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Il Real Madrid si affaccia al Mondiale per Club come un’opera inedita che promette di lasciare il segno. Un nuovo direttore d’orchestra, Xabi Alonso, è salito sul podio delle merengues per aprire un ciclo che intende essere non solo vincente, ma anche visionario. E come in ogni nuova sinfonia, sono fondamentali le prime note. Quelle che fanno capire subito il tono, il ritmo, la direzione.

Per questo, i nuovi acquisti – Dean Huijsen, Trent Alexander-Arnold e, molto presto, Franco Mastantuono – sono qualcosa di più di semplici rinforzi: sono praticamente promesse, pepite di un Real Madrid che si reinventa senza rinunciare alla propria grandezza.

Il nuovo Real Madrid di Xabi Alonso

Il Mondiale per Club 2025 (15 giugno – 13 luglio) segna per il Real Madrid non solo un appuntamento internazionale, ma un vero inizio. È il primo torneo in cui si vedrà all’opera l’idea calcistica di Xabi Alonso sulla panchina blanca, dopo l’addio – elegante come sempre – di Carlo Ancelotti.

La scelta di affidarsi all’ex centrocampista basco, già consacratosi come allenatore al Bayer Leverkusen, è figlia di una visione a lungo termine, ma pretende risultati immediati. L’America li aspetta, e il Madrid risponde con un mercato mirato ma clamorosamente consapevole.

Dean Huijsen per presente e futuro

C’è qualcosa di stranamente poetico nell’idea che Dean Huijsen, un difensore olandese cresciuto tra Malaga, Torino e Londra, sia oggi la prima colonna della nuova era madridista. Approdato dal Bournemouth per 60 milioni di euro, Huijsen – classe 2005 – è il prototipo del difensore moderno: elegante, alto, con piedi raffinati e uno spiccato senso dell’anticipo. Ma è anche, a suo modo, un ritorno all’idea classica di leader difensivo: uno che fa la differenza con il corpo e la mente.

Huijsen non è solo un acquisto. È un segnale. A vent’anni è già nazionale spagnolo, ha lasciato il segno in Serie A, in Premier, ed è pronto ora a vestire il bianco puro del Bernabéu. Con Militao sulla via del recupero e Alaba ancora fuori dai giochi, sarà lui a guidare la retroguardia nei campi americani. Una responsabilità che non sembra spaventarlo, anzi. A vederlo, c’è quasi un riflesso del giovane Sergio Ramos: diverso per stile, simile per carisma. E chissà che questo Mondiale non diventi il suo manifesto.

Alexander-Arnold: l’acquisto che serviva

A Madrid sanno che la potenza non basta: serve anche l’estro. Per questo hanno anticipato i tempi con Trent Alexander-Arnold. Il suo contratto con il Liverpool scadeva il 30 giugno, ma Florentino Pérez ha deciso che non valeva la pena aspettare. Dieci milioni di euro per strapparlo subito ai Reds, così da permettergli di vestire la maglia del Real già al Mondiale per Club.

Xabi Alonso, che conosce bene la Premier, sa cosa può offrire Alexander-Arnold. La sua visione di gioco da terzino atipico – a metà tra regista e incursore – può diventare una delle chiavi di volta di questo nuovo Madrid. È un colpo che sa di strategia, non solo di prestigio. Perché se Vinicius è l’uragano, Bellingham la potenza, Rodrygo il funambolo, Alexander-Arnold è il geometra invisibile. Quello che in silenzio cambia l’angolo di ogni azione. Che servirà. Tantissimo.

Il sogno di Mastantuono

Non sarà negli Stati Uniti con la squadra, ma il suo nome aleggia già sul futuro blanco. Franco Mastantuono è la nuova perla sudamericana che il Real Madrid ha deciso di portare in Europa. Nato nel 2007, già recordman di precocità con la maglia del River Plate, ha acceso la scintilla dell’entusiasmo con giocate fuori dal tempo: punizioni alla Gascoigne, dribbling che ricordano Messi, un coraggio che somiglia più alla sfrontatezza di un predestinato che all’incoscienza di un ragazzo.

A 17 anni ha già fatto il suo esordio con la Nazionale argentina, diventando il più giovane a disputare una gara ufficiale. I suoi piedi sembrano raccontare storie che il corpo non ha ancora imparato a vivere. Per lui è pronto un contratto da 40 milioni di euro, una cifra che parla da sola, anche se non sarà del Mondiale per Club. Mastantuono, oggi, è una grande promessa con un hype a mille. Correrà.

Il ritorno dei leader: Carvajal e Militao

Mentre il Real si arricchisce di nuove gemme, alcune colonne del passato recente si preparano a tornare. Dani Carvajal, eterno guardiano della fascia destra, sarà disponibile per Xabi Alonso. Non è solo una buona notizia tecnica: è un sospiro di sollievo. Carvajal è uno degli ultimi eredi della “vecchia guardia” madridista, e la sua presenza può fare da ponte tra ciò che è stato e ciò che sarà.

Anche Eder Militao, seppur ancora in fase finale di recupero, ha buone chance di essere aggregato. La sua esperienza sarà fondamentale per guidare una difesa in parte rinnovata, in parte giovane. Un’alchimia necessaria in un torneo breve e intenso come il Mondiale per Club.