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Dopo 5 anni di assenza, il Trofeo Luigi Berlusconi torna protagonista.

Ideato nel 1991 per onorare la memoria del padre di Silvio Berlusconi, il Trofeo nel corso degli anni è diventato un must del calcio estivo, tra il Milan e soprattutto la Juventus. Con la cessione del club rossonero nel 2017 da parte di Berlusconi, l’evento è venuto a mancare.

Grazie all’acquisto del Monza da parte dello stesso Berlusconi tre anni fa, il torneo in questa particolare estate torna protagonista. La sfidante resta sempre la Juventus, ma in compenso cambiano i “padroni di casa”: dal Milan al Monza. Certo la sfida tra brianzoli e bianconeri non avrà il fascino della classica italiana Milan – Juventus, ma in compenso torna sulle scene un torneo che negli anni ’90 e nel primo decennio del nuovo secolo è stato molto seguito dal pubblico.

Il prossimo 31 luglio dunque, tocca a Monza – Juventus riportare in auge il Trofeo Berlusconi, con la truppa di Allegri ovviamente favorita contro una formazione di Serie B. Vediamo allora cosa ci attende nella suddetta sfida, ricapitolando prima però la storia di questo evento del calcio italiano.

Da Milan vs Tutti a Milan vs Juventus

Il trofeo Luigi Berlusconi nasce per volontà di Silvio Berlusconi per onorare la memoria del padre e creare un prodotto di grande appeal dal punto di vista televisivo. Siamo nel 1991 e sé da una parte il Milan è in espansione con i suoi trionfi nazionali e internazionali, il calcio in TV è ancora poco rispetto a quello che avremo qualche anno dopo.

Soprattutto d’estate e in assenza di kermesse che coinvolgono le nazionali, il calcio in TV in quegli anni sparisce da maggio a settembre. Ecco allora l’intuizione di far giocare ogni anno il Milan in questo torneo e opposto ai più importanti club al mondo.

Un evento di grande appeal e sul quale ancora una volta avrà ragione Silvio Berlusconi: fin dal suo esordio il trofeo intitolato alla memoria del padre non solo fa breccia nel cuore dei tifosi rossoneri, ma fa registrare picchi di ascolto notevoli in TV e senza precedenti. Non a caso a fine anni ’90 la partita dai canali Mediaset finirà anche sul satellite: prima Tele + e poi Sky acquistano i diritti per trasmettere il trofeo Luigi Berlusconi.

Il primo avversario del Milan nel debutto della manifestazione è la Juventus. Il 23 agosto 1991, all’alba dell’epopea di Capello sulla panchina del diavolo, i bianconeri sbancano 2-1 San Siro. Doppietta di Casiraghi, intervallato dal momentaneo 1-1 di Maldini che si farà poi espellere nella ripresa. Esattamente 12 mesi dopo, nella seconda edizione del Trofeo Luigi Berlusconi, il Milan affronta l’Inter, per una stracittadina sempre sentita.

Il Milan fresco campione d’Italia schiera il neo acquisto Papin in attacco e l’Inter risponde con il bomber della Stella Rossa Pancev. Il francese impiega appena 4 minuti per bucare la porta di Zenga; Milan campione per 1-0 e nerazzurri al tappeto. Quella partita fotograferà alla perfezione la stagione delle due formazioni milanesi.

Nel 1993 ecco il Real Madrid a San Siro. Milan in versione rullo compressore con 3 reti nei primi 40 minuti. Poi i Blancos si svegliano e accarezzano la remuntada. Finisce 3-2 per il Milan. Nel 1994 è la volta del Bayern Monaco e Gullit appena tornato dall’esperienza con la Sampdoria, segna il gol dell’1-0 che decide la sfida. Dopo quattro avversari diversi in altrettante edizioni, il 1995 segna l’inizio della Juventus come avversaria fissa nel Trofeo Berlusconi e lo sarà fino al 2012.

Una classica estiva e con la maledizione del campionato

Il Trofeo Luigi Berlusconi dal 1995 trova nella Juventus l’avversario che ogni anno contenderà la coppa al Milan. Molto più una semplice amichevole estiva: sarà anche calcio d’agosto ma in TV l’audience raggiunge picchi altissimi e il pubblico pagante a San Siro non scende mai sotto i 60 mila. Per la serie la città si svuota per le ferie, ma San Siro si riempe come nelle serate di gala in ambito europeo.

I bianconeri si confermano bestia nera del Milan nel trofeo Berlusconi e nel 1995 tornano ad alzare la coppa. Dopo lo 0-0 dei 90 minuti, i tiri dal dischetto premiano gli uomini di Lippi che appena tre mesi prima hanno riportato lo scudetto sul petto della Vecchia Signora, dopo 9 anni e mettendo fine al tris di trionfi del Milan targato Capello.

Vincere però il trofeo Berlusconi è una sorta di maledizione per il campionato. In quegli anni infatti meneghini e bianconeri vincevano a turno in Serie A e chi alzava la coppa ad agosto a San Siro, puntualmente vedeva lo scudetto finire nelle mani degli sconfitti.

E succederà proprio così dopo quel secondo trionfo juventino, con il Diavolo che si regala l’ultimo scudetto di Capello nella stagione 1995-96. Nell’estate seguente il Milan vince 1-0 con rete di Eranio e lo scudetto finirà alla Juventus. Stessa cosa nell’agosto del 1997: rossoneri vincenti per 3-1 e Juventus ancora sul tetto d’Italia a maggio del 1998 nel campionato dei veleni. Buon per Zaccheroni che il suo Milan ceda 2-1 contro la Vecchia Signora nel 1998: 10 mesi dopo il tecnico romagnolo conquista il più incredibile degli scudetti in rimonta sulla Lazio.

