Casino Resort. Tutti a distanza di una salutare camminata dal Rio, questi hotel sono anche scelte un po’ diverse: più alla portata – dal punto di vista economico – degli altri, sono indicati per chi oltre al poker vuole godersi anche la città.

Le altre mete alberghiere classiche sono costituite dal Bally’s, dal Caesars Palace e dal Cromwell. In teoria sono hotel non troppo distanti dal Rio. D’estate è sconsigliato fare il percorso a piedi ma, visto che quest’anno le WSOP si giocheranno in autunno, chi alloggia in uno di questi tre può anche pensare di risparmiare i soldi del taxi. Il Cromwell è di solito il più caro.

In termini di distanza dal Rio, i meno favoriti sono il Flamingo, lHarrah’s, il Planet Hollywood e il Linq. Il vantaggio è che tutti normalmente hanno offerte interessanti per le WSOP.

Per chi vuole risparmiare, la scelta migliore rimane comunque quella di prendere in affitto un appartamento o una casa, magari con un gruppo di amici/giocatori. Airbnb.com pullula di offerte.

Per chi invece vuole esagerare, tra qualche settimana – precisamente il 24 luglio – verrà inaugurato il Resort Worlds di Las Vegas. Dopo 8 anni di lavori, il Resort Worlds si appresta a diventare il centro ricettivo più lussuoso e all’avanguardia della Sin City statunitense. Tre mega alberghi (Hilton, Conrad e Crockford) per un totale di oltre 3.500 stanze (da normali – si fa per dire – a extra lusso), un mare di negozi e quasi 16mila metri quadrati (poco meno di due campi da calcio) dedicati a slot e tavoli da gioco, compresi quelli per il poker.

Ma con le WSOP al Rio, vale davvero la pena spendere una fortuna per giocare nelle pokeroom del Resort Worlds? Lo lasciamo decidere a voi.

I TORNEI PIU’ CONVENIENTI

Capitolo eventi. A tutti coloro che vogliono giocare qualche buon torneo senza spendere buy-in a tre o più zeri, PokerNews.com propone un’interessante selezione.

A cominciare dal $500 The Reunion (evento #4) che si preannuncia come uno dei più affollati. Il merito è non solo del buy-in alla portata, ma soprattutto per il garantito di 5 milioni di dollari. Ogni giocatore riceve 50.000 chips e ha a disposizione una re-entry per ogni flight (3 Day1 in tutto). Si comincia con livelli da 30 minuti che passano a 40 dal Day2 in poi.

Nel 2019, Femi Fashakin ha trasformato i 500 dollari di ingresso in un primo premio da $1.147.499. Certo, si è dovuto lasciare alle spalle una nutrita concorrenza: quella di 28.371 entries.

Per i “variantisti” c’è invece il $600 8-Handend Pot Limit Omaha Deepstack (evento #24). Interessante non solo per la cifra di partecipazione, ma anche perché è deepstack: un elemento molto importante quando si gioca a Omaha in formato torneo. 30mila chips di partenza, livelli da 30 minuti e possibilità di una seconda registrazione.

Immancabile dal 2015 è il Colossus (evento #55). Il buy-in da 400 dollari è di fatto il più basso tra i tornei delle WSOP, ed è questa la ragione per la quale il Colossus ha attratto una media di 17.644 entries nelle ultime 5 edizioni (con un calo sensibile però dal 2018). L’evento prevede una re-entry per ognuno dei due flight, altermine dei quali i giocatori rimasti in gara saranno già in the money. Durata dei livelli: 40 minuti.

Per chi non può partecipare al campionato del mondo di poker, cioè il Main Event da 10mila dollari di buy-in, c’è un altro Championship, decisamente più alla portata. E’ l’evento #61, $600 NLHE Deepstack Championship. Una re-entry a disposizione per un torneo che propone stack di partenza da 30mila chips e livelli di 40 minuti.

Chiudiamo infine ricordando l’ampia selezione di satelliti che le WSOP 2021 mettono a disposizione dei giocatori. Con poche centinaia di dollari c’è la possibilità di sedersi ai tavoli dei tornei più prestigiosi e ricchi, Main Event compreso.

Per rimanere informati anche su questa opportunità, il rimando è al sito delle WSOP 2021.

Foto di testa: le WSOP 2019 (credits Joe Giron/PokerNews.com)