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L’estate 2015 è ricordata come una delle più roventi per il calcio mercato italiano.

E soprattutto fra le due truppe milanesi: da una parte il penultimo mercato della coppia Berlusconi-Galliani e dall’altra, un Fassone appena passato dalla Juventus all’Inter e che due anni dopo passerà al Milan.

Il giocatore che le due formazioni si contendono è Geoffrey Edwin Kondogbia: centrocampista francese del Monaco e della nazionale transalpina.

Nell’ultima Champions League, il giocatore si mette in luce con la maglia dei monegaschi e tantissimi club mettono gli occhi su di lui: inizia così un derby nel derby tra Milan e Inter per assicurarsi le sue prestazioni.

Dalla quasi certezza di essere rossonero, al sorpasso nerazzurro. Ma non sarà una storia a lieto fine per nessuno.

Ripercorriamo quei giorni caldissimi sull’asse Milano – Montecarlo.

Il prologo

Fin dal giovanissimo e ancora minorenne, Geoffrey Edwin Kondogbia fa parlare di se. Colonna portante delle varie nazionali giovanili (vince il mondiale Under 20 nel 2013), unisce un fisico impressionante ad intelligenza tattica e un’ottima tecnica in mezzo al campo. Non a caso viene indicato ancora sedicenne come uno dei futuri giocatori su cui puntare.

Cresce nel vivaio del Lens, il classe 1993, il quale a 17 anni esordisce con la squadra riserve nel campionato “National 2”: una sorta di Serie C2 considerata oltralpe, come un qualcosa a metà tra il professionismo e il semi-professionismo. Con 18 presenze e 1 rete, il passaggio in prima squadra è quasi naturale nell’estate del 2011.

Con il club giallorosso milita in Ligue 2 e accumula 35 gettoni con una rete. Intanto la società ha grosse perdite finanziare e lo stesso Kondogbia passa al Siviglia. Con gli andalusi resta una sola stagione, ma fornendo ottime prestazioni con 40 presenze e 1 rete.

12 mesi il suo arrivo in Spagna, il Monaco lo riporta a casa e sarà un grande colpo quello dei monegaschi: 20 milioni al Siviglia e dopo una prima stagione di rodaggio con 31 presenze, è nella seconda annata che il centrocampista esplode totalmente. 23 presenze in campionato, complice anche un infortunio, con 8 gettoni e 1 rete in Champions League.

Proprio in Europa le sue prestazioni destano interesse, con il Monaco che raggiunge la semifinale, prima di essere eliminato dalla Juventus.

Kondogbia è sempre il migliore in campo e questo preannuncia un’estate molto calda per il calcio mercato, con il club biancorosso che si appresta ad una pesante asta.

Nel frattempo, il francese ha scalato tutte le nazionali giovanili e da un paio di anni è nel giro della nazionale maggiore.

Milan: l’accordo e l’illusione

A giugno 2015 il Milan ha deciso di tornare ad investire: Berlusconi da l’Ok a Galliani per un mercato di spessore. Arrivano Romagnoli e Bacca, mentre Ancelotti rifiuta la panchina e il diavolo vira su Mihajlovic.

Il tecnico serbo è d’accordo con il Condor: serve un pezzo da novanta in mezzo al campo e quel pezzo da novanta risponde al nome di Geoffrey Edwin Kondogbia.

Galliani fa un primo sondaggio con il Monaco che appare pronto a cedere il 22enne mediano, davanti ad offerte importanti.

Il secondo affondo dell’Amministratore Delegato dei rossoneri è quello che permette al Milan di allungare sulle altre pretendenti: 40 milioni al club del principato, vale a dire il doppio sborsato dai biancorossi appena due anni prima per acquistare Kondogbia.

Il terzo passaggio del “Geometra” sembra far calare il sipario sulla questione, almeno per quello che concerne l’asta di altre squadre.

Galliani parla con il giocatore, la famiglia del giocatore e il suo procuratore. Ha il sì di tutti e dunque restano da limare solo alcune cose.

Ma per tutti è ormai fatta: Geoffrey Edwin Kondogbia sarà a breve un giocatore del Milan, tanto è vero che il club Meneghino sta per prenotare le visite mediche del francese.

Eppure, il colpo di scena è dietro l’angolo e sta per cambiare un copione dato ormai assodato da tutti.

