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Alla fine il trofeo è finito nelle mani del giocatore più titolato e, forse, del più forte. Il riferimento è al tavolo finale dell’EPT Main Event di Sochi, ultimo atto di un torneo che, pur essendo prettamente “regionale”, ha consentito di respirare una boccata di poker live in tempi di pandemia.

Lo ha vinto Artur Martirosyan, al termine di una spettacolare rimonta che ha messo in mostra le sue qualità di giocatore. Ormai da alcuni anni, il professionista russo si è imposto all’attenzione internazionale come uno dei più abili nel coniugare poker dal vivo e poker online. Dal 2017 ad oggi ha messo a segno ben 62 in the money tra tornei disputati nei casinò reali e quelli che invece sono stati spostati su Internet a causa della pandemia. Circa 15 all’anno, per un totale di $1.165.917.

Ma la quota 1 milione “mararthur1” – questo il suo nickname quando gioca online – l’ha superato solo ieri, grazie a un primo posto del valore di RUB 24.633.000, o €274.419 al cambio odierno. E non è stata una passeggiata, dal momento che Martirosyan ha iniziato la partita con il terzultimo stack.

Il final day dell’EPT ME di Sochi ha preso il via circa alle 13 di ieri (le 11 in Italia), con 8 giocatori attorno al tavolo, livelli da 90 minuti e bui 40K/80K bb ante 80K, per un average stack di poco superiore ai 3 milioni. Martirosyan e il turco Taysi ne hanno la metà, il chipleader Naumov più del doppio.  Ma è proprio “mararthur1” a fare il primo player out. Apre a 160K con coppia di 6 e trova il call di Roman Gadzhiev (anche lui corto) da BB con A9. Il flop consegna il set a Martirosyan che riesce a farsi pagare sulle prime due streets, grazie ad un maligno A sul turn che obbliga Gadzhiev a callare la bet al turn. Giunto al river – un ininfluente 2 – il chipleader del Day2 va diretto ai resti: snap call di Martirosyan e Gadzhiev è out all’8° posto.

Nel frattempo recupera anche l’altro shortstack iniziale, il turco Mukhtar Taysi che fa double up con A♥10♠ vs Q♠Q♣ di Anton Smirnov e lucky A♦ al turn.

Passa circa un’ora prima di assistere alla seconda eliminazione. L’autore è di nuovo Martirosyan che finisce ai resti preflop con A♥K♣ e trova il call di Vladimir Bozinovic, in netto vantaggio grazie a K♥K♦. La mano è cruciale, perché entrambi sono molto vicini in termini di chips: 4910K il primo, 4865K. Il flop, però, ribalta subito la situazione con un A♦ che porta avanti Martirosyan. Il resto del board è ininfluente ed elimina il giocatore serbo al 7° posto.

A questo punto il pro russo è il nuovo chipleader. Con una buona gestione dello stack, esperienza nelle giocate e un colpo fortunata (quello appena descritto), Martirosyan tocca quota 10 milioni di chips. Nel frattempo Naumov scende a 5 milioni dopo un all-in a tre perso con AQ contro gli short Smirnov (K9) e Yuriy Brechalov (88): un K al flop salva Smornov, mentre il side pot è per Brachalov.

Succede poco per un’altra ora, fino al 30° livello (60K/120K bb ante 60K): dopo qualche schermaglia, Anton Smirnov finisce ai resti con K♠Q♣ vs 7♥7♦ del turco Taysi. Il board è liscio e Smirnov deve abbandonare la contesa al 6° posto.

Neanche 10 minuti e c’è una nuova eliminazione. Fanis Khafizov apre da bottone a 250.000 chips, Yuri Brechalov risponde con un all-in da BB. L’original raiser ci pensa un po’, ma in virtù di uno stack superiore opta per un call “tirato”: A♠9♣ per Brachalov vs K♥8♥ di Khafizov. Il board è tutto a favore di quest’ultimo: K♠2♥J♣6♥K♦.

Con l’uscita di Brechalov al 5° posto, il gioco 4-handed velocizza ancora di più l’azione. Nel giro di pochissime mani si arriva così ad un altro all-in preflop: quello fra Vladislav Naumov che ha A♥A♦ e Fanis Khafizov che mostra A♣K♥. Un cooler imparabile a questo livello di gioco che il board non modifica: Khafizov è 4°.

Le prime tre posizioni del podio sono un affare tra due russi, Martirosyan (13.500.000 chips) e Naumov (7.500.000), e uno “straniero”, il turco Taysi (4.100.000).

Sul finire del livello, Naumov vince un grosso piatto con un raise all-in al turn che ottiene il fold di Martirosyan. E così, dopo la pausa, il gioco riprende a ruoli invertiti: Naumov adesso ha un vantaggio di 4 milioni di chips su Martirosyan. Taysi invece si allontana, con soli 3.005.000 rimasti nello stack. E il suo destino è infatti segnato. Il turco mette in mezzo gli ultimi 17 bb con A♦4♠ ma trova il call di “mararthur1“: il russo lo domina con Q♦Q♣ e lo elimina grazie a un board senza sorprese. Muhtar Taysi è 3°, il testa a testa conclusivo è tra Artur Martirosyan (14500K) e Vladislav Naumov (11000K).

In meno di un’ora il gioco aggressivo, e forse anche la maggiore esperienza, consentono a Martirosyan di aumentare il gap: 20 milioni contro 5,5. Naumov si salva una volta: A♦7♦ vs 6♣6♥ tutto preflop e board Q♦J♠10♦8♥5♦ che consegna colore a quest’ultimo.

Poche mani dopo arriva l’epilogo: Martirosyan prova la trappola limpando da SB con A♥9♥. Per suo fortuna, Naumov ha la mano perfetta per caderci dentro: A♣6♠. All-in e snap call di Martirosyan che centra subito la coppia al flop: 9♦7♦5♠. Il turn riapre i giochi con un 4♠ che dà progetto di scala bilaterale a Naumov. La speranza della rimonta dura pochissimo, il tempo che la dealer mostri un 9♠ al river. Artur Martirosyan vince così l’EPT Sochi Main Event edizione 2021, e succede ad Arseniy Karmatskiy (2018), Uri Gilboa (2019) e Ruslan Bogdanov (2020) nell’albo d’oro di questo torneo.

Per Vladislav Naumov c’è un assegno da 166mila euro: un ottimo risultato che in parte lenisce il rammarico per il secondo assalto al titolo andato a vuoto, dopo il 6° posto dello scorso anno.

Questo il payout del final table:

1°: Artur Martirosyan, Russia – RUB 24.633.000 (€274.419)
2°: Vladislav Naumov, Russia – RUB 14.957.600 (€166.632)
3°: Muhtar Taysi, Turkey – RUB 10.551.800 (€117.550)
4°: Fanis Khafizov, Russia – RUB 7.914.200 (€88.166)
5°: Yuriy Brechalov, Russia – RUB 6.237.000 (€69.482)
6°: Anton Smirnov, Russia – RUB 4.669.000 (€52.014)
7°: Vladimir Bozinovic, Serbia – RUB 3.283.000 (€36.574)
8°: Roman Gadzhiev, Russia – RUB 2.307.900 (€25.711)

 

Foto di testa: Artur Martirosyan (credits Rational Intellectual Holdings Ltd)

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