Gli anni ’80 del secolo scorso hanno visto la nascita dei cosiddetti home computer. Si tratta dei primi elaboratori pensati per le famiglie, capaci di rispondere ai desideri di informatizzazione dell’uomo comune. Sono di fatto gli antesignani dei personal computer che oggi conosciamo.
Quelle macchine potevano essere usate per archiviare informazioni, fare contabilità, un po’ di grafica e qualche altra funzione professionale, per avvicinarsi ai linguaggi di programmazione (il BASIC in particolare) e infine per giocare. Soprattutto per giocare.
Quasi tutti i numerosi home computer di quel periodo disponevano di un buon archivio videogame. In questo ambito, però, il leader incontrastato si chiama Commodore 64. Il fatto che il C64 sia stato l’home computer più venduto di tutti i tempi – tanto da essere inserito nel Guinness dei Primati – è legato soprattutto alla sua enorme libreria di giochi.
I titoli di successo di questo computer sono così tanti che è difficile (e soprattutto troppo lungo) citarli tutti. Noi proviamo ad elencarne alcuni, cercando di spaziare attraverso i generi.
The Last Ninja (1987) – Gioco di avventura e di arti marziali che è diventato uno dei più iconici per il Commodore 64. Dotato di buona grafica e audio notevole per i mezzi a disposizione, il suo successo è merito soprattutto di un gameplay coinvolgente. Ne sono stati fatti altri due capitoli: il terzo (1991) in particolare ha replicato il successo del capostipite.
Maniac Mansion (1987) – Un’avventura grafica punta e clicca creata da Lucasfilm Games (ora LucasArts). È stato uno dei primi giochi a offrire una trama non lineare e una grande varietà di soluzioni ai puzzle.
Impossible Mission (1984) – Un’avventura platform che ha messo i giocatori nei panni di un agente segreto che deve infiltrarsi in una base per fermare un cattivo. È noto per l’iconica frase pronunciata dal cattivo di turno: “Stay awhile… stay forever!“.
Pitfall II: Lost Caverns (1984) – E’ il sequel del famoso gioco “Pitfall!” per Atari 2600. I giocatori esplorano labirinti sotterranei e cercano di salvare il loro cane. Semplice in termini di grafica e azione ma rappresenta un pezzo di storia del videogame.
Kung-Fu: The Way of the Exploding Fist (1985) – Fighting game è diventato un must per tutti gli appassionati di quel periodo, grazie alla grafica realizzata con moltissimi “sprite”. Le azioni dei lottatori sono davvero realistiche per gli anni ’80 e consentono di compiere una grande varietà di mosse ed evoluzioni. E’ stato premiato come miglior gioco del 1985 ai Golden Joystick Awards.
Ghosts’n Goblins (1986) – platform game d’azione sviluppato da Capcom, in cui i giocatori controllano il cavaliere Arthur impegnato a combattere contro orde di mostri per salvare la principessa. Interessante l’ambientazione fantasy-“horror”.
Turrican II: The Final Fight (1991) – Qui parliamo di uno sparatutto a scorrimento laterale con grafica eccezionale e una colonna sonora memorabile. I giocatori controllano un guerriero equipaggiato con un’armatura potenziabile. Per la precisione, Turrican II è stato sì creato per Commodore 64 ma ha debuttato sulla prima console dell’azione, cioè l’Amiga.
California Games (1987) – Un gioco sportivo che includeva vari eventi come surf, skateboard, BMX, freestyle frisbee e footbag. È diventato molto popolare per la sua atmosfera estiva e la possibilità di giocare in multiplayer. Dello stesso genere vale la pena ricordare gli “olimpionici” Summer Games (1984) e Winter Games (1985).
Football Manager (1984) – Rimaniamo nell’ambito dello sport, anche se ci spostiamo nel genere dei videogiochi manageriali. ll giocatore è al tempo stesso allenatore della squadra di calcio (deve quindi gestire le formazioni, i cambi etc) e general manager, i cui compiti sono principalmente finanziari. Lo scopo è comunque uno: far salire la squadra dalla quarta alla prima divisione (inglese). Creato inizialmente dalla Addictive Games nel 1982 per ZX Spectrum, Football Manager è diventato un “must” per gli appassionati grazie agli highlights delle partite inseriti nella versione per C64.
Ghostbusters (1984) – Concludiamo con un titolo iconico, soprattutto per il legame con il fortunatissimo film. Sviluppato da Activision, Ghostbusters per C64 è un videogioco d’azione. I protagonisti devono catturare i fantasmi che infestano la città, usando il veicolo Ecto-1 equipaggiato con “vacuum cleaner” (aspirapolvere) o bloccandoli con i raggi laser per poi rinchiuderli nella trappole di stoccaggio. Lo scopo è evitare che i fantasmi si riuniscano e diano vita al Marshmallow gigante che attacca la città. Il gioco è improntato sul film, dal quale prendere a prestito anche una battuta chiave (di Peter Venkman, al secolo l’attore Bill Murray): “you slimed me!“
Immagine di testa: screenshot Impossible Mission per C64