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Ancora 30 giorni per rispettare i termini del verdetto e poi scatterà l’ingiunzione. Così la giudice Yvonne Gonzalez Rogers ha risposto a Apple e alla sua richiesta di proroga di 10 giorni per poter ricorrere in appello.

Parliamo ovviamente del caso tra l’azienda di Cupertino ed Epic Games che due mesi fa è arrivato ad una conclusione, dopo più di un anno di querelle legale. ll caso, come è noto, riguarda il videogame Fortnite. Il publisher ha deciso che la fee per chi scarica da App Store il gioco e i prodotti collegati non fosse più dovuta, in nome del libero mercato. Apple ha risposto bloccando la possibilità di fare download.

La questione si è così trasformata sul piano “ideale”: accusa di monopolio da un lato, tutela dei propri clienti e interessi dall’altro.

Il verdetto è stato a favore dell’azienda fondata da Steve Jobs per quanto riguarda l’accusa di posizione monopolistica. A bilanciare il risultato, però, è arrivata la decisione della giudice Gonzales Rogers per quanto riguarda i link esterni di pagamento: entro 90 giorni dal verdetto Apple li deve rendere possibili sul proprio store.

Questo è il pomo della discordia, quello che ha fatto scattare l’intenzione di ricorrere in appello da parte dell’azienda e per la cui presentazione sono stati richiesti 10 giorni in più. Le ragioni vengono dal legale di Apple, Mike Perry, il quale ha sentenziato che “…i link esterni per il pagamento danneggeranno tutti, consumatori e sviluppatori. Questo è un fatto. Succederà“.

Ma soprattutto le tempistiche per apportare le modifiche, 90 giorni dal verdetto, sono improponibili. Ancora Perry: “Questa sarà la prima volta che Apple permetterà i link esterni nelle app per i contenuti digitali. Ci vorranno mesi per capire l’ingegneria, l’economia, il business e altre questioni”. E poi “ci sarà bisogno di linee guida per proteggere i bambini, gli sviluppatori, i consumatori e Apple. E devono essere scritte sotto forma di linee guida che possano essere spiegate, fatte rispettare e applicate“. (fonte dday.it)

La giudice sopracitata non si è dimostrata d’accordo. Secondo Yvonne Gonzalez Rogers si tratta di una richiesta che mira a invalidare l’intero verdetto, non solo a chiedere una estensione di tempo. In particolare ha sottolineato come “Apple non ha fornito alcuna ragione credibile alla Corte per fare credere che l’ingiunzione causerebbe la catastrofe professata“.

La giudice ha inoltre suggerito all’azienda di Cupertino di usare la App Review per verificare i link esterni e renderli sicuri ed evitare possibili truffe ai danni dei consumatori.

Chi ha ragione? E’ difficile da dire. Per ora l’unica certezza è che Apple deve trovare una soluzione entro il 10 dicembre prossimo.

Foto di testa by macworld.co.uk