Vai al contenuto

Lo strepitoso Napoli di Luciano Spalletti ha di fatto costretto ad accantonare i discorsi per lo scudetto già a febbraio. Per l’Inter questo significa un campionato di “controllo” da qui a fine stagione, puntando a mantenere un posto sopra alla quinta posizione, e cercare di togliersi soddisfazioni nelle coppe.

L’attenzione di Marotta e del resto della dirigenza azzurra è già proiettata alla prossima stagione, anche se la situazione societaria non è chiarissima e gli scenari futuri potrebbero cambiare in un attimo. Possiamo però già cercare di decifrare le strategie che l’Inter metterà in campo per la stagione 2023/2024.

L’allenatore

Simone Inzaghi ha rinnovato il contratto con l’Inter a giugno 2022, allungando l’accordo fino al 2024 e ritoccando lo stipendio annuo fino a 5,5 milioni di euro. Dal punto di vista dei risultati, se la stagione continua nei binari percorsi finora, il lavoro del tecnico è tutto sommato soddisfacente per la proprietà: la qualificazione alla prossima Champions League (vitale dal punto di vista economico) sembra ampiamente alla portata, la squadra ha conquistato un altro trofeo (la Supercoppa Italiana), è in corsa sia in Coppa Italia (per cui la semifinale appariva come un obiettivo minimo ad inizio stagione) che in Champions League, con la possibilità concreta di approdare ai quarti di finale, risultato che sarebbe ben più che accettabile al momento.

Dal punto di vista tecnico-tattico, molti giocatori con Inzaghi stanno rendendo benissimo (pensiamo a Lautaro e Calhanoglu, ma anche Mkhitaryan, Dimarco e Acerbi sono stati protagonisti un po’ inaspettati della stagione), mentre gli si può rimproverare talvolta un certo integralismo riguardo la disposizione tattica della squadra, che difficilmente riesce a cambiare per meglio adattarsi agli avversari.

Considerata anche la giovane età di Inzaghi e il fatto che l’Inter è la sua prima esperienza al di fuori della Lazio, si può essere fiduciosi in una sua crescita e quindi pensare che la società sia disposta ad affidarsi ancora al tecnico piacentino, anche per evitare di perdere, tra esonero e ingaggio del sostituto, almeno una dozzina di milioni che possono invece essere importanti per il calciomercato.

Certo, nel caso subentrino nuovi proprietari che vogliano dare un cambio di rotta, è possibile che si possa investire su un tecnico di maggiore caratura internazionale: il profilo più interessante, anche per la storia che lo lega all’Inter, sarebbe quello di Diego Simeone, che sembra agli sgoccioli della sua pluriennale esperienza all’Atletico Madrid, ma allo stato attuale delle cose, sia dal punto di vista economico che tecnico, è un’ipotesi di puro fantacalcio.

Chi parte

Già sicuro l’addio di Milan Skriniar, che andrà a parametro zero al Paris Saint-Germain, è certo anche che il brasiliano Dalbert (tornato in nerazzurro ma fuori squadra a causa dell’infortunio al ginocchio patito in estate) firmerà per un altra squadra (possibile il ritorno il Brasile, sponda Santos).

In scadenza di contratto anche Stefan de Vrij, che sembra orientato ad accettare offerte dall’estero (Villareal, Tottenham, Newcastle e Feyenoord le squadre interessate) piuttosto che accettare il rinnovo in nerazzurro (partenza che fa meno “male” di quella di Skriniar, dato che l’olandese era arrivato a parametro zero dalla Lazio) e Roberto Gagliardini, che ha già dichiarato di voler cercare più spazio altrove.

Difficile che rinnovi il contratto Alex Cordaz, terzo portiere che ha compiuto 40 anni all’inizio dell’anno, così come Samir Handanovic (39 anni a luglio), che andrà a chiudere la carriera con una maglia da titolare altrove: Onana offre ormai garanzie e si cercherà un profilo più adatto a fare da secondo portiere.

Da discutere il riscatto di alcuni prestiti: per Francesco Acerbi si cerca uno sconto da parte della lazio, (3,5 milioni per un giocatore di 35 anni sembrano troppi per l’Inter), mentre per Lukaku e Bellanova si faranno delle valutazioni da qui a fine stagione. L’attaccante belga è stato frenato dagli infortuni e si cercherà di rimodulare al ribasso gli accordi con il Chelsea, mentre per l’esterno di proprietà del Cagliari il riscatto è stato fissato a 7 milioni, cifra non altissima ma considerevole, per cui potrebbe essere ritrattata visto il ruolo da comprimario avuto dall’ex Bordeaux finora.

