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Nella giornata di ieri è cominciata la seconda settimana del torneo di Wimbledon, quella che fa capo agli ottavi di finale, con lo splendido risultato del nostro Jannik Sinner che ha eliminato il baby fenomeno Carlos Alcaraz.

Oggi si riparte con i riflettori puntati su Nick Kyrgios e Rafael Nadal.

Chiusa la parte alta degli ottavi di finale

Con tutta una serie di partite meravigliose, si è chiusa la parte alta del tabellone che ieri ha messo in mostra gli ottavi di finale del torneo di Wimbledon.

La partita più attesa era quella tra Jannik Sinner e Carlos Alacaraz, chiusasi con la vittoria del nostro rappresentante che ha chiuso il match in 4 set 6-1/6-4/6-7/6-3. Prima di passare all’aspetto prettamente statistico dell’incontro tra i due giovani campioni, occorre mettere un punto fermo alla fine dell’incontro: Sinner è per il momento un tennista più solido e quadrato dell’iberico, troppo condizionato dalle sue fiammate.

La maturità maggiore del giocatore di San Candido, sta tutta nell’adattamento ad una supericie, l’erba, che non gli aveva mai dato così tante soddisfazioni come quelle colte fin qui a Wimbledon.

Cominciamo da quello che è andato meno bene, la percentuale di prime palle. Troppo basso il 57% delle volte in cui al tennista azzurro non è servita la seconda, piccolo dettaglio che potrebbe servire, se migliorato, dai quarti di finale in poi e soprattutto con il prossimo avversario, Novak Djokovic, che ha nella risposta uno dei suoi punti di forza. Il tutto se si pensa che di quel 57% di prime in campo, Sinner ha portato a casa qualcosa come 3 punti su 4, il 75%, a fronte di poco più della metà del suo avversario, 22 su 40. Sinner non si è mai fatto strappare il servizio dal suo avversario, vincendo tutti i suoi 20 turni in battuta e concedendo in tutto 7 palle break, tutte annullate. Partita sontuosa.

Come ampiamente pronosticabile, è stata una vera e propria battaglia il match di apertura degli ottavi tra Tiafoe e Goffin, vinto da quest’ultimo dopo 4 ore e 37 minuti di una partita gladiatoria che ha messo in mostra il vecchio leone belga che non vuole arrendersi. La differenza in un incontro così la fanno di solito i dettagli e i 44 errori non forzati del giocatore europeo, hanno dato una gran mano a Goffin, anche e sprattutto in virtù dei 61 del proprio avversario. Goffin se la vedrà ora con Norrie.

Novak Djokovic ha perso la bussola solo nel secondo set contro il sorprendente olandese Tim Van Rijthoven, sconfitto comunque al quarto set dal serbo che ha rimesso subito la barra dritta per non avere più nessun problema durante le due ultime frazioni.

Nessun problema, invece, per Cameron Norrie, dominatore del suo ottavo di finale contro Tommy Paul, sconfitto in tre set.

Due sorprese e due conferme nei due ottavi femminili. Si ferma Ostapenko, ancora una volta troppo nervosa contro la tedesca Maria che ha avuto la meglio in tre set, mentre la Bouzkova si è liberata fin troppo facilmente della Garcia in due set.

Pronostici rispettati invece per Niemeier, vincitrice in due set sulla beniamina di casa Watson e per Jabeur, anch’essa in due set sulla Mertens.

Oggi Kyrgios e Nadal

La seconda parte degli ottavi di finale, si gioca invece oggi a partire dalle 12,00, quando i primi a scendere in campo saranno Garin e De Minaur. Per l’australiano tutti avversari abbordabili nei primi tre turni, Dellien, Draper e Broady, non certo dei fulmini di guerra sull’erba. Non lo è nemmeno Garin e il vantaggio di 3-0 negli scontri precedenti, palesa il favorito del match dell’ora di pranzo.

Poco dopo sarà la volta di Nick Kyrgios, autore del capolavoro nel match pieno di polemiche contro il greco Stefanos Tsitsipas al terzo turno. Contro lo statunitense Brandon Nakashima, Kyrgios parte molto avanti e non dovrebbe avere difficoltà ad approdare ai quarti, anche se non ci sono precedenti di riferimento tra i due. Questo è il miglior risultato in carriera per Nakashima ad uno Slam, mentre Kyrgios ha messo a segno 10 vittorie e due sole sconfitte sull’erba nel 2022.

Kubler-Fritz è forse l’ottavo meno coinvolgente, ma non per questo sarà una partita da non seguire. I due si sono incontrati in una sola occasione nel passato, quella degli US Open del 2018, quando l’australiano si ritirò per problemi fisici, sotto due set a uno.

In chiusura di serata il favorito per l’approdo in finale della parte bassa Rafa Nadal, se la vedrà con l’olandese Botic Van De Zandschulp, una delle sorprese di questo torneo, peraltro nemmeno così roboanti. Il precedente degli Open di Francia di qualche mese fa, che ha visto Nadal asfaltare l’olandese in tre set, è solo un ricordo, seppur ancora vivido, ma sull’erba il discorso può variare. Il maiorchino non ha mai perso un ottavo di finale ad un torneo del Grande Slam in tutti i suoi ultimi 15 incontri in cui ha raggiunto tale turno.

In campo femminile il match clou è senza dubbio quello tra Paula Badosa e Simona Halep, rispettivamente numero 4 e numero 18 della classifica WTA. Va da sé che nonostante il ranking, la rumena possa considerarsi la favorita di questo match, anche alla luce dell’unico precedente tra le due giocatrici all’Open di madrid, quando la Halep chiuse in due set 6-3/6-1.

Il resto della giornata vede le partite tra Tomljanovic e Cornet, Rybakina e Martic e Anisimova e Tan.