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Si allunga la classifica della Serie A dopo questa sesta giornata. Il Napoli continua la striscia di vittorie, il Milan resta solo all’inseguimento dopo lo stop dell’Inter contro l’Atalanta.

Anche la Roma cede il passo nel derby che regala a Sarri la prima grande gioia in maglia bianco celeste. E in mezzo la Fiorentina che continua a crescere e la Juventus che prova a risalire.

Insomma tantissimi spunti di interesse in questo ultimo week end di campionato, che proviamo a rivivere tramite dieci curiosità che rendono bene l’idea di quanto successo in campo.

#1 La Dinastia dei Maldini

Sono passati 13 anni e 179 giorni da quando Paolo Maldini segnò il suo ultimo gol in carriera in maglia rosso nera (contro l’Atalanta nel 2008) e qualcosa come 60 anni e 22 giorni da quel settembre del 1961 che vide l’ultima marcatura di Cesare Maldini (contro il Catania).

Ora però la dinastia dei “Maldini” prende nuova vita, con il primo gol in Serie A di Daniel alla sua decima presenza con la maglia del Milan nella massima serie (la prima però, da titolare). A soli 19 anni, il suo futuro (e quello del nome della famiglia) sembra ormai tracciato.

#2 Crescita di Brahim Diaz

Che lo spagnolo sia ormai un elemento fondamentale della truppa di Pioli non lo si è scoperto certo ieri. Ma ora i numeri lo confermano oltre ogni dubbio. La rete di ieri è la prima da subentrato, peraltro dopo soli 4 minuti e 19 secondi dall’ingresso in campo (quando ci dice, azzeccare il cambio giusto).

Questa è la sua terza rete in questa stagione su sei partite giocate, ed è già a un solo gol di distanza da quante ne aveva messe insieme in tutte le 27 presenze dello scorso campionato (quattro).

#3 Inter: un record che arriva, uno che se ne va

Il pareggio in casa contro l’Atalanta ha fermato la corsa dell’Inter verso la vetta della classifica. Ma ha stoppato anche una striscia positiva che la vedeva vittoriosa in casa da ben 18 partite consecutive. L’ultimo match senza i tre punti era stato infatti quello contro il Parma nell’ottobre del 2020.

Dall’altra parte invece, proprio con i due gol segnati in questa sesta giornata i nero azzurri hanno portato a 25 le gare di fila con almeno una rete segnata, che rappresenta il suo nuovo record storico da quando è nata la Serie A a girone unico.

#4 Super Dzeko

Che il bosniaco si sia immediatamente calato negli schemi di Simone Inzaghi non ci sono dubbi. Lo dimostrano i suoi 5 gol già messi a segno, ma anche un apporto fondamentale nel gioco offensivo con i compagni. Da esordiente in maglia nero azzurra, nessuno era mai partito così bene dai tempi di Diego Milito nel 2009, anche lui a segno 5 volte nelle prime sei giornate di campionato.

Per Dzeko poi, la partita con l’Atalanta è stata la 100ª giocata in casa (tra Roma e Inter) e il gol segnato il 50° realizzato tra le mura amiche.

#5 Il bis di vittorie di una Juve “colabrodo”

Doppia vittoria per la Juventus che cerca pian piano di risalire la china della classifica dopo una partenza terribile. Anche contro la Sampdoria però, si sono viste le solite lacune difensive che hanno portato i bianco neri a subire già 10 gol in questa stagione. L’ultima volta che ne avevano subiti tanti era il 1988 (11 in quel caso).

La Juventus poi arriva così a ben 20 partite consecutive subendo almeno un gol, a un solo passo dal suo record in tal senso, con 21 match di fila senza porta inviolata (striscia datata ormai 1955 però). Il tutto nel giorno della 400° panchina di Allegri in serie A (197 delle quali proprio con la Signora).

#6 La crisi Bologna

Dopo una partenza di campionato che lasciava ben sperare, la squadra di Sinisa Mihailovic sta facendo grossi passi indietro, soprattutto in difesa. I quattro gol subiti a Empoli portano a 14 il bottino di reti incassate dai felsinei, secondo risultato peggiore di sempre dopo sei giornate, dietro solo al dato del 2013 quando ne subì 16 (anno in cui poi il Bologna venne retrocesso).

Va meglio in attacco, dove contro i toscani il Bologna ha effettuato il suo record di tiri in questa stagione (20) e dove ha colto per ben tre volte i legni della porta (arrivando a 5 totali in stagione, peggior dato dopo quello della Roma, arrivata a quota 6). Non aiuta nemmeno il secondo rigore sbagliato da Arnautovic degli ultimi 4 tirati nei campionati in Europa, anche se nonostante questo è riuscito a segnare 6 reti nelle sue ultime 8 presenze (sempre riferito alle sole partite giocate in Europa).

#7 Fattore V: Viola e Vlahovic

Continua la rincorsa della Fiorentina alle zone alte della classifica, raggiunte al momento grazie ai 12 punti conquistati dopo le prime sei giornate (un risultato raggiunto solo una volta negli ultimi 12 campionati di Serie A disputati).

Con la vittoria ottenuta a Udine, i Viola hanno poi realizzato il loro record di vittorie consecutive in trasferta (3) dal 2018 a oggi, oltre a essere la prima volta nella sua storia che riesce a vincere 3 delle prime 4 trasferte della stagione.

Merito del gioco di Italiano, di un gruppo molto compatto e soprattutto di un Vlahovic semplicemente letale: 10 rigori tirati in carriera, 10 gol per lui. Con questa quarta marcatura, il serbo ha già raggiunto i gol fatti alla 14° della stagione scorsa.

#8 l ritorno di Berardi (e del Sassuolo)

Domenico Berardi riporta il Sassuolo alla vittoria in campionato, segnando il suo secondo gol consecutivo come non accadeva dallo scorso maggio.

L’attaccante della nazionale è stato protagonista anche contro la Salernitana, realizzando peraltro il suo quarto gol di testa sugli 88 totali messi a segno in Serie A (solo il 4.5%).

Per i nero verdi è la prima rete in casa in questa stagione, dopo essere rimasti a secco sia contro la Sampdoria (0-0) sia contro il Torino (0-1 in quel caso).

#9 Lazio all’arembaggio

Non sarà forse la migliore versione del “sarrismo”, ma questa Lazio sta macinando gioco e gol. Con le 3 reti segnate nel derby arriva a un totale di 15 reti in stagione, come non capitava dal 1992 a questo punto del campionato.

Ancora da registrare però la difesa, visto che al momento ha sempre subito almeno un gol in tutte e sei le partite della stagione (non succedeva sempre dal campionato 1992 con Zoff in panchina).

Per Milinkovic-Savic la festa è completata con la marcatura proprio nella 200° presenza in Serie A, staccando anche Mihailovic al terzo posto nella classifica di marcatori serbi nel nostro campionato (a quota 39 reti, dietro solo a Ljajic e Stankovic). Pedro invece è il terzo giocatore a segnare in un derby con entrambe le maglie.

#10 La corazzata di Spalletti

Sei su sei per il Napoli. Ed è solo la seconda volta che accade nella sua storia, dopo la striscia del 2017. In più questa volta c’è da aggiungere che da tre partite non subisce rete alcuna, ed è la prima volta che accade dal 2019.

Festa per tutti, a cominciare da un Osimhen sempre più decisivo, tanto da essere il giocatore che ha segnato di più nel messe di settembre tra tutti e cinque i maggiori campionati in Europa (al pari di Benzema, con sei reti). Per Di Lorenzo invece si è trattato della sua 100ª partita con la maglia del Napoli.