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Il cammino dell’edizione numero 141 degli US Open in corso di svolgimento sui campi di Flushing Meadows a New York, doppia la boa di metà torneo e comincia la seconda parte del suo percorso con gli ottavi di finale, per una seconda settimana che metterà in chiaro chi ne avrà di più.

A questa sorta di roulette russa senza soluzione di continuità, partecipano i nostri due tennisti che più degli altri stanno dimostrando di possedere quel fattore che potrebbe portarli in fondo, Matteo Berrettini e Yannik Sinner. 

Le partite degli italiani rimasti in corsa

Berrettini-Otte

Risale al 2018 l’unico precedente tra Matteo Berrettini ed Oscar Otte, quando, sulla terra rossa del Roland Garros, il nostro connazionale vinse al quarto, dopo aver perso il primo set.

Berrettini ha perso solo tre delle ultime 22 partite disputate, due delle quali da Novak Djokovic, a Wimbledon e a Parigi e, quando si è trattato di giocare il set decisivo, terzo o quinto, ha perso una sola volta su otto, compresa la battaglia del turno precedente contro Ivashka.

Il tennista romano ha rimontato in quattro delle precedenti 10 partite stagionali in cui è andato sotto dopo la prima frazione, anche in questo caso compresa la partite contro il bielorusso ai sedicesimi e ha centrato lo scorso luglio a Wimbledon in suo risultato migliore in carriera per quanto riguarda i tornei del Grande Slam, la finale persa contro Djokovic.

Prima dell’inizio di questi US Open, Berrettini ha annullato il 70% delle palle break a sfavore, record secondo solo a quello fatto registrare da Raonic, 73.3%. Al termine delle prime tre partite giocate finora a Flushing Meadows 2021, Berrattini ha messo a segno una media di 20,3 ace a partita, perdendo il servizio ben sei volte.

Dal canto suo, Otte, era riuscito a vincere due partite di seguito nel 2021, solo a livello Challenger e l’ottavo di finale che giocherà contro Berrettini è il suo miglior risultato negli Slam, dove non era mai approdato al terzo turno.

Il tennista romano sarà il terzo italiano sul cammino del tedesco in questi US Open, dopo Lorenzo Sonego, eliminato al primo turno e Andreas Seppi, liquidato in quattro set nel turno precedente.

Zverev-Sinner

Tanta curiosità, invece per il terzo scontro in carriera tra Alexander Zverev e Jannik Sinner, per un bilancio che vede i due in perfetta parità visto che Zverev vinse a Colonia in due set, mentre il bolzanino di San Candido, si impose in quattro set al Roland Garros del 2020.

Nel 2021, Sinner ha messo a segno un totale di 33 vittorie e 16 sconfitte, trionfando a Washington e Melbourne, e una vittoria contro il tennista tedesco gli permetterebbe di eguagliare il suo miglior risultato in un torneo del Grande Slam, i quarti di finale di Parigi 2020 dove fu sconfitto da Rafa Nadal.

Nelle due precedenti partecipazioni agli US Open, Sinner aveva sempre perso al primo turno, da Wawrinka in 4 set nel 2019 e da Khachanov in 5 set nel 2020 nonostante un vantaggio di due set a zero.

Nel match d’esordio contro Purcell, Sinner ha commesso 16 errori non forzati, contro una media di ben 53 nei due match dei turni successivi contro Zvajda e Monfils. Sinner ha affrontato un Top-Ten in carriera in 14 occasioni, perdendo 10 volte, una di queste 4 vittorie è arrivata sulla terra di Barcellona contro Rublev.

Zverev ha un bilancio stagionale di 41 vittorie e 11 sconfitte che gli hanno permesso di levare le braccia al cielo dopo le finali di Madrid, Cincinnati, Acapulco e il conseguimento dell’oro olimpico di Tokyo.

Il tedesco non perde da ben 14 partite, durante le quali ha lasciato ai suoi avversari solo tre set e il suo miglior risultato conseguito ad uno Slam è la finale persa contro Thiem in quattro set all’ultima edizione degli US Open.

Nell’ultimo anno Zverev è stato uno dei giocatori che ha fatto registrare il più alto numero di doppi falli, ben 5 a partita.

I match più importanti in campo maschile

Evans-Medvedev

Daniel Evans e Daniil Medvedev, non si sono mai incontrati in un match facente capo al Tour ATP e nei Major, ma nel 2021 Evans, numero 24 del ranking ATP, ha vinto solo una delle 5 partite giocate contro un Top-Ten e il record non migliora di molto se contiamo i suoi successi in carriera contro i migliori 10, solo 4 vittorie su 21 partite.

L’unico successo dell’inglese ad un torneo ATP è proprio di quest’anno, a Melbourne, sul cemento, e, con questo ottavo di finale raggiunto agli US Open, eguaglia il suo miglior piazzamento ad uno Slam, ottenuto agli Australian Open nel 2017, sconfitto in quella occasione da Tsonga

Medvedev ha dalla sua un invidiabile record di 43 vittorie e 10 sconfitte nel 2021, che gli hanno permesso di portare a casa ben tre titoli, Washington, Mallorca e Toronto. 

