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Ogni anno, a gennaio cominciano a circolare notizie sulla nuova stagione delle World Series Of Poker. Naturalmente il 2023 non ha fatto eccezione.

In alcuni casi si tratta di voci in attesa di una conferma, ma la maggior parte delle notizie che arrivano all’inizio dell’anno sono ufficiali.

Vediamo allora cosa di c’è di certo per quanto riguarda la 54ma edizione delle WSOP.

Immagine credits Katerina Lukina/PokerNews

Innanzitutto le date. La kermesse di poker live più famosa nel mondo durerà dal 30 maggio al 18 luglio 2023. Date “classiche” potremmo definirle, perché il periodo estivo è stato quello più utilizzato dalle WSOP nel XXI secolo: per ben 16 edizioni, dal 2005 al 2022. Le uniche eccezioni in questo arco di tempo sono state quelle del 2021, quando le WSOP sono andate in scena tra ottobre e novembre, e del 2020, anno in cui la pandemia le ha relegate su Internet con l’eccezione dei due final table e dell’heads-up per il titolo. Prima del 2005, invece, l’organizzazione ha sempre preferito la tarda primavera, da metà aprile alla fine di maggio.

Il programma 2023 non è ancora stato annunciato in maniera integrale. Sappiamo però che alcuni eventi sono confermati, con le rispettive date.

A cominciare dall’ormai famoso Mistery Millions, il torneo con bounty – cioè “taglie” che vengono incassate eliminando uno specifico avversario – che vanno da 10.000 dollari di valore fino a un milione! Non sorprende che il Mistery Millions sia uno dei tornei che cattura di più l’interesse dei giocatori e che l’organizzazione lo abbia scelto come apertura delle WSOP 2023 insieme all’evento The Housewarming. L’anno scorso, la taglia da un milione di dollari è finita nelle tasche del pro e veterano del circuito Matt Glantz (13 final table WSOP).

Tra gli eventi più famosi e già confermati ci sono anche il Ladies e il Seniors, il Millionaire Maker, il Gladiators (il torneo con il buy-in più basso, $300) e ovviamente il Main Event. Il campionato del mondo di Texas Hold’em inizia il 3 luglio e comprende 4 flights, cioè 4 Day1, fino 6 luglio. I giocatori potranno ancora registrarsi il 7 e l’8, in occasione del Day2ab e del Day2cd.

Questo è il quadro di quanto finora è stato confermato in merito al programma eventi delle WSOP 2023:

Immagine credits PokerNews

Parliamo adesso della location. Le WSOP 2023 non si spostano dalla Strip di Las Vegas, dove sono tornate nel 2022 dopo le 16 edizioni – 17 se consideriamo quella “parziale” del 2020 – organizzate al Rio All-Suite Hotel and Casino dal 2005 al 2021.

Anche le pokeroom restano le stesse, cioè quelle del Paris e del Bally’s. La novità più grossa, però, riguarda proprio la seconda sede che verrà ribrandizzata Horseshoe, a creare un simbolico collegamento con le origini delle WSOP.

Come abbiamo già raccontato in un precedente articolo, nel 1946 un Benny Binion in fuga da Dallas approda a Las Vegas. Nel 1951 riesce ad acquisire l’Eldorado Club e l’Apache Hotel e li trasforma nella sua roccaforte del gioco: il Binion Horseshoe Casinò. E’ lì che nel 1970 nascono le World Series Of Poker.

Non potremmo essere più entusiasti di assistere al ritorno delle World Series of Poker all’Horseshoe“, ha dichiarato Ty Stewart, SVP e direttore esecutivo delle World Series of Poker. “L’Horseshoe è dove tutto è iniziato per le WSOP. È sempre stato un brand di riferimento per i giocatori. Dopo aver riportato le WSOP nella Strip di Las Vegas, il fatto che adesso si giochino all’Horseshoe rende questa edizione incredibilmente speciale“.

Gli hanno fatto eco le parole di Jack Effel, oggi Vice Presidente delle WSOP ma con alle spalle una carriera iniziata 25 anni fa proprio all’Horseshoe, con il ruolo di Poker Room Shift Manager.

Caesars Entertainment è senza dubbio una grande azienda che possiede molti resort in tutto il mondo. Ma vedere le World Series of Poker tornare a casa è qualcosa di molto significativo. Le WSOP e l’Horseshoe hanno condiviso tanta storia insieme, senza contare i 70 anni di poker che l’Horseshoe da solo ha vissuto sin dal 1951“.

Tra i cambiamenti più suggestivi legati al rebranding, c’è la riapertura della sala Hall of Fame del Poker all’interno del nuovo Horseshoe.

Jack Effel (credits PokerNews/WSOP)

Effetto nostalgia e valore storico a parte, l’operazione “new Horseshoe” avrà un compito non semplicissimo. Quello di superare il risultato dello scorso anno che, anche grazie all’onda del post-pandemia, ha registrato 197.626 partecipanti provenienti da 100 Paesi diversi e distribuito $347,9 milioni di dollari di prizepool, record assoluto nella storia delle WSOP.

Il Main Event 2022 ha toccato quota 8.663 iscritti e $80.782.475 di montepremi: è stato il secondo più affollato e ricco di sempre, dopo l’edizione da record del 2006 (8.773 giocatori e $82.512.162 di prizepool).

Sono numeri difficili da battere, visti i tempi non facilissimi in cui viviamo, ma l’edizione 2023 delle WSOP potrebbe anche riservarci anche questa sorpresa.

Immagine di testa credits PokerNews