Inter: Fassone compie il sorpasso

I tifosi del Milan passano dalla felicità a masticare amaro nel giro di pochi giorni. L’AD dell’Inter, Marco Fassone lavora nell’ombra e quando i nerazzurri sembrano tagliati fuori nella trattiva, ecco che cala i suoi Jolly.

Dopo la visita di Galliani a casa Kondogbia, Fassone si presenta a sua volta e ha il mandato della società per alzare l’offerta. Il miglior offerente è quello che spesso vince queste situazioni di mercato.

Il centrocampista francese non ci pensa due volte e così accetta la proposta dell’Inter.

Che qualcosa non stia andando per il verso giusto, Galliani lo capisce una settimana dopo il suo viaggio in terra francese. Da casa Kondogbia non arrivano più segnali e lo stesso accade con il procuratore del giocatore.

Quando l’AD del Milan chiede spiegazioni al Monaco, ci pensano i dirigenti monegaschi a fare chiarezza sulla situazione.

Il giocatore ha ricevuto una proposta più alta dall’Inter e a parità di offerta per il suo cartellino, il club biancorosso lascia campo libero alla scelta del centrocampista.

Il quale ovviamente pende a favore dei nerazzurri che hanno messo più soldi sul piatto per le sue prestazioni.

Un sorpasso che brucia nell’ambiente rossonero e che accende gli sfottò dall’altra parte all’indirizzo dei tifosi del Diavolo.

Kondogbia sbarca a fine giugno a Milano e lo attendono migliaia di tifosi della Beneamata che ironizzano anche sulla Juventus, al grido: “Che ce frega di Pogba, noi abbiamo Kondogbia“.

Un rapporto mai decollato

Dopo le trattive, l’annuncio, il bagno di folla e gli sfottò, arriva il momento di vedere Kondogbia in campo. Ma questa volta saranno i tifosi dell’Inter a masticare amaro.

Il giocatore appare in ritardo di condizione e fatica a trovare continuità nelle prestazioni. A livello tattico, il tecnico Mancini cambia più volte la posizione del centrocampista, ma con risultati non soddisfacenti.

Va detto che seppur in ombra, i primi mesi negativi del francese vengono mitigati dall’ottimo rendimento dell’Inter nel girone di andata: la formazione meneghina chiude al secondo posto, a due lunghezze dal Napoli.

I problemi vengono a galla nella seconda parte della stagione. L’Inter vive un crollo totale in campionato e le pessime prestazioni dell’ex Monaco entrano nel mirino dei tifosi.

In tutto saranno 30 presenze e una rete, con un cartellino rosso a peggiorare la situazione.

Appena 12 mesi dopo il suo arrivo, la dirigenza nerazzurra vorrebbe già cederlo, ma considerando il prezzo non proprio basso del suo cartellino, nessun club si fa avanti.

Kondogbia resta anche nell’annata successiva, ma non ci sarà alcun riscatto da parte del giocatore. 26 presenze totali, una rete all’attivo e una pioggia di critiche che inducono la società a metterlo sul mercato.

Il mese di agosto 2017 è quello decisivo: la situazione in uscita non si sblocca, con Inter e Valencia che non trovano l’accordo a livello monetario. Ci pensa il giocatore stesso a creare il punto di rottura.

Il centrocampista non si presenta ad Appiano per il consueto allenamento e all’Inter non resta che velocizzare l’operazione del suo passaggio in Spagna: prestito con diritto di riscatto per il Valencia che il 25 maggio 2018 versa 25 milioni nelle casse dell’Inter.

Sì perché Kondogbia nel frattempo sembra rinato in terra iberica e alla prima stagione con i bianchi mette assieme 36 presenze e 4 reti. Resterà con il Valencia fino al 2020, quando il Cholo lo vuole all’Atletico Madrid.

Con i Colchoneros il francese si laurea campione di Spagna nel primo anno, mentre la seconda stagione è fatta di pochi alti, molti bassi e svariate panchine. Per il momento sono 66 gettoni e 1 rete.

Ma a distanza di 7 anni, il Kondogbia apprezzato con la maglia del Monaco non ha saputo ripetersi a quei livelli. Uno dei giocatori più contesi tra Milan e Inter, rischia di rivelarsi un bel bluff.

Con buona pace di tutti, senza vinti e vincitori.