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A meno di una settimana dallo start ufficiale, lo European Poker Tour di Montecarlo ha già mandato in archivio 10 eventi e premiato altrettanti vincitori.

Il più prestigioso, dal punto di vista del numero di partecipanti in relazione al buy-in (€1.100), è stato senza dubbio il Main Event delle France Poker Series.

Il torneo ha portato ai tavoli la bellezza di 1.071 giocatori, per un totale di 2.138 iscrizioni se si considerano le 1.067 re-entries. E’ il nuovo record per l’evento “National” francese che supera di oltre 200 registrazioni il primato stabilito dall’edizione 2022.

La fetta più grossa del ricco prizepool (€2.052.480) è finita nelle tasche del giapponese Daisuke Ogita. Il player nipponico ha battuto nel testa-a-testa finale il francese Rubens Sellam, conquistando così i 307.620 dollari previsti per il vincitore. Si tratta del premio più alto mai incassato da Ogita il quale, pur non essendo un nome noto a livello internazionale, è un giocatore da 1,15 milioni di dollari e 45 in the money. Il suo secondo piazzamento più importante è un 4° posto al WPT Australia Main Event del 2022.

Questo è il payout del final table a 8:

1 – Daisuke Ogita, Japan, €307.160 
2 – Rubens Sellam, France, €191.940 
3 – Tomas Patka, Slovakia, €137.100 
4 – Anatoly Chen, Russia, €105.460 
5 – Quentin Laugt, France, €81.130 
6 – Stefan Dimitrov, Bulgaria, €62.410 
7 – Adel Rahou, France, €48.010 
8 – Maksym Mamon, Switzerland, €36.940

Per l’Italia del poker non c’è stato il quarto tavolo finale consecutivo, dopo il 2° posto ottenuto da Fabio Peluso l’anno scorso, la vittoria di Stefano Schiano nel 2019 (nel biennio 2020-21 l’EPT di Montecarlo non si è giocato) e di nuovo l’argento di Federico Petruzzelli nel 2018, accompagnato dalla 4a piazza di Danilo Cangiello e dall’8a di Giuseppe La Guardia.

Gli “azzurri” hanno comunque ben figurato, mandando a premio 38 giocatori su 321 posti pagati. Il migliore della nutrita pattuglia italiana è stato Marco Demasi che ha chiuso 12° per €18.210 di payout.

Daisuke Ogita al centro festeggiato dagli amici dopo la vittoria nel ME France Poker Series (credits RIHL)

A rimediare il mancato final table nel Main Event ci ha pensato Federico Palo che si è imposto nella France Poker Series Cup. L’italiano ha sconfitto il francese Nicolas Tygat in heads-up, conquistando così il trofeo minore delle FPS. Minore ma comunque ben pagato, visto che Palo si è portato a casa 106.700 euro di premio a fronte di un buy-in da 550. Non male!

Podi anche per Walter Treccarichi, secondo dietro al francese Paul Tedeschi nel 1.100 euro 8-Game Mix, per Alfonso Simone (3° nel 550 NLH Hyper Turbo) e per Salvatore Camarda (anche lui “bronzo” ne 550+500 Hyper Turbo Knockout Freezout). C’è anche un podio italiano in “rosa”: quello conquistato da Andressa Villatore, seconda con il 300 euro NLH Women’s dietro a Marle Spragg.

Ma il colpo più grosso l’Italia del poker lo ha realizzato nell’HR da 2.200 di buy-in delle FPS, dove 4 posti su 8 del final table sono stati occupati da giocatori del Belpaese. L’8° posto è italiano, anche se il nome del giocatore non è stato ufficializzato. Al 7° si è fermato Paolo Boi, al 5° Marco Regonaschi e al 3° Candido Cappiello. Per un tavolo da record è mancata solo la vittoria che ha invece arriso al cipriota Yiannis Liperis.

Completiamo questa carrellata di risultati con le vittorie in eventi ad alto buy-in di Sam Grafton nel 5.200 + 5.000 Mistery Bounty, di Orpen Kisacikoglu nell’High Roller €25k e di Alex Kulev in quello da €100k di iscrizione.

Alex Kulev (credits RIHL)

L’ultimo capitolo – per ora – di questo EPT riguarda il Main Event da 5.300 euro di buy-in. Finora le registrazioni hanno raggiunto quota 1.098 (775 i giocatori unici), 28 in più rispetto all’edizione dell’anno scorso. Il record è quindi già superato, senza contare che ci sono ancora le registrazioni tardive del Day2 attualmente in corso.

Il Day1A si è concluso con la chiplead di Nicola Grieco, già 5° a Montecarlo nel 2019 e 17° nel 2022. L’italiano, famoso per il suo gioco piuttosto imprevedibile, si è lasciato alle spalle 103 avversari dopo aver accumulato 325mila chips. Tra questi anche Vicente Delgado (244.500), Sam Greenwood (232.500) e Ramon Colillas (104.000). Bene anche altri due italiani: Antonio Buonanno, vincitore del torneo nel 2014, ha chiuso al 13° posto del count con 169.500 chips, mentre Marcello Miniucchi è 15° con 163mila pezzi.

Samy Boujmala si invece impadronito del Day1B grazie a 325.000 chips. Tra i big avanzano Jason Wheeler (250.000), Artur Martirosian (215.500) vincitore dell’EPT di Sochi nel 2021, Ben Spragg (marito della già citata Marle) e anche il campione del mondo di scacchi Magnus Carlsen, ormai votato al poker. Il norvegese ha solo 38.600 chips ma, con una mente come la sua, la remuntada è possibile.

Il Day2 ha preso il via con 332 giocatori ai tavoli, dei quali 29 sono italiani. La pattuglia nostrana comprende diversi pezzi da 90: oltre a quelli già citati, ci sono Dario Sammartino (100.500), Enrico Camosci (50.000) e Claudio Di Giacomo (98.000), solo per citarne alcuni.

Insomma, anche quest’anno a Montecarlo l’Italia c’è e ha tutte le intenzioni di lasciare il segno!

Immagine di testa: Dario Sammartino (credits RIHL)