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Il Texas Hold’em dà il meglio di sé quando la mano si conclude al river. Sull’ultima street il gioco si fa davvero emozionante e spettacolare, anche se a volte la conclusione può essere ingiusta.

Con 5 carte sul tavolo e 2 in mano, il range di combinazioni diventa piuttosto ampio ed è a questo punto che i giocatori più abili inventano le mosse spiazzanti. All-in da cardiopalma, monster bluff, hero call con vista a raggi X e fold eroici. Ovviamente ci sono anche le bad beat, rese ancora più clamorose perché arrivano proprio sull’ultima carta girata dal dealer. Naturalmente vanno accettate perché il caso fa parte del gioco, come anche della vita. Barry Greenstein docet.

Gli “scoppi” non sono però tutti uguali. Alcuni sono davvero singolari e questo lo sa bene Artur Martirosyan.

Artur Martirosyan (credits RIHL)

Parliamo del secondo miglior poker player russo di sempre. Davanti a lui c’è solo Igor Kurganov che nella All Time Money List nazionale lo precede di 4 milioni (18 a 14).

Martirosyan vanta un palmares notevole. 101 in the money realizzati nei tornei dal vivo a partire dal 2017, senza contare i numerosi (più di 50) ottenuti nei principali “tour online” (WSOP, partypoker, WPT etc). I suoi fiori all’occhiello sono la vittoria nell’EPT 2021 di Sochi, il secondo posto nell’evento WSOP $250K SHR edizione 2023, il braccialetto WSOP Paradise conquistato alle Bahamas un mese fa, seguito a ruota dal 6° posto nel WPT Championship di Las Vegas.

Il russo è in questo momento uno dei giocatori più in forma del circuito pro, specializzato soprattutto in tornei live ad alto/altissimo buy-in.

Non altrettanto si può dire del suo avversario nella mano che stiamo per raccontarvi. In realtà Samuel Vousden è un grande professionista del poker su Internet, dove si cimenta con il nick “€urop€an”. Nel gioco live, però, il giovane player finlandese ha finora raggranellato poco: solo 12 in the money tra il 2015 e il 2019, con un 14mo nell’EPT di Praga 2015 come best result. I restanti 46 itm che si trovano su TheHendonmob.com provengono dai tour online.

Immagine via PokerNews

L’azione che mette di fronte Martirosyan e Vousden si è svolta nel 2020 in occasione del $10.000 partypoker Super HR Bowl. I due si stanno giocando il titolo in heads-up e i bui sono 60k/120k ante 15k.

Samuel Vousden (stack 6.478.464) apre a 264.000 da SB/D con in mano 6♠6♥. Artur Martirosyan spilla A♣7♦ da BB e opta per il semplice call. La sua azione fa scendere un flop già di per sé improbabile: J♥J♠J♦. Il russo fa check e poi chiama la bet da 418.500 chips di Vousden che ha chiuso fullhouse.

Il turn è un fortunoso 7♥ che consegna a Martirosyan il full superiore. Il giocatore finlandese punta ancora, questa volta 1.046.250 gettoni, ma adesso la situazione si è capovolta in maniera quasi decisiva: il russo vince il piatto nel 95% dei casi e splitta nel restante 5% che corrisponde all’uscita di uno dei due 7 rimasti nel mazzo. Martirosyan ovviamente non può esserne sicuro e decide di fare solo call. Secondo l’analisi del professionista/coach Jonathan Little, l’azione non è del tutto scontata e un raise avrebbe potuto avere senso.

Al river si materializza proprio il 7♣! Entrambi i giocatori hanno lo stesso punto, cioè full di Jack ai 7 realizzato con le cinque carte del board. Il russo esce puntando 2.064.000, subisce l’all-in da 4.734.714 in bluff del suo avversario e infine chiama. Morale: split pot clamoroso!

Per la cronaca, alla fine vincerà Martirosyan dopo un deal che accorcia le distanze tra i due premi: comprensibile, dopo quello che abbiamo visto!

Immagine di testa: Samuel Vousden (credits PokerNews)

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