Nel 1999 e nel 2000 la maledizione sembra assopirsi: vince sempre la Juventus, ma lo scudetto non arriva né a Milano e né a Torino. Il centro del calcio italiano diventa Roma, con la Lazio campione nel 1999-2000 e la Roma che imita i cugini nella stagione seguente. Il tabù cambia parzialmente vento nell’agosto del 2001 con il successo juventino ai rigori nel trofeo Berlusconi e la stessa squadra di Lippi (alla seconda esperienza a Torino) vince lo scudetto in quel clamoroso 5 maggio 2002.

Il copione della maledizione riprende il suo percorso dal 2002: Il Milan si prende il Berlusconi ai rigori, con la Juventus che si aggiudica il campionato. Ma è in Europa che si consuma la vendetta del diavolo targato Ancelotti: i rossoneri battono gli uomini di Lippi nella finale di Champions League sempre dal dischetto e si laureano campioni d’Europa. Tre mesi dopo la Juventus torna campione al Berlusconi e nel maggio del 2004 i meneghini conquistano l’unico scudetto dell’era Ancelotti.

Calciopoli e la parabola discendente dell’evento

La Juventus vince l’edizione 2004, a cui risponde il Milan l’anno seguente, ma nella calda estate del 2006 succede il terremoto nel calcio italiano. La nazionale guidata da Marcello Lippi trionfa nel mondiale tedesco, mentre il Bel Paese è scosso dallo scandalo di Calciopoli. Il Milan esce da questa storia con una penalizzazione e l’obbligo di giocarsi la qualificazione in Champions dal preliminare, per poi vincere 10 mesi più tardi il settimo sigillo della sua storia. La Juventus invece finisce in Serie B.

Per questi motivi l’edizione del 2006 trasloca a gennaio 2007 e il Milan batte 3-2 i rivali nel giorno della Befana. Ma da questo momento in poi il trofeo Berlusconi inizia a perdere appeal. Un po’ per quello che è successo nell’estate del 2006 e sopratutto per un calendario estivo che inizia a farsi sempre più fitto. Difficile certe volte trovare una data libera e difficile combattere la “concorrenza” di altri eventi che mettono in palio più soldi e blasone.

Insomma la classica estiva prosegue fino al 2012, quando anche il gol fantasma di Muntari gela i rapporti fra le due società. Berlusconi intanto inizia il suo disimpegno nel Milan che lo porterà 4 anni dopo alla cessione del club. Il trofeo Berlusconi del 2012, vinto dalla Juventus, è anche l’ultimo che si giocherà ad agosto. Nel 2013 l’edizione salta a causa di un calendario sempre più complesso, mentre nel 2014 il Milan ospita il San Lorenzo il 5 novembre. Per la prima volta ecco un club non europeo sfidare i rossoneri, i quali si impongono 2-0 con le reti di Pazzini e Bonaventura.

L’ultimo trofeo Berlusconi giocato è datato 21 ottobre 2015: Milan – Inter e successo nerazzurro per 1-0 grazie alla rete di Kondogbia. Dopo di che cala il sipario sulla manifestazione, complice la cessione del Milan da parte di Berlusconi ad aprile 2017. Un must del calcio estivo italiano che sembra andare in pensione.

Trofeo Berlusconi 2021: tocca a Monza-Juventus

Il 31 luglio 2021 il Trofeo Berlusconi torna a vivere nuovamente. Silvio Berlusconi, dopo la cessione del Milan ha acquistato il Monza e con il fido Adriano Galliani ha messo in piedi una nuova storia della manifestazione. Il Monza prende il posto dei rossoneri ovviamente e l’avversario non può che essere ancora una volta la Juventus.

Sarà il primo vero test di un certo spessore per Juve di Allegri, appena tornato in sella alla Vecchia Signora. Nell’estate dei dilemmi dei rinnovi per Cristiano Ronaldo, Dybala e Morata, la gara con il Monza può già dare alcune indicazioni. Certo l’esito appare scontato, anche alla luce della categoria di differenza delle due squadre, ma Allegri cerca delle certezze da parte della sua squadra.

Il trofeo Berlusconi apre poi un periodo intenso di gare amichevoli per i bianconeri, il cui apice verrà raggiunto l’8 agosto al Camp Nou contro il Barcellona nel trofeo Gamper. Anche per questo motivo una prestazione convincente della Juventus contro il Monza darebbe un segnale importante a tutto l’ambiente, in attesa di sfide ben più dure.

Il Monza dal canto suo si avvicina al secondo campionato di fila in Serie B, affrontando avversari di rango superiore. Nella stagione chiusa con la sconfitta nei playoff, i brianzoli hanno sognato a lungo la promozione in Serie A per poi crollare nella parte finale della stagione. Quest’anno è lecito attendersi un Monza che dia l’assalto definitivo alla vittoria del campionato.

Proprio in questo contesto, il buon Galliani è memore della maledizione del trofeo Berlusconi ed essendo un tipo assai scaramantico, c’è da credere che possa sperare in un KO del suo Monza, per poi vincere il campionato a fine stagione. Questa volta di Serie B, ma avrebbe il sapore di uno scudetto per la truppa biancorossa.