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Ancora qualche ora e scopriremo quali dei due tennisti del tabellone maschile, giocheranno la finale del torneo di Wimbledon al termine di due settimane di tennis giocato ai massimi livelli e che raggiungeranno le colleghe Ons Jabeur e Marketa Vondrousova, che scenderanno in campo domani per l’atto conclusivo del torneo femminile.

Ma se avete aperto questo pezzo, è perché volete sapere qualcosa di più delle due partite di semifinale maschile, quelle che vedranno il nostro Jannik Sinner nell’afoso primo pomeriggio londinese vedersela contro Novak Djokovic e Carlos Alcaraz che giocherà invece contro Daniil Medvedev.

Sinner-Djokovic, la rivincita sull’erba di Wimbledon

La Russia sembra essere il terreno di conquista preferito per Novak Djokovic, se parliamo di quarti di finale del Grande Slam, visto che nei due precedenti tornei che si sono giocati quest’anno, l’Australian Open e il Roland Garros, il serbo ha conquistato il passaggio di questo turno rispettivamente contro Andy Rublev e Karen Khachanov, per poi superare, nello stesso turno di quest’anno sull’erba inglese, ancora una volta Rublev in quattro set.

Non è stata la versione migliore di Djokovic quella messa in mostra nel turno precedente, o meglio non lo è stata nel primo set, quando il russo ha tenuto botta portando a casa il primo set, evento che negli ultimi due anni è capitato sovente all’attuale numero 2 del mondo, che però trova quasi sempre il modo di risollevare le sorti dei suoi incontri, cosa che è successa anche mercoledì sera quando, nei successivi tre set, ha annichilito ogni speranza del giovane russo.

Adesso “Nole” è rimasto in compagnia di 3 giovanotti di grande tecnica esplosiva, che proveranno in tutti i modi a togliergli la soddisfazione di terminare la missione di una vita: conquistare il Grande Slam nell’anno solare, impresa sfuggitagli un paio di anni fa a Flushing Meadows per mano di un altro giocatore russo, Daniil Medvedev, ancora in lizza anche qui a Wimbledon.

Ma il primo ostacolo da superare risponde al nome di Jannik Sinner, che ha dimostrato fin qui un eccellente stato di forma, seppur certificato da tutta una serie di match non esattamente insormontabili, come quelli contro Cerundolo, Schwartzman, Halys, Galan e Safiullin. Le polemiche scaturite da questo tipo di percorso, oggettivamente non il più terribile, lasciano però il tempo che trovano, visto che Sinner ha fatto il suo dovere e non sarebbe corretto non rendergli merito, visto che la sicurezza con la quale ha portato tutte queste partite a casa, è sotto gli occhi di tutti.

Il percorso del campione altoatesino nel torneo di Wimbledon dell’anno passato, si chiuse proprio contro Djokovic, al termine di una partita senza senso che lo vide avanti 2 set a 0, recuperato prima e travolto poi dal serbo, che chiuse al quinto dopo le ultime tre frazioni giocate in modo perfetto.

Tra i due si sono giocati altri due precedenti, un’esibizione ad Adelaide di un solo set vinto da Djokovic 6-3, che poco ha a che fare con l’agonismo dei major e sulla terra di Montecarlo nel 2021, dove Djokovic diede una dura lezione all’azzurro ai 16esimi di finale con un perentorio 6-4/6-2.

Alcaraz-Medvedev

La seconda semifinale in programma, sarà invece quella che vedrà opposti Carlos Alcaraz e Daniil Medvedev, rispettivamente numero 1 numero 3 del mondo, che si affrontano per la terza volta in carriera, ma, c’è da giurarci, sarà uno scontro che i due ci faranno vedere per innumerevoli altre volte in futuro.

Il giocatore spagnolo ha messo a ferro e fuoco le velleità di Holger Rune, praticamente pari età, dominando una semifinale che non ha letteralmente avuto storia, per un 3-0 cristallino che ha certificato, se mai ce ne fosse stato bisogno, la superiorità di Carlitos, in un altro confronto che avremo modo di guardare per tanti e tanti altri anni a venire.

Il cammino di Alcaraz non è stato senza sbavature, visti i set concessi a Jarry al terzo turno e al nostro Matteo Berrettini agli ottavi, ma più in generale Alcaraz ha dimostrato di essere uno dei giocatori più in forma del momento, anche in relazione al fatto che sull’erba il suo gioco dinamico e vario mette in difficoltà chiunque.

Potrebbe esserne sorpreso anche chi starà dall’altra parte della rete questo pomeriggio, Daniil Medvedev, che se l’è vista bruttissima contro la vera e propria sorpresa di questo torneo, Christopher Eubanks, autore di un clamoroso percorso che per poco non gli ha regalato la semifinale.

Per poco, sì, perché Medvedev si è all’improvviso trovato sotto 2 set a 1 e ha dovuto dare fondo a tutta la sua classe per recuperare lo svantaggio, anche attraverso il tie break del quarto set, per poi dominare il set decisivo con il punteggio di 6-1.

Per il resto, oltre al set concesso a Fucsovics al terzo turno, percorso netto contro Fery, Mannarino e Lehecka, quest’ultimo infortunatosi al terzo set, ma con il match già quasi bello che andato.

I due hanno disputato due precedenti, anche se quello più indicativo è stato giocato nel 2021, proprio sull’erba di Wimbledon, quando Medvedev chiuso il discorso per tre set a zero, 6-4/6-1/6-2, anche se, ovviamente, i due anni di esperienza in più maturati dal fenomeno spagnolo, daranno al match un indirizzo sicuramente diverso. Nel’altro incontro disputato tra i due, Alcaraz ha avuto la meglio quest’anno sul cemento di Indian Wells, dove ha chiuso in due set, 6-3/6-2.

Il programma delle semifinali maschili

Ore 14,30 Sinner-Djokovic
Ore 16,30Alcaraz-Medvedev