Dopo solo tre livelli di gioco da 75 minuti l’uno e un totale di sei ore pause comprese, si è concluso il Main Event del Battle Of Malta Spring 2025. Alla fine si è imposto il player polacco Adrian Ziemichod il quale, dall’alto del suo stack enorme accumulato nel Day4, ha dominato anche il final table.
Il 30enne di Cracovia ha così realizzato la sua vincita più alta in carriera, nonché il suo 35mo in the money, incassando 120.000 euro. Si tratta della quarta bandierina piazzata da Ziemichod nei tornei BoM, dopo le tre del 2024, ma senza dubbio è la più importante.
Nel testa-a-testa per il titolo, il polacco ha battuto l’americano Robert Perelman, il giocatore più titolato presente al tavolo finale al pari dell’italiano Flaviano Cammisuli. Perelman si è dimostrato un giocatore tecnico e di talento, come confermano i suoi 73 itm (20 alle WSOP) e i 406mila dollari vinti finora, al netto del risultato maltese che da solo vale 70.000 euro: la sua seconda miglior vincita, dopo i 159mila dollari per il primo posto nell’Heartland Poker Tour 2011.
Per Cammisuli, invece, il final table è finito abbastanza presto con un 5° posto da €28.000, che tuttavia non migliora il 6° posto ottenuto nel BoM Main Event 2016, quando incassò €37.500.
L’Italia si consola quindi con l’ottimo terzo posto di Giovanni Caggia, giocatore siciliano praticamente sconosciuto dal momento che il suo nome non compare su thehendonmob.com. Out subito, invece, gli altri due azzurri presenti al tavolo: Luca Tonarelli (8°) e Oscar Arezzo (7°).
Queste sono le otto posizioni finali:
LA CRONACA DEL FINAL TABLE
Il final table inizia dal livello 31 (100k/150k bb ante 150k), ma per la prima eliminazione bisogna attendere il 32, quando Luca Tonarelli finisce ai resti in un preflop fivebettato contro Rasmus Lundström. Lo showdown rivela il cooler: Q♥Q♠ per l’italiano vs K♠K♦ del finlandese, che pesca il terzo Kappa al turn e lascia a Tonerelli solo la speranza del gut shot. L’incastro non arriva e l’italiano esce in ottava posizione, giustamente amareggiato considerando che si trovava in piena rimonta.
Circa un’ora più tardi, anche Oscar Arezzo abbandona il final table. Rimasto a quota 10bb, Arezzo li mette tutti da hi-jack con A♥J♠ e trova il call nuovamente di Lundström che lo domina con A♦K♣: il board non regala sorprese e manda il final table a 6 left. Tra questi c’è Giovanni Caggia che, poco prima dell’eliminazione di Arezzo ha raddoppiato sempre su Lundström con coppia di Kappa vs A6 off.
Nei successivi 40 minuti non succede granché. Il torneo entra quindi nel livello 33 (100/250 bb ante 250) e a questo punto decolla. Adrian Ziemichod apre fino a 500k, ma Attila Szucs va all-in da middle position per 2,3 milioni. Flaviano Cammisuli prova a isolarsi da SB shovando 2,7 milioni, abbastanza per ottenere il fold dell’original raiser. Allo showdown l’italiano parte avanti A♣Q♣ vs A♥10♠ e il board 7♠9♣Q♦10♦J♦ lo premia.
La gioia dei Cammisuli dura però poco. L’azzurro ha perso un po’ di chips, e si ritrova in posizione di BB con circa 16bb quando Rasmus Lundström mini-rilancia da SB. Cammisuli replica con un all-in che il suo avversario chiama instant: K♠J♠ vs Q♦Q♣. Le “dame” reggono sul board e Flaviano Cammisuli si ferma al quinto posto.
Gli up-and-down dello stack di Rasmus Lundström finiscono poco più tardi. Mette i resti con coppia di 7 ma dall’altra parte trova Giovanni Caggia carico grazie alla coppia di Assi. Il piatto è da 17 milioni di chips e, una volta messo in tavola tutto il board, finisce nello stack dell’italiano. Il colpo successivo vede Lundström investire da SB gli ultimi 2 milioni con 8♠6♥, ma di nuovo Caggia gli sbarra la strada. L’italiano chiama da BB e mostra 10♠8♥: al flop scende un 6♦ che aiuta il finlandese, il river porta invece il 10♥ che lo elimina.
Si gioca per le posizioni sul podio. La più bassa tocca purtroppo a Caggia che limpa da SB con 9♦8♦. Adrian Ziemichod si adegua checkando, in mano ha J♣9♠. Flop: J♠6♥10♣. L’italiano esce puntando 400k con il progetto di scala bilaterale, e il polacco si limita al call pur avendo preso la top pair. Al turn scende il 9♣ che scatena l’action. Caggia check-rilancia 2 milioni, poco meno di metà stack, con second pair e out per la scala. Il polacco chiama e fa scendere un 4♠ al river. L’azzurro va diretto all-in: Ziemichod ci pensa pochissimo prima di fare call e, con la sua top pair, elimina Giovanni Caggia al 3° posto.
Mezz’ora più tardi, il Main Event finisce. D’altra parte il divario di stack tra Ziemichod e Perelman è enorme. Nell’ultima mano, Adrian Ziemichod va all-in per 58.300.000 con Q♣9♥, Robert Perelman chiama con J♦9♦ per le ultime 2.400.000 chips. Sul board scorrono J♠4♣[QS]A♣3♠: top pair per Ziemichod che può finalmente sollevare in alto il trofeo!