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Djokovic e Medvedev saranno i due giocatori che proveranno a mettere in tasca il titolo degli US Open 2023 che si chiuderanno nella serata di domenica e metteranno fine a 15 giorni di grande tennis, al termine dei quali scopriremo se l’ormai famosa finale del 2021, confermerà l’idiosincrasia che il campione serbo nutre nei confronti del numero tre al mondo, oppure se, Medvedev riuscirà a sconfiggere Djokovic in finale, per ben due volte nel giro di tre edizioni.

Orario e dove si potrà vedere la finale tra Djokovic e Medvedev

La finale degli US Open del tabellone maschile tra Novak Djokovic e Daniil Medvedev, aprirà i battenti quando in Italia saranno le ore 22:00 e si disputerà al centrale del complesso di Flushing Meadows, l’Arthur Ashe Stadium, teatro della finalissima femminile, che ha incoronato regina di New York, Coco Gauff.

Il match si potrà vedere in diretta e in chiaro su Supertennis in esclusiva per l’Italia, esattamente come tutte le partite del torneo trasmesse fin qui dal canale tematico.

Djokovic: una sconfitta su 26, Medvedev senza paura

Sarà una partita fortemente condizionata da quello che successe nel 2021, quando Medvedev infranse i sogni di Djokovic di portare a casa il Grande Slam, quello più prestigioso che si disputa nell’arco di un anno solare.

Dopo aver vinto le tre precedenti prove a Melbourne, Parigi e Wimbledon, Djokovic non riuscì a superare l’ultimo ostacolo rappresentato proprio dall’avversario di domenica sera, e la partita di domenica si preannuncia carica di significati.

Intanto c’è da mettere in evidenza che i due hanno mostrato un gioco scintillante fino alle semifinali, con poche sbavature durante il percorso, per una parte finale addirittura irresistibile.

Medvedev ha messo KO negli ultimi tre turni gente come De Minaur, Rublev e, soprattutto Alcaraz, palesando uno stato di forma strepitoso ed ergendosi a vero e proprio muro invalicabile che ha lasciato poco spazio alle inventive degli avversari di turno. Più in generale il russo ha lasciato un set allo statunitense O’Connell al secondo turno e, più avanti, ai già citati De Minaur e Alcaraz.

L’unico spavento per Novak Djokovic, è invece giunto alla fine della prima settimana di gioco, quando, al terzo turno, ha dovuto fare i conti con Djere nel derby serbo, capace di tenergli testa e portarlo fino al quinto set. Per il resto percorso netto, con Zapata-Miralles, Gojo, Fritz e Shelton, questi ultimi due beniamini di casa, che non sono riusciti a strappare nemmeno un set all’attuale numero 2.

Ma c’è un dato ancora più impressionante se vogliamo mettere a confronto i due stati di forma, Djokovic ha perso un solo incontro nelle sue ultime 26 uscite, la finale di Wimbledon del 16 luglio scorso, quando Carlitos Alcaraz fece suo il trofeo battendo il serbo 3 set a 2 in un indimenticabile atto finale che rimarrà negli annali della storia del tennis.

Più balbettante il recente passato di Medvedev, che di match ne ha persi tre da quello della semifinale sull’erba londinese compresa contro Alcaraz, per poi inaugurare con una sconfitta ai quarti da De Minaur la sua stagione sul cemento in quel di Toronto, che è proseguita con l’eliminazione, questa volta agli ottavi, da Zverev a Cincinnati.

I precedenti

Questi sono i precedenti tra Medvedev e Djokovic, ve li forniamo in forma analitica partendo dal ritiro in Davis da parte del russo del 2017.

DATAVINCITORELUOGO E SUPERFICIEPUNTEGGIO
03-02-2017DJOKOVICCOPPA DAVIS – CEMENTO2-1 RITIRO
30-06-2017DJOKOVICEASTBOURNE – ERBA2-0
21-01-2019DJOKOVICAUSTRALIAN OPEN – CEMENTO3-1
19-04-2019MEDVEDEVMONTECARLO – TERRA3-1
18-08-2019MEDVEDEVCINCINNATI – CEMENTO2-1
11-01-2020DJOKOVICATP CUP – CEMENTO2-1
18-11-2020MEDVEDEVATP FINALS LONDRA- CEMENTO2-0
12-09-2021MEDVEDEVUS OPEN – CEMENTO 3-0
07-11-2021DJOKOVICPARIGI BERCY – CEMENTO2-1
08-10-2022DJOKOVICASTANA CEMENTO1-1 RITIRO
18-11-2022DJOKOVICATP FINALS TORINO – CEMENTO2-1
07-01-2023DJOKOVICADELAIDE – CEMENTO2-0
03-03-2023DJOKOVICDUBAI – CEMENTO 2-0

Le chiavi tattiche del match tra Djokovic e Medvedev

Buona parte dell’esito del match tra i due finalisti dell’edizione 2023 degli US Open, dipenderà dall’efficacia della risposta di Djokovic, in relazione al numero di prime di servizio di Medvedev.

In altre parole, se la si vuole vedere dal lato del russo, egli avrà, durante la partita, una necessità impellente: quella di mettere in difficoltà il serbo con le prime palle quando avrà il servizio a disposizione, ammesso, e ampiamente concesso, che il serbo sia da tutti considerato il migliore al mondo nel fondamentale della risposta.

Va da sé, infatti, che il numero tre delle classifiche ATP, dovrà fare appello a percentuali congrue, per non consegnarsi alla prima ribattuta del suo avversario che, sulla seconda dei suoi avversari, diventa una specie di macchina da punti.

A quel punto il russo potrà mettere i piedi dentro il campo, o comunque molto vicini alla linea di fondo e condurre lo scambio, perché se il match prenderà forma con l’iniziativa lasciata al serbo, allora ci saranno poche speranze di assistere ad un match equilibrato.

Dal canto suo, Djokovic, sa che il servizio del suo avversario, qualora dovesse diventare un problema in termini di Ace e prime vincenti, potrebbe fare la differenza, ma su questo poco potrà fare, se non affidarsi alla sua fantastica risposta che dovrà lavorare bene durante il match di questa sera.

Nella finale del 2021, furono 16 gli Ace di Medvedev e la percentuale di prime superò il 57%, e di esse l’ottanta per cento, 41 su 51, si trasformarono in punti portati a casa. Quella percentuale scese drasticamente se analizziamo le seconde del russo, che vinse 22 punti su 38 giocati.

Djokovic, inoltre, in questa edizione degli US Open, ha palesato una percentuale di errori non forzati molto bassa, che potrebbe anch’essa rappresentare una chiave di questo match, visto che furono ben 38 quelli commessi nel 2021.

E infine i vincenti. Sappiamo quanto Medvedev prediliga prendere il pallino del gioco in mano, e non ha paura di correre da una parte all’altra del campo come ha fatto con profitto soprattutto contro Rublev e Alcaraz, ma la necessità di non protrarre fin troppo avanti il match, a prescindere da quella che è la differenza di età, si rivelerà un’arma a doppio taglio per entrambi, che, a seconda di come andrà il braccio, dovranno fare affidamento sulla loro capacità di chiudere lo scambio alla prima occasione.

Le capacità per farlo da parte di entrambi, ci sono tutte e la possibilità di assistere ad un match epico, anche.