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Al final table dell’EPT Main Event di Praga è successo quello che nessuno si sarebbe aspettato. Nonostante il mostruoso vantaggio a inizio giornata – più del 60% delle chips in circolazione – Jon Kyte non è riuscito a conquistare l’ambito trofeo.

Il dominatore delle ultime tre giornate ha attaccato costantemente il tavolo nei livelli iniziali, aprendo quasi ogni mano, forte della sua superiorità in chips e in linea con il suo stile molto aggressivo. Forse anche troppo, perché alla fine dei conti questo approccio gli ha consentito di realizzare solo una eliminazione. Non appena le carte gli hanno voltato le spalle, soprattutto nella fase 3-handed, il suo castello di gettoni è crollato.

Jon Kyte (credits RIHL)

Ad approfittarne è stato Padraig O’Neill. Il professionista irlandese ha recuperato un pezzo alla volta, è riuscito a superare Kyte nella fase a tre (in compagnia dell’italiano Umberto Ruggeri) e lo ha infine sconfitto nel testa-a-testa conclusivo. O’Neill è così diventato il secondo irlandese capace di vincere un Main Event EPT dopo Steve O’Dwyer, primo a Montecarlo nel 2013.

La vittoria in rimonta di O’Neill ha il sapore dell’impresa storica e clamorosa. Il giocatore dell’isola di San Patrizio è infatti partito con lo stack più basso, poco più di milione di chips per un corrispettivo di circa 12 big blinds. Ne è consapevole lo stesso O’Neill, che nell’immediato post-vittoria ha dichiarato: “Speravo di arrivare quarto o terzo al massimo. Non immaginavo di poter raggiungere l’heads-up. E’ stata una cosa irreale“.

Sono servite le buone carte nei momenti cruciali, ma la sua vittoria è soprattutto il risultato di un gioco solido e tecnico, di un’ottima gestione dello stack e soprattutto di un approccio strategico che predilige la sostanza allo spettacolo. Il trofeo e il milione di euro in premio sono finiti nella mani di un ottimo giocatore che ha così realizzato il suo miglior risultato in carriera. Il suo precedente best (127mila dollari) era un 3° posto realizzato in un evento delle Venetian DeepStack Showdown Poker Series 2022. La vittoria di Praga è il 79mo ITM live di Padraig O’Neill.

Questo è il payout del final table:

1 – Padraig O’Neill, Irlanda, €1.030.000 
2 – Jon Kyte, Norvegia, €643.000 
3 – Umberto Ruggeri, Italia, €459.240 
4 – Cheng Zhao, Cina, €353.240 
5 – Adam Wagner, Rep. Ceca, €271.660 

Degna di nota è anche la performance di Umberto Ruggeri. L’italiano ha chiuso terzo per un payout che da solo vale 10 volte il totale dei suoi 11 in the money precedenti. Per un attimo i tifosi del Belpaese hanno perfino sperato nell’HU con O’Neill. Non è successo ma Ruggeri, che prima di tutto è un esperto di online, ha comunque messo in mostra ottime skills anche come giocatore live.

Grazie a lui, l’Italia del poker festeggia il secondo finale table EPT ME stagionale, dopo l'”argento” conquistato da Andrea Dato a Cipro due mesi fa. Ed è anche il quarto consecutivo ottenuto a Praga nel post-pandemia. Demetrio Caminita (5°) e Andrea Cortellazzi (2°) ci erano arrivati nel marzo 2022, Luigi D’Alterio aveva chiuso 6° nel dicembre dello stesso anno. Senza dimenticare il 9° posto di Antonino Venneri nel Main Event Eureka di Praga, raggiunto la settimana scorsa.

Ma come è arrivata la vittoria di Padraig O’Neill? Ecco una breve sintesi della giornata di ieri.

La prima action degna di nota vede lo scontro tra l’irlandese e l’altro “corto” del tavolo, il ceco Adam Wagner. I due finisco ai resti preflop con O’Neill che ha J♠J♥ vs 2♥2♣ di Wagner: il board mantiene il vantaggio dei “ganci” e consegna il 2-up a O’Neill. Wagner scende invece a 10 bb.

Il ceco uscirà all’inizio del nuovo livello (26, bui 60k/120k bb ante 120k), ancora in all-in preflop contro O’Neill: l’A♣5♠ di Wagner non trova aiuti sul board contro la coppia di 10 dell’irlandese e manda il giocatore di casa ad incassare €271.660 per il suo 5° posto.

Adam Wagner (in piedi) (credits RIHL)

Nel frattempo, Cheng Zhao si è accorciato con un bluff su Kyte. Il cinese apre preflop e poi betta flop e turn con il nulla cosmico. Il norvegese ha invece centrato la doppia coppia con A♦J♦ in mano.

Un po’ di queste chips passano dallo stack di Kyte a quello di O’Neill. Sempre all-in preflop con l’irlandese in leggero vantaggio 44 > AK. Al flop scende però un K♠ che ribalta la situazione a favore del norvegese. Sembra finita per O’Neill che invece trova al turn uno dei suoi due out, il 4♥, che gli consegna il set vincente e lo salva dall’eliminazione.

