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Quando si cerca di stilare una classifica in merito agli sportivi più forti di ogni epoca, il primo problema da risolvere è quello del parametro da utilizzare per capire chi deve stare al vertice.

Sono in tanti a pensare che le vittorie debbano essere ciò su cui ci si debba basare per capire chi è stato il più forte. E non hanno, ovviamente, tutti i torti.

Ma in uno sport come il tennis, e soprattutto come il tennis femminile, questo tipo di parametro viene messo in discussione da tutta una serie di caratteristiche altre, che potrebbero rimescolare le carte.

Ci riferiamo al best ranking in carriera, al ranking medio, al numero di tornei vinti (diverso da quello delle vittorie), al numero degli Slam e/o dei major… Insomma, da qualsiasi punto si guardi, una classifica può essere più o meno giustificata delle altre.

In questo pezzo troverete le 10 migliori giocatrici italiane di ogni epoca e come parametro abbiamo deciso di utilizzare quello del best ranking, in modo tale da provare a non scontentare nessuno e cercare di stilare una graduatoria più oggettivamente meritocratica possibile.

Lea Pericoli

Bisogna tornare molto indietro nel tempo per rendere omaggio alla Signora del tennis italiano, Lea Pericoli, che insieme alla sua compagna Silvana Lazzarino, riuscì nell’impresa di raggiungere per ben 5 volte la finale degli Internazionali d’Italia.

In questo caso il ranking migliore della carriera della Pericoli, non può venirci in soccorso, in quanto all’epoca non esistevano le classifiche stilate in relazione alle stagioni tennistiche.

La pericoli, classe 1935, ha chiuso al secondo turno l’edizione degli Australian open del 1965, per poi raggiungere il quarto turno (gli ottavi di finale) in 3 occasioni a Wimbledon e in 4 al Roland Garros.

Per capire l’importanza della carriera della Pericoli, sarà sufficiente ricordare i 27 titoli conquistati ai Campionati Italiani Assoluti di Tennis. Mai nessuno come lei.

Nel 1975 la Pericoli si è ritirata dalle scene competitive per prestarsi alla sua nuova carriera di conduttrice, scrittrice e giornalista.

Silvana Lazzarino

Quasi coetanea della Pericoli, nata a Roma nel 1933, Silvana Lazzarino ha ottenuto come miglior risultato della sua carriera, le semifinali del French Open nel 1954, quelli vinti da Maureen Connolly in finale contro la francese Ginette Bucalle. Inoltre ha centrato in carriera il terzo turno in un’occasione a Wimbledon, nel 1960 e agli US Open, nel 1954.

Annalisa Bossi

Se vogliamo tornare ancora più indietro con le nostre eroine del tennis, dobbiamo citare per forza Annellese Ullstein, nata a Dresda nel 1915 e naturalizzata italiana dopo aver sposato nelle prime nozze Renato Bossi, deceduto nel 1947 in un incidente aereo.

Della carriera della Bossi vanno segnalati i quarti e le semifinali all’Open di Francia nel 1950 e nel 1949.

Dopo essersi sposata per la seconda volta con Giorgio Bellani, anche lui morto nel 1969, ha vissuto una vita molto lunga e piena, morendo alla soglia dei suoi 100 anni nel febbraio del 2015.

Tathiana Garbin

Veneziana classe 1977, Tathiana Garbin è balzata recentemente agli onori delle cronache tennistiche per essere diventata la nuova collaboratrice dello staff tecnico di Camila Giorgi.

La Garbin ha ricoperto il ruolo di capitano della squadra azzurra di Federation Cup al posto di Corrado Barazzutti nel 2016 e da tanti anni fa parte del giro della Federazione Italiana Tennis.

Nel 2000 conquistò il suo unico titolo WTA, quello di Budapest, quando sconfisse Kristie Boogert 6-2/7-6.

Il suo miglior ranking WTA è la 22ª posizione centrata nel 2007.

Sandra Cecchini

La bolognese tutta grinta, è passata al professionismo nel 1981, quando aveva appena 16 anni e ha piazzato in carriera tutta una serie di risultati come i quarti di finale sulla Terra Rossa del French Open, che le hanno permesso di raggiungere il 15° posto della classifica WTA.

Dopo circa 17 anni, nel momento del suo ritiro nel 1998, la Cecchini vantava 340 vittorie e 235 sconfitte, per un totale di 12 tornei conquistati.

