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Secondo Mark Zuckenberg, il creatore di Facebook, il Metaverso sarà il business del futuro. Si tratta di una dimensione costruita attraverso la realtà virtuale e che, almeno per ora, è soltanto un’ipotesi fantascientifica (avete presente Matrix?).

E della quale probabilmente non c’è nemmeno tanto bisogno, visto che già ora l'”impalpabile” offre grandi opportunità di guadagno.

La voce più importante in questo senso sono le criptovalute, le monete virtuali rese possibili dalla tecnologia blockchain. Ma negli ultimi anni anche il settore del collezionismo ha registrato un picco inaspettato.

La pandemia ha dato il proprio contributo, facendo salire l’interesse per i Non-Fungible Token (NFT) e per il settore delle carte collezionabili. Alla fine è arrivato qualcuno che ha deciso di unire le tre voci in un unico business, aggiungendo il fascino sempre vivo del pallone.

Si chiama Sorare ed è in sostanza una versione digitale del classico Fantacalcio. Il meccanismo di base è lo stesso del gioco creato in Italia nel 1998 da Riccardo Albini. I partecipanti creano la propria squadra attraverso la compravendita di giocatori che sono rappresentati da carte collezionabili virtuali. Questa è la prima novità rispetto al Fantacalcio “carta e penna”.

Le squadre si affrontano e i risultati dipendono dalle prestazioni dei calciatori reali, fornite dai dati Opta. Le perfomance determinano anche le oscillazioni di valore delle corrispondenti carte collezionabili.

Valore è la seconda novità, perché le operazioni di compravendita avvengono tutte attraverso la blockchain di Ehtereum. Questo meccanismo assicura l’unicità e la trasparenza delle operazioni e consente ai “manager” di guadagnare valuta: sia corrente (Euro) che cripto (Ether).

Per cominciare a giocare non serve però nessun deposito di denaro, perché il roster iniziale è formato solo da carte comuni che non hanno prezzo di acquisto. Tuttavia, per creare una squadra competitiva e partecipare ad una competizione servono le carte collezionabili: almeno 5, comprensive di un portiere, un difensore, un centrocampista e un attaccante (la quinta è libera). E serve anche la maggiore età, visto il ruolo del denaro “reale”, e la sottoscrizione ai servizi erogati dalla società.

Credits Sorare Twitter page.

Sulla piattaforma ci sono varie competizioni disponibili: All Star LeagueCampionato Under 23Leghe regionaliCampionato di allenamento e Sfide settimanali. Così come ci sono al momento 170 club del calcio reale che hanno una licenza ufficiale o un accordo specifico per essere presenti con il proprio brand e i propri calciatori. Tra le società italiane di calcio con licenza ci sono Juventus, Roma, Lazio, Inter e Napoli.

Il business di Sorare è in continua crescita. Dal 2018 (anno di attivazione) ad oggi, il numero di utenti è arrivato a quota 55mila. Lo scorso novembre la piattaforma ha generato 1 milione di euro di volume di vendite (fonte sporteconomy.it).

Con questi numeri non sorprende che siano già in molti ad aver investito nella piattaforma di gioco. Alcuni sono nomi noti del calcio professionistico. Nel 2020 il nazionale tedesco campione del mondo André Schürrle ha investito 4 milioni di euro, subito seguito da Gerard Piqué che ne ha aggiunti 3,5. E ancora, nel lotto degli investitori ci sono Antoine Griezmann, César Azpilicueta e Rio Ferdinand.

Pochi giorni fa, Sorare ha beneficiato di un’ulteriore apporto di denaro: ben 680 milioni di dollari, provenienti da un gruppo di investitori guidati dal colosso SoftBank.

Immagine di testa by Getty Images