Dal 30 giugno al 7 luglio 2025 si è svolta la prima edizione dell’Italian Poker Challenge. Ospitato dal Casinò Municipale di Campione d’Italia, il festival ha mandato in scena 10 tornei, 5 satelliti e 2 freeroll, attirando 2.819 entries totali e generando un montepremi complessivo di oltre 1,1 milioni di euro. Un bilancio estremamente positivo per un appuntamento nuovo che ha alle spalle l’eredità “pesante” del PokerStars Open di Campione d’Italia, disputato a marzo di quest’anno, e con il quale l’IPC condivide in parte il brand.
Il PS Open ha riportato in auge la pokeroom del Casinò Municipale. Adesso c’è il secondo capitolo; certamente meno vistoso ma altrettanto interessante perché punta a un pubblico orientato ai tornei low buy-in, quindi a giocatori prevalentemente amatoriali. Eppure, in queste calde giornate campionesi, al terzo e al nono piano del Casinò abbiamo visto tanti pro player del Belpaese, pronti ad immergersi nell’azione: soprattutto quella del torneo più importante.
NOMI NOTI
Tra i big non possiamo fare a meno di cominciare da Giuliano Bendinelli, vincitore dell’EPT Main Event di Barcellona nel 2022, che è andato in the money nel Main Event. Stesso risultato per Gabriele Lepore, Andrea Benelli, Umberto Ruggeri, Lorenzo Arduini, Simone Demasi, Francesco Delfoco, Michael Uguccioni, Alessandro “Nektarine” De Michele, Pier Paolo Fabretti, Davide Suriano (vincitore del braccialetto WSOP heads-up nel 2014) e Claudio Di Giacomo. Questi ultimi tre hanno realizzato due in the money a testa, compreso quello del Main Event.
Presenti anche alcuni veterani dell’archiviato Italian Poker Tour: Giovanni Salvatore (primo a Sanremo nell’IPT 2009), Carmelo Vasta, Danilo Colomba e Antonio Bernaudo (vincitore IPT a San Marino nel 2013) che a Campione è andato itm nel Mystery Bounty.
Fuori da “Casa Italia” spiccano i nomi di tre giocatori elvetici: Nico Frenn (a premio nel Main Event e vincitore del Campione Gigastack), il veterano Friedrich Paul Raz (26° nel ME) e l’italo-svizzero Raffaele Castro (7° nel ME). A loro si aggiungono il polacco Adrian Ziemichod (in the money nel ME e vincitore del Battle of Malta Spring 2025) e l’olandese Tom Robbert Talboom, il più titolato tra gli stranieri , terzo classificato nel Main Event IPC grazie a un gioco solido ma capace anche di giocate spettacolari.
IL MAIN EVENT
Il Main Event da €770 di buy-in è stato il fiore all’occhiello della kermesse: 1.122 entries, €754.656 di prizepool e un field eterogeneo, con 64% di italiani e 36% di stranieri provenienti da tutta Europa. Dopo quattro giorni di gioco, il titolo è andato ad Andreas Goeller, che ha superato in heads-up Gianluca Scarpantonii portando a casa €113.465 dopo un deal.
Goeller non è uno sconosciuto, anche se su thehendonmob ha soltanto 4 in the money, che diventano 5 con quello dell’IPC. Il giocatore altoatesino, di professione direttore di un’agenzia assicurativa, due mesi fa ha realizzato una splendida deep run (18° posto) nell’EPT Main Event di Montecarlo. 11 anni prima, aveva esordito conquistando un 5° posto all’EPT ME di Sanremo: quello vinto da Victoria Coren su Giacomo Fundarò, per il primo storico bis nel più importante tour europeo di poker.
Andreas Goeller è sempre rimasto nelle parti alte del chipcount a partire dal Day2, e ha chiuso il Day3 al secondo posto, preceduto da un veterano del Belpaese: Pellegrino “Rino Raise” Sallustro. Al tavolo finale l’altoatesino ha confermato l’efficacia del suo gioco loose aggressive, che gli ha permesso di superare avversari competitivi quali l’olandese Tom Robbert Talboom (3°), il regular italo-svizzero Raffaele Castro (7°) e il già citato Pellegrino Sallustro (5°). Quest’ultimo è arrivato al Final Day come chipleader ma ha sperperato le chips, fino ad essere eliminato da Scarpantonii, protagonista di una grande rimonta.
