Vai al contenuto

Il tennis, come ben sappiamo, è uno degli sport che più appassiona e fa discutere. Uno degli argomenti maggiormente gettonato, tra gli appassionati , è quello relativo alla questione di chi siano i tennisti più forti di sempre: è sempre difficile fare una classifica, pertanto oggi cercheremo di creare delle macro-categorie, all’interno delle quali potranno trovare posto i migliori tennisti di tutti i tempi.

I migliori giocatori di tennis anni ’50 e ’60

Il tennis è uno sport piuttosto vecchio; pertanto, come è facile intuire, abbiamo testimonianze di immensi campioni già 70 anni fa. Primo fra tutti, l’australiano Kenneth Rosewall, che negli anni ’50 – grazie anche al suo rovescio magico – ha messo a segno un record straordinario di ben 134 titoli vinti, tra cui tre Australian Open, due Roland Garros e due US Open. Gli è mancato l’acuto solo a Wimbledon, dove ha giocato 4 finali senza riuscire a trionfare.

Altro australiano da menzionare è Rod Laver, che ad oggi detiene il maggior numero di titoli vinti in carriera (201) e ha completato per due volte il Grande Slam nei primi anni ‘60: prima da dilettante, poi nella formula Open. Tra singolare e doppio, ha conquistato 24 titoli nei Major, unitamente a ben 5 Coppe Davis.

I tennisti più forti degli anni ’70 e il dualismo Borg/McEnroe

I caldissimi anni ’70 del tennis mondiale si identificano sotto alcuni nomi molto precisi: primo fra tutti quello di Jimmy “Jimbo” Connors, tennista considerato uno dei più grandi di sempre grazie a ben 109 titoli vinti, che gli hanno portato 8 titoli del Grande Slam. Uno tra i record dell’americano è quello di aver conservato la testa della classifica mondiale per ben 268 settimane consecutive.

A spodestare Connors dal trono sono stati due leggende del tennis come Bjorn Borg e John McEnroe. Lo svedese (a detta di molti il più grande di sempre) detiene ad oggi numerosissimi record, tra i quali l’essere riuscito a vincere sia il Roland Garros che Wimbledon per tre anni consecutivi, tra i suoi 11 trionfi agli Slam. E pensare che si è ritirato a soli 26 anni, altrimenti chissà quali altri traguardi avrebbe potuto conseguire.

Acerrimo nemico di Borg (e di Connors) era John McEnroe, famoso sia per il suo carattere piuttosto sanguigno che per le sue numerose vittorie (con 7 vittorie agli Slam in singolare e ben 10 in doppio, dove col suo mancino terribile risultava essere letale).

Ma a cavallo tra anni ’70 e ’80 meritano sicuramente una menzione anche due veri e propri mostri sacri del tennis mondiale come Ilie Nastase e Guillermo Vilas, capaci di vincere quasi tutti i tornei degli slam (a Nastase manca l’Open d’Australia e Vilas Wimbledon).

Altro nome del passato, che merita di entrare a pieno titolo nei migliori tennisti di sempre, è senza dubbio quello dell’americano Ivan Lendl, ceco/americano che negli anni ’80 ha battuto il record di Connors restando in testa alle classifiche mondiali per ben 270 settimane consecutive, frutto di un palmares composto da 144 tornei vinti, tra cui ben 8 dello Slam.

Infine a cavallo tra ’80 e ’90 spicca il nome di Stefan Edberg, trionfatore in 3 diversi slam e numero 1 del ranking nel 1990

I migliori tennisti anni ’90 nell’epoca di Sampras e Agassi

Tenendo come epoca presente quella dagli anni ’90 in poi, il tennis annovera fior di campioni da inserire tra i più grandi di ogni tempo: primo fra tutti Andre Agassi, l’iconico fuoriclasse di Las Vegas che vanta ben 60 titoli ATP, 8 tornei dello Slam (con almeno una vittoria per ogni Major), Coppa Davis, l’oro Olimpico per il singolare ad Atlanta nel 1996.

Una delle rivalità più spiccate di Agassi è stata senza dubbio quella con Pete Sampras, altro tennista tra i più vincenti in assoluto, capace di vincere 14 titoli dello Slam (più di Agassi, quindi, ma senza mai vincere al Roland Garros), di cui ben 7 a Wimbledon.

Un’epoca, quella degli anni ’90 fortemente segnata dai due grandi tennisti a stelle e strisce anche per motivi di rivalità commerciale, che aiuta a vendere il prodotto tennis. Ma in questi anni sarebbe ingeneroso scordare Boris Becker, esploso giovanissimo nel vittorioso Wimbledon del 1985 e n°1 al mondo nel 1991, ma anche Jim Courier, n°1 del mondo nel 1992.

I tennisti più forti fino ai giorni nostri

Con la nostra rassegna ci avviciniamo sempre più ai giorni nostri, quindi come non menzionare “Sua Maestà” Roger Federer? Lo svizzero è uno dei giocatori più vincenti di sempre, con ben 103 tornei vinti, dei quali ben 20 tornei dello Slam (8 di questi a Wimbledon), senza contare il trionfo in Davis con la Svizzera nel 2004.

Fa pensare che i numerosissimi record del tennista svizzero siano contesi con gli altri due protagonisti dell’era contemporanea, ovvero Novak Djokovic e Rafa Nadal: il primo, serbo classe 1987, ad oggi vanta un palmares di ben 20 trionfi nei tornei dello Slam (ad exequo  con Federer) tra le quali 9 Australian Open, 6 Wimbledon, 3 US Open e 2 Roland Garros. Ha vinto anche una Coppa Davis e un bronzo alle Olimpiadi del 2008, e pare destinato a scrivere nuovi record assoluti.

Rafa Nadal, invece, è lo spagnolo che ha idealmente messo casa a Parigi, avendo vinto ben 20 titoli dello Slam come Djokovic e Federer, ma di questi ben 13 nella capitale transalpina, divenendo per tutti il migliore di sempre sulla terra rossa. Avendo vinto tutti e 4 i Major e l’oro olimpico del 2008, si può fregiare dell’appellativo di Career Golden Slam (prima di lui, in singolare, c’era riuscito solo Agassi).

I più grandi tennisti italiani di sempre

E gli italiani? Poca gloria per i tennisti dello Stivale, anche se negli ultimi tempi le cose sembrano poter cambiare.

Di sicuro, guardando al passato, i nomi da annoverare in questa classifica sono quelli di Nicola Pietrangeli (due volte vincitore del Roland Garros, nel 1959 e nel 1960, oltre al bronzo ai giochi olimpici del 1968), Adriano Panatta (vincitore a Parigi nel 1976, nonché leggendario vincitore in Coppa Davis lo stesso anno) e Corrado Barazzutti, incapace di vincere tornei dello Slam ma vincitore con Panatta della Davis 1976 e due volte semifinalista al Roland Garros e agli US Open.

Molti si chiedono se in questo capitolo debbano rientrare i vari Matteo Berrettini (con la finale disputata a Wimbledon nel 2021) , Fabio Fognini (con la vittoria al Master 1000 di Montecarlo) e Jannik Sinner, giovane di belle speranze: speriamo di poterli celebrare al più spesso, di modo da inserirli a pieno titoli tra i tennisti più grandi di sempre.