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Tutte le bad beat fanno male, ma alcune un po’ di più. In particolare quando in palio c’è un traguardo importante, come ad esempio può essere la “bolla” di un grosso torneo delle World Series Of Poker.

E’ capitato proprio qualche giorno fa durante l’evento #16, $5.00 No-Limit Hold’em (8-Handed), vinto da Brent Hart su Eddie Ochana.

Il protagonista o, per meglio dire la vittima, è però il danese Martin Stausholm, un giocatore esperto che vanta numerosi itm alle WSOP e in altre kermesse internazionali di poker.

L’azione si verifica quando in gara sono rimasti 125 giocatori ma solo 124 sono i posti pagati. Siamo quindi nella cosiddetta “bolla piena“, cioè quella fase in cui tutti attendono l’ultima eliminazione prima della zona in the money. La gioia esplode in sala quando il direttore del torneo annuncia il “siete tutti a premio”! Stausholm non ha potuto festeggiare quell’annuncio nonostante una mano favorevolissima.

Tutti foldano le carte fino ad Alex Keating il quale decide di andare all-in da Small Blind con 10♣7♦. Sul Big Blind c’è Stausholm. Al danese sono rimasti solo 4.000 gettoni dopo aver pagato il buio e la big blind ante (16k in tutto) e decide quindi di chiamare. Allo showdown mostra Q♣6♣.

Martin Stausholm parte avanti 60%-40% e al flop 3♣5♣7♣ chiude addirittura colore. A questo punto il tournament director annuncia al microfono il double-up del giocatore “corto”, cioè Stausholm, ma si sbaglia perché Keating ha ancora un 3% di chance in caso di full runner-runner.

Detto fatto. Al turn arriva un 10♦ seguito dal 7♠ al river e il clamoroso fullhouse è servito! Da buon nordico, Martin Stausholm la prende bene:

Ma non è finita qui, perché nella prime settimane di WSOP 2024 si sono viste almeno altre due mani imparabili.

Entrambe si sono verificate nel Championship di Limit Hold’em, evento #19 da 10mila dollari di ingresso. Certo, la modalità di puntata Limit rende un po’ più frequenti sia le bad beat che i cooler perché si fanno tanti call e l’azione arriva spesso al river, ma le azioni che seguono sono davvero clamorose!

Il primo è un cooler e ha per protagonisti gli americani Ronnie Bardah e Mike Lang. Il primo setta con KK in mano su un flop che recita 5-K-6. Lang chiama la bet di Bardah e vede scendere una [Qx] al turn: set anche per lui, ma inferiore. Segue una serie di rilanci che sposta l’azione al river, sul quale atterra l’ultimo Kappa del mazzo: Lang chiude fullhouse ma si schianta sul poker di Kappa chiuso dal suo avversario!

Poco dopo arriva la bad beat per il decatleta del poker Joao Vieira. Il suo avversario è il funambolico norvegese Jon Kyte, runner-up nell’EPT di Praga lo scorso anno, che forbetta su questo board 6♦K♥Q♣7♥6♥ con 6♠6♣. Vieira chiama e allo showdown mostra Q♥Q♣: il portoghese ha fullhouse ma Kyte lo cracka con il mono-out preso al river che trasforma il suo set di 6 in un poker!

Jon Kyte (credits PokerNews)

Immagine di testa credits RIHL

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