Anche Ruggeri sale, grazie a un set over set floppato (66 vs 22) sempre a scapito di Kyte. O’Neill invece inventa un gran bluff su Zhao. Il cinese apre a 250k da SB con J♣10♣. Call da BB dell’irlandese che ha A♠3♥. Il flop porta 10♠5♣2♥: Zhao betta 400k e O’Neill chiama. Il 5♠ al turn bina il board e permette a Zhao di puntare altri 600mila gettoni, ma ancora il suo avversario fa call. Il river porta un 8♠: Zhao rallenta con un check, O’Neill ne approfitta per mettere in mezzo 825k in bluff, ottenendo il fold del cinese.

Sceso a quota 2,6 milioni, Cheng Zhao li mette tutti con A♣Q♣ in tribet sull’apertura di Kyte. Il norvegese ha però spillato A♥Ks] e chiama. Il board scorre 6♣3♦5♦7♠3♠ ed elimina il player cinese al 4° posto per €353.240.

Cheng Zhao (credits RIHL)

La fase 3-handed inizia con Kyte ancora nettamente avanti (177 bb), O’Neill che insegue a quota 62 bui e Ruggeri – che ha sprecato qualcosa in un paio di bluff finiti male – shorstack con 18 bb.

La situazione cambia quando il chipleader si schianta con due bluff in rapida successione. Il primo ha per protagonista Ruggeri. Su un board che al river recita J♦6♦3♦6♠J♦, Kyte fa check. L’italiano ha chiuso fullhouse con A♥6♥ e, dopo aver bettato con trips al turn, adesso mette nel piatto 2.250.000 chips. Il norvegese risponde rilanciando all-in. Ruggeri usa due time-bank e alla fine chiama, trovando Kyte in “bianco totale” con K♥10♣!

Il norvegese ci riprova poco dopo con O’Neill. L’azione nel finale è simile alla precedente. Sul board ci sono J♦7♥4♦2♠3♣ e l’irlandese punta 450k con in mano A♦5♦, scala wheel chiusa al river. Kyte, che ha solo A♥[2], prova a trasformare la coppia presa al turn in un bluff rilanciando 2,1 milioni. Come Ruggeri in precedenza, anche l’irlandese usa due time-bank al termine dei quali controrilancia all-in e ottiene il fold di Kyte. Nel giro di un paio di mani, O’Neill passa al comando.

Sul finire del livello 31 (bui 100k/150k bb ante 150k), Ruggeri chiama al river la terza barellata di Kyte, su questo board: J♠6♣3♥Q♥6♥. E’ un altro grande call perché allo showdown il norvegese deve mostrare l’ennesimo bluff: ha solo A♥5♣, cioè Asso-high. L’italiano invece incassa un piatto da 4 milioni e più con J♦10♣! A questo punto Kyte si trova al terzo posto con 38 bb, mentre Ruggeri ne ha 54. O’Neill è invece nettamente al comando con 101 bb.

Purtroppo è proprio Ruggeri a lasciare la contesa a metà del livello 32 (125k/250k bb ante 250k). Il giocatore italiano prima perde una montagna di chips in questa action. Dopo l’apertura da bottone con K♦10♠, Ruggeri chiama la 3-bet da 1,4 milioni di O’Neill (SB). Sul flop 6♦3♥3♣, Ruggeri fa call per altre 800mila chips. Al turn scende un A♣: check-check. L’ultima carta è un 3♦: O’Neill punta un milione di chips che Ruggeri, pensando di essere avanti con Kappa-high, chiama. Allo showdown arrivano le brutte notizie: un fullhouse per l’irlandese che sgretola lo stack di Ruggeri.

Rimasto con solo 4 milioni di pezzi colorati, Ruggeri limpa da SB. Padraig O’Neill rilancia fino a 700k da big blind. L’italiano annuncia l’all-in, seguito dal call del suo avversario. Showdown: Ruggeri 10♥9♥, O’Neill K♥Q♠. Il flop A♠10♠6♥ regala la coppia all’azzurro con A♠10♠6♥. Il turn è un ininfluente 4♦, ma il river porta il K♣ che elimina Umberto Ruggeri al terzo posto (€459.240).

Umberto Ruggeri (a sx) si conceda da Padraig O’Neill (a dx) (credits RIHL)

L’heads-up tra Padraig O’Neill e Jon Kyte inizia con il primo in enorme vantaggio: 31.075.000 vs 7.375.000, ovvero 124 bb vs 30 sul finire del livello 33.

Sarà una sfida emozionante ma anche molto lunga: quasi 6 ore di gioco, durante le quali Kyte recupera e torna al comando, per poi alternarsi 5 volte con O’Neill nello scambio di chiplead. Ma all’inizio del livello 38 (400k/800k bb ante 800k), è di nuovo l’irlandese ad essere avanti in maniera nettissima: 33,8 milioni contro i 4,7 di Jon Kyte.

Ormai committato, il norvegese chiama con 10♣5♥ l’o shove’all-in di Padraig O’Neill. Allo showdown l’irlandese è nettamente avanti grazie a K♠10♦. L’ultimo board scorre Q♠9♦3♣[22s]9♥ e consegna la vittoria a Padraig O’Neill. Per Jon Kyte (2°) c’è una ricompensa da 643.000 euro.

L’ultimo. showdown per Jon Kyte all’EPT Main Event di Praga 2023 (credits RIHL)

Immagine di testa: Padraig O’Neill (seduto al centro) vince il Main Event EPT di Praga (credits RIHL)