L’heads-up tra Gianluca Scarpantonii e Andreas Goeller ha visto quest’ultimo partire sotto nel chipcount. Ciononostante, ha rifiutato una prima “trattativa” ICM. I due hanno giocato per oltre un’ora, durante la quale Goeller ha dimostrato la maggiore esperienza, ed è passato in vantaggio. A quel punto è arrivato un altro deal che ha lasciato una quota di premio più alta a Goeller e 10.000 euro in palio per il vincitore. Dopo poche mani, la sfida è terminata con la vittoria di Andreas Goeller. Questo è il payout del final day:
- Andreas Goeller Italia. €113.465
- Gianluca Scarpantoni Italia €92.835
- Tom Robbert Talboom Paesi Bassi €56.530
- Emanuele Pavoni Italia €43.570
- Pellegrino Sallustro Italia €33.510
- Antonio Pati Italia €25.780
- Raffaele Castro Svizzera €19.830
- Karol Josef Guzla Polonia €15.260
- Rong Zhou Italia €11.736
- Alessandro Strambini Italia €9.030
- Azamat Tulepbergenov Kazakistan €9.030
- Jussi Valtteri Julkunen Finlandia €7.520
- Tommaso Panirossi Italia €7.520
- Edoardo Mancino Italia €6.260
IL COMMENTO DEI FINALISTI
Subito dopo la premiazione, Andreas Goller ha commentato la vittoria. “Sono davvero felicissimo! Vincere per la prima volta un Main Event è un’emozione pazzesca, quasi più per il trofeo che per il premio in denaro“, ci ha spiegato. “E’ la conferma che, nonostante abbia giocato pochissimo negli il ultimi 10 anni, sono ancora competitivo nei tornei dal vivo.” E ha poi proseguito: “Mia moglie ed io abbiamo giocato molto fino al 2016, compreso quello storico EPT di Sanremo, poi ci siamo fermati. Fino al 2022, quando abbiamo deciso di fare una vacanza a Barcellona. Lì era in corso un EPT e mi è tornata la voglia di giocare. Poi un altro stop fino al 2022.”
A inizio maggio di quest’anno, Goeller ha realizzato un’ottima performance nel Main Event di Montecarlo, frutto anche di una scelta personale. “La partecipazione a Montecarlo quest’anno aveva un duplice significato: tornare a competere ma anche onorare la memoria di un mio amico che è morto là nel 2016.”
Alla fine, ha offerto la sua valutazione sul torneo e sulla location. “Penso che questa sia una pokeroom ottima, molto adatta per organizzare tornei. Mi auguro che l’EPT torni in Italia, sono passati tanti anni dall’ultima volta! Mi piacciono molto le tappe EPT perché sono eventi ottimi con tornei davvero molto giocabili. Spero che la riapertura della sala di Campione e i risultati dal PS OPEN e del Challenge siano d’aiuto perché questo accada. Qui mi trovo molto bene, il casinò è bellissimo, l’unica cosa che resta da migliorare è il cibo!“
Per Gianluca Scarpantonii il discorso è un po’ diverso, considerata la minore abitudine a palcoscenici e payout di questo livello rispetto a Goeller. Su Thehendonmob.com (da cercare con una sola “i” finale nel cognome), il giocatore di Teramo (provincia) vanta solo 4 itm, realizzati nel periodo che va dal 2008 al 2012, tutti a 4 cifre.
“Ho scoperto il poker nel 2008, grazie a mio fratello. Non l’ho mai praticato per professione – lavoro come consulente nell’ambito delle telecomunicazioni, energia e gas – ma in quegli anni sono riuscito ad ottenere una piccola sponsorizzazione da una pokeroom.“
Tuttavia, la voglia di fare il colpo grosso non è mai venuta meno per Scarpantonii, anzi. “Sono stra-felice ma con un pizzico di rammarico per non aver vinto il torneo. Da giocatore amatoriale quale sono posso dire che è stato fantastico misurarsi con i professionisti.“
Il suo final day è stato tutto in rimonta, e questo aggiunge valore alla performance. “Ho iniziato dall’11° posto nel count, con circa 35-40 bui. Ho preso un paio di colpi buoni, ma l’exploit vero è arrivato dopo la pausa cena. A 5 left ero di nuovo fanalino di coda e, in 7-8 mani, da 3,5 milioni di chips sono passato a 13, primo in classifica. Ci sono rimasto fino all’inizio dell’heads-up e a quel punto ho davvero sperato di farcela. Sapevo però che il mio avversario era più esperto e preparato per la sfida finale: mi serviva un pizzico di fortuna che invece non ha bussato alla mia porta. Pazienza. E’ stato comunque un risultato eccezionale, di gran lunga il migliore nel mio percorso di player amatoriale.“
Aggiungiamo che Gianluca Scarpantonii si è qualificato al Main Event IPC con un satellite, uno dei tanti attivati dalla (doppia) organizzazione. “L’Italian Poker Challenge è stato un evento straordinario a livello di field e di staff. Il Main Event aveva un struttura incredibilmente giocabile. Livelli da 60 minuti per Day1 e 2, poi da 75 nel Day3 e final table con numero di mani: roba da EPT!“
Immagine di testa: Andreas Goeller (credits Italian Poker Challenge)