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Dodici partite e ventotto gol. Poche sorprese, molte emozioni.
E un gol da centrocampo, quello di Patrick Schick, come splendida icona di una competizione che ha sfiorato la tragedia durante Danimarca – Finlandia, col malore di Eriksen che ha fatto stare col fiato sospeso l’intero mondo del calcio, e non solo. Il veloce intervento medico e la prontezza di Kjaer hanno ridato vita e gioia a tutti, tanto che tre giorni dopo Eriksen ha messo sui social una sua foto. Che torni o meno a giocare conta il giusto. Ma lo spavento è stato enorme.

Sul campo si sono viste parecchie squadre competitive, tutte quelle che negli scorsi articoli avevamo raccontato ma è su due che ci concentriamo.

La Francia, che ha vinto soltanto su autogol, ma contro una squadra eternamente valida come la Germania. E l’Italia, che avevamo vista bella nelle qualificazioni e nelle amichevoli, ma è stata spaziale anche contro la Turchia.
La Francia è tanta roba, troppa per chiunque. Troppo bella, profonda e strutturata. Non convoca giocatori formidabili e col reintegro di Benzema ha un attacco strabiliante. Solo un fuorigioco ha annullato il 2-0 di Mbappe, che aveva regalato un gemma rara per chiudere il match, classico pezzo del suo repertorio da fuoriclasse. Difesa solida, Kante e Pogba in mezzo e gli alieni davanti. Per carità in una competizione breve e con supplementari e rigori, può succedere di tutto. Ma se non ci saranno intoppi, la Francia è la piu forte.

Bella come il sole c’è la nostra Nazionale. Reinventata da Mancini e capace di giocare un calcio che l’Italia ha giocato e visto poche volte. Tutto il tridente a segno o quasi, con Berardi capace di propiziare l’autogol di Demiral, stavolta meno Top del solito.
Contro la Svizzera può chiudere il discorso, con Toloi che giocherà al posto dell’acciaccato Florenzi in difesa. E con la buona notizia del recupero almeno per la panchina, di Marco Verratti.
Giocare bene spesso viene visto con sospetto perché non coincide con le vittorie. Mancini è riuscito a giocare a pallone con una Nazionale. Chapeau! Vincere non sarà facile perché oltre alla Francia, siamo tecnicamente meno buoni di altre 2-3 squadre. Ma ragazzi, vedere l’Italia giocare cosi, fa bene alla salute. Soprattutto dopo la cura Ventura.
Il test svizzero non sarà di livello top, ma parliamo di una squadra che a questo Europeo arriva con buoni talenti e molta esperienza. Occhio a Embolo e a non sottovalutare il loro gruppo.

E potremo già da domani calcolare gli avversari per ottavi, quarti e chissà…..