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La vittoria di Gareth Southgate: è a lui che i tifosi inglesi dovrebbero dedicare la vittoria colta con la Croazia. Mai come stavolta, infatti, la nazionale di Sua Maestà era nell’occhio del ciclone per vicende extra calcistiche (col caos politico derivante dalla Brexit il cui eco è arrivato a Wembley), e i tre punti contro un avversario di cotanta levatura permettono di ovattare la squadra e guardare con fiducia alle restanti partite del girone.

Vittoria, per la verità, arrivata al termine di una partita solida anche se non brillantissima.

Inghilterra – Croazia 1-0  

Southgate decide di schierare i suoi con tre mezze punte, per meglio supportare il suo totem Harry Kane, sacrificando Rashford e mettendo Sterling, Mount e Foden sulla trequarti.

Dall’altra parte, Dalic si affida – come del resto nella splendida cavalcata mondiale di tre anni or sono – alla classe di Modric , coadiuvato dal centrocampo “italiano” formato da Perisic, Brozovic e Kovacic. Rebic, davanti, vince il ballottaggio con Petkovic.

Nei primi venti minuti  è una grande Inghilterra, che mette sotto i vicecampioni del mondo grazie alle geometrie di Phillips, centrocampista del Leeds che al termine della gara sarà nettamente il migliore in campo (non a caso, i suoi tifosi lo chiamano “il Pirlo dello Yorkshire”). Occasioni clamorose per Foden (palo) e Sterling, con la Croazia che fatica inizialmente.

Il grande caldo, unitamente ad un Kane in ombra, dopo una mezz’ora ritrova i binari dell’equilibrio, nonostante l’entusiasmo di uno Wembley che mai smette di tifare i propri ragazzi. Il palleggio del centrocampo croato si rende protagonista della seconda parte del primo tempo.

Nella ripresa, pur senza alzare eccessivamente il ritmo, è un’imbeccata di Phillips a mandare in porta Sterling, che davvero non può sbagliare.

Croazia che fatica a reagire, e che non riesce a trovare la quadratura giusta in avanti. Alla fine i tre punti li porta a casa Southgate.

Inghilterra, e ora?

I tre punti conquistati, come spesso accade, risultano essere senza dubbio la cosa più importante per i Tre Leoni. La partita con la Croazia non è stata delle più spettacolari, sia per il gran caldo che per la giornata storta di Kane.

I prossimi impegni, per gli inglesi, saranno quelli di venerdì 18 contro la Scozia e di martedì 22 contro la Repubblica Ceca: servirà un Kane con un piglio migliore, in particolar modo nel derby britannico (in cui tre punti potrebbero già essere decisivi per il passaggio del turno).

E dire che Southgate, con i tre trequartisti, ha chiaramente dato ai suoi il messaggio di voler aiutare in tutti i modi il proprio bomber. Che, in caso di passaggio del turno, dovrà ritrovare la propria vena realizzativa, anche se -per adesso- questo Sterling sembra dare forti garanzie, pur partendo qualche metro più indietro rispetto al capitano.

Phillips si candida ad essere una delle sorprese dell’Europeo: detto che – non ce ne vogliano i tifosi inglesi – ma per somigliare a Pirlo dovrà farne parecchia di strada, in effetti però le fiammate e le intuizioni sembrano essere quelle di un vero campione.

Bene, molto bene la difesa, che ha imbrigliato non solo Rebic ma ha evitato ogni imbeccata dei forti centrocampisti croati.

Complessivamente, comunque, con qualche aggiustamento questa Inghilterra potrebbe andare lontano, scrollandosi di dosso la nomea di “eterna incompiuta”.

Nota di merito, infine, per Bellingham, centrocampista del Borussia Dortmund, che all’età di 17 anni e 349 giorni è diventato il più giovane giocatore in assoluto a scendere in campo nella fase finale degli Europei e il più giovane inglese a giocare in un grande torneo internazionale.

Il tabellino di Inghilterra – Croazia

INGHILTERRA (4-2-3-1): Pickford; Walker, Stones, Mings, Trippier; Phillips, Rice; Sterling (90’+1 Calvert-Lewin), Mount, Foden (71′ Rashford); Kane (81′ Bellingham).

A disposizione: D. Henderson, Johnstone, Shaw, Grealish, J. Henderson, Rashford, Coady, Calvert-Lewin, White, James, Saka, Bellingham. Ct: Southgate.

CROAZIA (4-1-4-1): Livaković; Vrsaljko, Ćaleta-Car, Vida, Gvardiol; Brozović (70′ Vlasic); Kramarić (70′ Brekalo), Modrić, Kovačić (85′ Pasalic), Perišić; Rebić (78′ Petkovic). 

A disposizione: L.Kalinic, Sluga, Brekalo, Vlasic, Budimir, Pasalic, Skoric, Badelj, Petkovic, Juranovic, Bradaric, Ivanusec. Ct: Dalic.

Ammoniti: Caleta-Car (C), Kovacic (C), Brozovic (C), Foden (I)

ARBITRO: Orsato (ITA).