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Dopo la scorpacciata di tornei sulla terra rossa, ogni anno la parentesi estiva viene monopolizzata dall’esodo dei migliori giocatori del mondo, verso i campi con la superficie in erba.

Negli ultimi anni, tale periodo dedicato a questa superficie, si è drasticamente ridotto, anche e soprattutto perché il cemento ha ormai preso le sembianze di un mostro mangia tutto, visto che le annate tennistiche si aprono e si chiudono con i due Slam sul “duro”, Flushing Meadows e Australian Open.

Interessi commerciali e preferenze dei giocatori che “crescono” tennisticamente fin da bambini sul cemento, hanno ormai ridotto all’osso la stagione sull’erba, ma non per questo tornei come il Queen’s, Eastbourne e, ovviamente, Wimbledon, hanno perso il loro irresistibile fascino.

Ecco quali sono, secondo noi, i tennisti più forti della storia sulla superficie più difficile.

William Renshaw

Dobbiamo parlare di un’epoca a noi del tutto sconosciuta, per rendere omaggio ad uno dei migliori interpreti del tennis sull’erba della storia.

Parliamo dell’inglese William Renshaw, nativo di Leamington, che mise a segno ben sette vittorie al torneo di casa, quello di Wimbledon, quando l’Era Open non era nemmeno un miraggio.

Renshaw, nato nel 1861, fece registrare le sue vittorie tra il 1881 e il 1889, periodo nel quale occupò in più di una occasione il primo posto del ranking mondiale.

Ben tre delle finali vinte dal britannico, furono vinte contro il fratello Ernets, in coppia con il quale firmò anche 5 finali di doppio.

Bill Tilden

Tra i nomi che leggerete in questa speciale classifica, quello di Bill Tilden è probabilmente il meno noto, anche se fu un vero e proprio professore della superficie.

Nato alla fine del 19esimo secolo, l’americano vinse in totale 19 tornei del Grande Slam, dei quali 10 in singolare, 5 in misto e 4 in doppio, specialità più tenuta in considerazione all’epoca.

Tutti i 10 tornei vinti in singolare, sono stati conquistati da Tilden sull’erba, superficie che all’epoca cannibalizzava la stagione, molto di più di quanto oggi faccia il cemento.

Firmò tre volte il torneo di Wimbledon e 7 volte gli allora Campionati Studenteschi, ai quali non potevano partecipare i professionisti della racchetta, ma che vennero poi riconosciuti per la totalità dei giocatori, precursori degli attuali US Open che oggi si giocano sul cemento.

Rod Laver

Continuiamo la nostra carrellata, scrivendo di uno che sull’erba viaggiava come un treno.

Rod Laver è l’unico tennista della storia ad aver vinto tutti e quattro gli Slam nello stesso anno. Lo fece una volta nel 1962 prima che la famigerata “Era Open” aprisse i battenti e si confermò nel 1969, il primo anno della stessa Era, momento dal quale le statistiche e le vittorie dei tornei sono state il punto focale della carriera di ogni giocatore.

La cartina di tornasole che caratterizza le incredibili qualità di Laver sull’erba, è data dal fatto che ben tre tornei su quattro di quegli Slam, furono giocati su questa superficie, in entrambe le occasioni.

Laver ha perso un totale di un solo set nelle finali dei quattro tornei di Wimbledon che ha vinto. In tutto ha messo in tasca qualcosa come 9 titoli del Grande Slam sull’erba e tra il 1964 e il il 1968, ma messo la firma su ben 4 US Pro Championship, giocati anch’essi su questa superficie.

Pete Sampras

Sono stati sette i titoli vinti a Wimbledon da uno dei giocatori più forti di sempre sull’erba. Parliamo ovviamente di epoche completamente diverse rispetto ai due campioni analizzati fin qui e l’Era Open era già stata sdoganata da un pezzo.

Ci riferiamo alla fine dello scorso millennio, quando, tra il 1993 e il 2001, l’americano vinse qualcosa come 57 partite, perdendone una sola, fino all’ultimo atto, quello che rappresentò un ideale passaggio di consegne, con colui che sarà il successivo dominatore sull’erba, Roger Federer, contro cui Sampras perse al quarto turno.

Sampras, ormai a fine carriera, perse il suo ultimo incontro a Wimbledon nella stagione successiva, quando si arrese a George Bastl al secondo turno.

Il primo successo di Sampras a Wimbledon, risale quindi al 1993, quando, a 21 anni, conquistò il suo secondo titolo ad un torneo dello Slam, dopo quello vinto tre anni prima agli US Open.

Il clamoroso ruolino di marcia del nativo del Maryland, fu interrotto solo dalla clamorosa sconfitta contro Richard Krajicek, che lo eliminò a sorpresa ai quarti di finale nel 1996.

Björn Borg

Tra i giocatori che meglio hanno figurato nei prestigiosi campi di Wimbledon, lo svedese Björn Borg è stato il primo a vincere quella prova del Grande Slam per 5 volte di seguito.

I suoi avversari nelle finali di quell’epoca, parliamo del periodo a cavallo tra gli anni ’70 e ’80, furono tutt’altro che malleabili, visto che parliamo di gente del calibro di Jimmy Connors, Ilie Nastase e del suo avversario più acerrimo, John McEnroe.

L’ultima finale con lo statunitense, quella del 1981, segnò la sconfitta che non gli permise di conquistare il sesto trofeo consecutivo, atto che gli fece propendere per una decisione drastica: quella di non partecipare più al torneo più antico e prestigioso del mondo.

Tra i record fatti refertare dallo svedese, c’è quello delle 41 partite vinte consecutivamente, tra le quali quella epica del 1981 in semifinale contro Jimmy Connors, che era avanti di due set…

Novak Djokovic

Se non fosse esistita la rivalità tra i tre migliori giocatori della storia del tennis, Rafa Nadal, Roger Federer e Novak Djokovic, probabilmente il serbo avrebbe capeggiato la speciale classifica dei campioni che meglio hanno giocato sull’erba.

Il giocatore serbo, che ha ancora la possibilità di migliorare il proprio palmares nel momento in cui andiamo online, ha fino a questo punto portato a casa la bellezza di 20 prove del Grande Slam, ben sei delle quali condotte in porto a Wimbledon.

La sua prima vittoria in Inghilterra risalgono al 2011, ma arrivarono successi anche nel 2014, 2015, 2018, 2019 e 2021.

Roger Federer

Alla luce di un’epoca tennistica che siamo stati fortunati a vivere in prima persona, diventa veramente difficile non dare la palma del migliore sull’erba a Roger Federer, il tennista svizzero che ha rivoluzionato questo sport con l’arrivo del nuovo millennio.

Sono stati 8 i tornei vinti da “The King” a Wimbledon, record assoluto di questa speciale classifica, il primo dei quali nel 2003, quando in finale eliminò Mark Philippoussis col punteggio di 7-65, 6-2, 7-63.

Tra il 2003 e il 2007, Federer eguagliò il record di Borg, chiudendo una striscia vincente di ben 5 vittorie, senza mai perdere un incontro su 40 partite giocate, per poi ripetersi ancora una volta nel 2009, nel 2012 e nel 2017.