Poi c’è la questione delle entrate: l’Inter deve per forza incassare dal calciomercato, in virtù degli accordi con la UEFA per il Fair Play finanziario e anche più in generale per la situazione finanziaria del club.

Il primo indiziato tra i nomi che possono servire a fare cassa è Denzel Dumfries: arrivato dal PSV nell’estate 2021 per meno di 15 milioni, viene valutato più di 3 volte tanto dalla dirigenza interista. Difficilmente si potrà arrivare a quelle cifre, ma la cessione dell’esterno olandese garantirebbe in ogni caso una buona plusvalenza, soprattutto visto il ruolo sempre meno importante rivestito nello scacchiere nerazzurro.

Altro possibile sacrificato potrebbe essere Marcelo Brozovic, non più indispensabile dopo la scoperta di Calhanoglu nel ruolo di mediano, ma per privarsi del mediano croato l’Inter chiederà cifre molto importanti, superiori ai 50 milioni, forte di un contratto prolungato fino al 2026.

Non incedibili nemmeno Robin Gosens e Joaquin Correa, ma i contratti a scadenza lunga (2026 il primo, 2025 il secondo) e le cifre pagate per acquistarli a fronte delle prestazioni non esaltanti rendono poco credibile l’ipotesi che possano arrivare offerte adeguate.

Chi resta

Tra gli incedibili (a meno di offerte fuori mercato, ovviamente) ci sono Lautaro Martinez, sempre più trascinatore e capitano designato, e Hakan Calhanoglu. Si lavora per un rinnovo di Alessandro Bastoni (in scadenza nel 2024) non scontato, ma essenziale dato le altre partenze nel reparto arretrato.

Due giocatori d’esperienza come Danilo D’Ambrosio e Edin Dzeko vanno in scadenza a fine stagione ma stanno trattando per il rinnovo: nel caso del primo sembra che si vada verso l’accordo, per il secondo la trattativa è più complicata ma l’impressione è che si possa arrivare ad una firma prima della prossima stagione.

Tra gli acquisti estivi ha un po’ deluso le aspettative Kristjan Asllani: l’Inter comunque crede nell’investimento fatto per il mediano ventunenne, e dovrebbe restare in rosa anche alla luce della partenza di Gagliardini.

Chi potrebbe arrivare

Tra i vari giovani ceduti in prestito da parte dell’Inter pochi hanno la prospettiva di vestire la maglia nerazzurra nella prossima stagione. Il più papabile è Giovanni Fabbian, centrocampista attualmente alla Reggina in Serie B che sembra destinato a riempire il vuoto lasciato in rosa da Gagliardini.

Marotta e Ausilio lavoreranno moltissimo sui giocatori a parametro zero: i nomi principali, uno per reparto, sono quelli di Chris Smalling (Roma) per la difesa, Roberto Pereyra (Udinese) per il centrocampo e Marcus Thuram (Borussia Moenchengladbach) per l’attacco.

Per la difesa servono poi altri innesti, e si punta ad investire anche su profili più futuribili: Zeno Debast dell’Anderlecht, Giorgio Scalvini dell’Atalanta, Tiago Djalò del Lille sono tutti profili che interessano, ma molto dipenderà dall’effettiva disponibilità economica dei nerazzurri (e il cammino in Champions League può incidere moltissimo su questo).

Altre opzioni poi sono Merih Demiral (Atalanta), Tosin Adarabioyo (Fulham) e Benjamin Pavard (Bayern Monaco), e da qui all’estate altri nomi si aggiungeranno alla lista: quel che è certo è che il reparto più rivoluzionato sarà sicuramente la difesa.

In caso di cessione di Dumfries si sarebbe individuato un possibile sostituto nel marocchino Noussair Mazraoui, attualmente ai margini nel Bayern Monaco, ma cresce molto anche l’interesse per Emil Holm dello Spezia (visto più come alternativa a Bellanova, in realtà).

Da monitorare poi la situazione di Frank Kessié: il giocatore era già in predicato di firmare per l’Inter nella scorsa stagione nel caso non avesse rinnovato Brozovic, ma in seguito è andato al Barcellona.

In Catalogna inizialmente non ha trovato spazio e sembrava forte la sua voglia di tornare a Milano (sponda nerazzurra stavolta), ma negli ultimi tempi ha ripreso a vedere il campo con una certa continuità.

Il mercato del Barcellona, tra limitazioni salariali imposte dalla Liga e continua ricerca di colpi ad effetto, è completamente imprevedibile quindi non è da escludere una possibile “epurazione” dell’ivoriano in estate: l’Inter guarda con interesse, anche alla luce di una possibile cessione di Brozovic.