Nei primi tre match di questi US Open, Medvedev ha perso il proprio servizio solo in due occasioni, concedendo in tutto solo 5 palle break ai suoi avversari, Gasquet, Koepfer e Andujar. 

Djokovic-Brooksby

È un inedito il match posizionato in cima alla parte alta degli ottavi di finale del tabellone maschile, visto che il numero 1 del mondo Novak Djokovic e lo statunitense Jenson Brooksby, non si sono mai incontrati prima d’ora.

Il tennista serbo ha perso solo 5 partite in stagione, due delle quali alle Olimpiadi di Tokyo, dove arrivava da una striscia positiva di ben 22 vittorie ed è in fortissimo odore di conquista del Grande Slam, visto che finora ha messo a segno 24 vittorie su 24 incontri nei Major di quest’anno. Sarebbe il primo giocatore a raggiungere l’impresa, dopo quella di Rod Laver nel 1969.

Il numero 1 del mondo ha vinto tutte e tre le partite stagionali finite al quinto set, record che va a migliorare quello in carriera, che lo ha visto prevalere 35 volte su 45.

Nelle sue tre precedenti partecipazioni ad un torneo dello Slam, Brooksby ha passato il turno in una sola occasione e quello con Djokovic sarà il suo esordio contro un Top-10 in carriera.

I match più importanti in campo femminile

Svitolina-Halep

Il rientro di Simona Halep, dopo una lunga assenza dovuta al doppio infortunio che ha interessato caviglia e polpaccio, non ha tradito le attese dei suoi estimatori. 

Dopo la vittoria all’esordio contro Camila Giorgi, che rappresentava una delle mine vaganti del torneo, visti i risultati ottenuti nelle settimane precedenti dall’azzurra, la giocatrice rumena ha avuto qualche difficoltà a superare secondo e terzo turno, contro Kucova e, soprattutto, Rybakina, nonostante un saldo negativo tra vincenti, 24, ed errori non forzati, 36, nel match contro la kazaka, durato qualcosa come 2 ore e 25 di gioco. 

Non si ferma la cavalcata della Svitolina, che sta sfruttando nel migliore dei modi l’onda lunga del successo al WTA250 di Chicago

La Halep ha battuto la Svitolina nei due match giocatisi in un major tra la campionessa ucraina e quella rumena, ma il bilancio complessivo vede la Svitolina condurre per cinque vittorie contro quattro. 

Ben quattro delle cinque vittorie di Elina Svitolina, sono arrivate in due set, record peggiore in questa speciale classifica, solo rispetto a quello detenuto contro Kerber e Cornet. 

Il miglior risultato di Svitolina ad uno Slam, è stata la semifinale proprio agli US Open nel 2019, la sua stagione migliore, durante la quale colse un’altra semifinale, quella del Roland Garros. 

La Halep vanta invece due successi nei tornei del Grande Slam, a Parigi nel 2018 e a Wimbledon nel 2019

Sabalenka-Mertens

Interessante il match che vedrà di fronte Aryna Sabalenka ed Elise Mertens, che si sono scontrate ben sette volte in carriera, per un bilancio che sorride alla bielorussa che l’ha spuntata in ben 5 occasioni.

La giocatrice belga ha sorpreso la sua avversaria nel Master 1.000 di Montreal e a Lugano, sempre nel 2018. 

La Mertens, con il match degli ottavi di finale a New York 2021, diventa l’avversaria con cui la Sabalenka ha giocato più volte in carriera. 

La giocatrice bielorussa non aveva mai superato un ottavo di finale ad un torneo del Grande Slam, prima delle semifinali raggiunte a Wimbledon 2021, mentre la Mertens è a caccia del suo terzo quarto di finale a Flushing Meadows, anche se il suo risultato migliore in uno Slam, rimane la semifinale raggiunta agli Open di Australia nel 2018. 

Pliskova-Pavlyuchenkova

Karolina Pliskova e Anastasia Pavlyuchenkova, si sono affrontate ben otto volte durante la loro carriera, per un bilancio che vede la giocatrice ceca, avanti per 6 vittorie a due, ma la statunitense ha messo a segno le ultime due vittorie, quella sulla terra di Madrid e agli Australian Open, entrambi incontri disputatisi quest’anno.

Il miglior piazzamento dell’americana, risale al Roland Garros di quest’anno, mentre il suo migliore percorso a Flushing Meadows, è stato quello del lontanissimo 2011, quando chiuse ai quarti finale. Da quel momento in poi non ha mai superato il terzo turno a New York.

La Pliskova ha invece raggiunto una finale agli Open degli Stati Uniti nel 2016, perdendo dalla Kerber in tre set, ma nelle sue due ultime partecipazioni, non ha mai superato gli ottavi di finale.