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I giochi sono fatti ormai e le ultime speranze di Lorenzo Musetti di approdare alle semifinali di questo Next Gen ATP di Milano si sono arenate contro un ottimo Korda che lo ha liquidato in tre set chiudendo a punteggio pieno. Lo stesso ha fatto Alcaraz nell’altro gruppo, dando quindi la sensazione di avere già ben chiaro i nomi dei due favoriti per la vittoria finale.

La situazione finale nei gruppi

Si erano fatti molti calcoli sulle complicate possibilità di Lorenzo Musetti di approdare alle semifinali, ma tutte partivano dal fatto che era obbligato a battere Sebastian Korda. La giovane promessa statunitense però non ha dato alcuna chances all’italiano, dimostrando di essere in ottima forma chiudendo con un secco 3-0 (4-2, 4-3, 4-2 i parziali) che lo lascia in vetta al gruppo a punteggio pieno e con soli 2 set persi (tutti e due alla prima giornata contro Gaston).

Incontro a senso unico dove Musetti non ha saputo in alcun modo contrastare soprattutto il servizio di Korda, non riuscendo a portare a casa nemmeno una balla break in tutta la gara e rispondendo piuttosto male (solo il 10% di punti in risposta alla prima di servizio e un 19% sulle seconde palle). All’americano è bastato quindi conquistare i due break decisivi senza perdere mai il servizio, per chiudere il match al terzo set. A Musetti resta tutta l’esperienza accumulata in quest’anno particolarmente complicato per lui, anche se la strada da fare sembra ancora tanta.

Risultato buono per Baez, che in ogni caso liquida Gaston con un altrettanto netto 3-0 (4-3, 4-2, 4-2) anche se il match ha vissuto momenti diversi con tutte e due che hanno concesso qualche game di troppo al servizio (4 break a favore dell’argentino, 2 per il francese).

Dall’altra parte, dominio totale per lo spagnolo Alcaraz, che dopo un 4-0, 4-1 contro Cerundolo, si concede una piccola flessione lasciando all’argentino l’unico set perso fin qua per poi vincere il match sul 3-1 finale (2-4, 4-3 gli altri due set). Ma resta il fatto che Alcaraz sembra veramente giocare un tennis devastante al suo meglio, autore peraltro di quello che è probabilmente uno dei punti più spettacolari della stagione (contro Nakashima, che battendo Rune per 3-1 nello scontro diretto si è comunque conquistato un posto in semifinale).

Le semifinali

Si compone così il quadro dei due incontri di semifinale, che vede da una parte Alcaraz scontrarsi contro l’argentino Baez, mentre dall’altra parte sarà Korda contro Nakashima. Tutte e due sono sfide inedite fin qua.

Nel derby americano è ovviamente Korda il favorito, forte di tutti i vantaggi possibili: un anno in più di esperienza (21 anni contro i 20 di Nakashima), un ranking più alto (39 contro 63), un torneo ATP in bacheca quest’anno (a Parma, battendo il nostro Cecchinato) e in generale una condizione che sembra migliore. Dal canto suo Nakashima ha comunque il cemento come suo elemento preferito e non sarà avversario facile da battere.

In apparenza più indirizzata invece l’altra semifinale, dove lo spagnolo Alcaraz ha almeno una (o due) grandezze di distanza da Baez, malgrado l’anagrafe porti due anni in più a favore dell’argentino (che però è ancora 111° nel ranking contro il 32° posto di Alcaraz).

Inutile girarci intorno, lo spagnolo sta bruciando tutte le tappe e scalando le graduatorie a suon di colpi terribili, con una fisicità decisamente più matura dei suoi diciotto anni. Delle due proprio la gestione mentale potrebbe essere forse l’unico problema da risolvere in alcuni momenti del match (vedi quanto successo a Parigi, dove dopo aver liquidato Sinner si è infranto contro il ben più accessibile Gaston).

Resta il fatto che in stagione lo abbiamo già visto approdare ai quarti di uno Slam (lo US Open), oltre al primo titolo ATP (un 250 in Croazia) e a diverse vittorie importanti contro Top10 (tra cui Berrettini a Vienna). Insomma il suo approdo in finale sembra davvero quasi una formalità.

Il programma delle semifinali

  • Ore 19:00 KORDA (USA) vs NAKASHIMA (USA)
  • Ore 21:00 ALCARAZ (SPA) vs BAEZ (ARG)