Raffaella Reggi

Faentina del 1965, Raffaella Reggi viene ancora oggi ricordata come una delle giocatrici più tecniche dell’era moderna del tennis mondiale.

Furono 5 i tornei major vinti dalla giocatrice di Faenza, tra i quali gli Internazionali d’Italia giocatisi nel 1985 e quello di San Diego nel 1987.

Ritiratasi nel 1992, Raffaella Reggi ha toccato il 13° posto WTA come miglior piazzamento in carriera.

Roberta Vinci

Una delle prime due forze della natura provenienti dalla Puglia, che ci hanno fatto letteralmente sognare in una notte di settembre del 2015. Tarantina, classe 1983, Roberta Vinci ha toccato il settimo posto della classifica WTA nell’aprile 2016, che è rimasto poi il suo piazzamento migliore in carriera.

Quella finale a Flushing Meadows fu densissima di emozioni e della Vinci si ricorderà, oltre che l’atto conclusivo perso contro la Pennetta 7-6/6-2, la fantastica semifinale contro l’allora numero 1 del mondo Serena Williams, in quel periodo considerata imbattibile e in piena corsa per la conquista del Grande Slam.

Di quella partita sono in tanti a ricordarsi una Vinci sola contro il 99% del pubblico di Flushing Meadows, lottare come una leonessa, ribaltando una partita che le vide accusare uno svantaggio di un set, per poi ribaltare le sorti dell’incontro 2-6/6-4/6-4 al terzo.

Ritiratasi dal professionismo nel maggio del 2018, la Vinci è stata spesso richiesta da alcune emittenti televisive per il commento di alcune delle partite del tour femminile.

Flavia Pennetta

La Pennetta fa parte, insieme alla Schiavone, alla Errani e alla Vinci, di quel gruppo di tenniste che ha preso il cuore agli italiani nel decennio che ha preceduto quello che stiamo vivendo in questi anni.

Nata a Brindisi il 25 febbraio del 1982, l’attuale moglie di Fabio Fognini, ha toccato l’apice della sua carriera, quando, proprio nell’anno del suo ritiro, il 2015, conquistò la vittoria agli US Open di Flushing Meadows, seconda italiana di sempre a vincere una prova del Grande Slam, dopo quella vinta da Francesca Schiavone agli Internazionali di Parigi nel 2010.

È stata la giocatrice che, ad oggi, ha incassato il prize pool più alto tra le sue connazionali, lambendo quota 14 milioni di dollari e mettendo in tasca la bellezza di 11 titoli WTA.

Il suo palmares vanta numerose vittorie anche in doppio, specialità nella quale fu la prima italiana a raggiungere la prima posizione del ranking assoluto, nel febbraio del 2011.

Negli Slam, oltre alla già citata vittoria di New York, la Pennetta ha raggiunto il quarto turno al Roland Garros e a Wimbledon, mentre ha centrato i quarti di finale agli Australian Open del 2014. Ha raggiunto nel settembre del 2015 il sesto posto nel ranking WTA.

Sara Errani

Tra le tenniste ancora in attività, Sara Errani è la giocatrice italiana che vanta il miglior ranking WTA, ottenuto al termine del suo biennio di grazia, 2012 e 2013, il quinto posto.

La campionessa bolognese, classe 1987, è considerata una delle più grandi tenniste italiane di sempre e ha messo in tasca qualcosa come 9 vittorie in tornei del WTA.

Tra i suoi risultati più nobili, vi è da ricordare la finale al Roland Garros del 2012, persa da Maria Sharapova che in quella occasione conquistò il primo posto della classifica, mentre la Errani entrò tra le Top 10.

Del 2012 vanno ricordati anche i quarti di finale agli AUO, il terzo turno di Wimbledon e le semifinali degli US Open.

Francesca Schiavone

Se vogliamo riferirci al mero piazzamento della carriera di ognuna delle tenniste che abbiamo esaminato fin qui, Francesca Schiavone vanta il migliore tra tutte, il quarto posto, ottenuto a fine gennaio del 2011.

Non sono in pochi a ritenerla la più forte tennista italiana di sempre, a prescindere dalle sue vittorie e dai suoi piazzamenti nel ranking.

È stata la prima giocatrice italiana di sempre a vincere un torneo del Grande Slam, preceduta negli anni passati, da due colleghi maschi, Nicola Pietrangeli e Adriano Panatta.

Il Roland Garros vinto nel 2010, rappresenta una delle più grandi imprese sportive compiute dagli italiani insieme agli US Open portati a casa dalla già citata Flavia Pennetta.