Da martedì a domenica prossima, il tennis vive l’ultimissimo capitolo dell’anno con la Final Eight di Coppa Davis. L’Italia ci arriva da bi-campione in carica e da paese ospitante, ma anche con le pesanti assenze di Sinner e Musetti.
Nonostante il forfait dei due big, la nazionale capitanata da Filippo Volandri ha comunque chance e non solo perché gioca in casa: il momento del nostro tennis è davvero stellare e ci possiamo permettere anche di lasciare a casa il n.26 ATP, Luciano Darderi. Tutte cose che, se ce le avessero dette anche solo 6-7 anni fa, avremmo pensato a uno scherzo.
Vediamo insieme le nazionali qualificate, i giocatori protagonisti e anche la particolare formula della competizione.
Final Eight Coppa Davis 2025: dove si gioca e dove vederla in TV
La Final Eight di questa Coppa Davis si disputerà presso la Super Tennis Arena di Bologna Fiere, dal 18 al 23 novembre 2025. La competizione sarà trasmessa, in diretta e in chiaro, su SuperTennis (canale 64 sul Digitale Terrestre). Per quanto riguarda lo streaming, sarà disponibile su SuperTenniX.
La formula della Final Eight di Coppa Davis 2025 e le critiche
Come nelle precedenti edizioni a partire dalla riforma del 2019, la Coppa Davis si assegna tramite una Final Eight che si svolge nell’arco di una singola settimana. Il format prevede che ogni singolo turno (“tie”) sia composto da due singolari, nei quali teoricamente si dovrebbero scontrare i numeri 1 e i numeri 2 delle rispettive nazionali, più un doppio che però è solo eventuale. Vediamo perché:
- Ogni incontro vale un punto e vince la squadra che arriva per prima a 2.
- In questa formula, il doppio è solo eventuale, ovvero si disputa solo nel caso in la situazione sia di parità 1-1 dopo i due singolari.
- Gli incontri sono al meglio dei due set su tre, con tie-break ai 7 punti in caso di 6 giochi pari in tutti i set, sia per gli incontri di singolare che di doppio.
Fin dalla sua introduzione, questa formula ha incontrato diverse critiche, anche se costituisce il compromesso necessario per completare una competizione come la Final Eight in un tempo ragionevole.
La criticità principale è rappresentata dalla grande importanza che può rivestire il doppio, che si disputa sì solo nel caso di 1-1, ma che appunto è sempre decisivo. Trattandosi di una specialità spesso non disputata dai più forti, può sconvolgere le gerarchie e i valori tra le varie nazionali.
Per intenderci, nell’antica formula della Coppa Davis si giocavano due singolari nel day 1, il doppio nel day 2 e altri due singolari nel final day. Anche in quel caso il doppio poteva essere decisivo, ma sicuramente molto meno rispetto alla formula attuale.
Final Eight Coppa Davis 2025: il programma degli incontri
L’epilogo della Coppa Davis 2025 si giocherà tra martedì 18 novembre e domenica 23 novembre. Dal 18 al 20 sono previsti i quarti di finale, venerdì e sabato le due semifinali, mentre la finalissima è in programma domenica.
Questo il dettaglio della programmazione.
Quarti di finale
- Martedì 18 novembre: QF1 Francia – Belgio (ore 16:00)
- Mercoledì 19 novembre: QF2 Italia – Austria (ore 16:00)
- Giovedì 20 novembre: QF3 Spagna – Rep. Ceca (ore 10:00) e QF4 Argentina – Germania (dalle 17:00)
Semifinali
- Venerdì 21 novembre: SF1 tra vincente QF1 e vincente QF2 (ore 16:00)
- Sabato 22 novembre: SF2 tra vincente QF3 e vincente QF4 (ore 12:00)
Finale
- Domenica 23 novembre: Finale Coppa Davis 2025 tra vincente SF1 e vincente SF2 (ore 15:00)
Coppa Davis 2025: i convocati per la Final Eight
Questi i convocati delle otto nazionali qualificate per questa Final Eight.
Argentina (Capitano: Javier Frana)
- Francisco Cerundolo
- Francisco Comesana
- Tomas Martin Etcheverry
- Andres Molteni
- Horacio Zeballos
Austria (Capitano: Jurgen Melzer)
- Alexander Erler
- Lukas Neumayer
- Lucas Miedler
- Filip Misolic
- Jurij Rodionov
Belgio (Capitano: Steve Darcis)
- Zizou Bergs
- Alexander Blockx
- Raphael Collignon
- Sander Gille
- Joran Vliegen
Repubblica Ceca (Capitano: Tomas Berdych)
- Vit Kopriva
- Jiri Lehecka
- Tomas Machac
- Jakub Mensik
- Adam Pavlasek
Francia (Capitano: Paul-Henri Mathieu)
- Benjamin Bonzi
- Pierre-Hugues Herbert
- Corentin Moutet
- Giovanni Mpetshi-Perricard
- Arthur Rinderknech
Germania (Capitano: Michael Kohlmann)
- Yannick Hanfmann
- Kevin Krawietz
- Tim Puetz
- Jan-Lennard Struff
- Alexander Zverev
Italia (Capitano: Filippo Volandri)
- Matteo Berrettini
- Simone Bolelli
- Flavio Cobolli
- Lorenzo Sonego
- Andrea Vavassori
Spagna (Capitano: David Ferrer)
- Carlos Alcaraz
- Marcel Granollers
- Pedro Martinez
- Jaume Munar
- Pablo Carreño Busta
Il possibile cammino dell’Italia
La nazionale guidata da Filippo Volandri scenderà dunque in campo mercoledì contro l’Austria, in un quarto che – diciamocelo chiaramente – nessuno pensa possa finire diversamente da un passaggio del turno degli azzurri. L’Austria ha fatto l’impresa contro l’Ungheria, che in precedenza aveva a sua volta eliminato a sorpresa il Canada.
Misolic è un buon giocatore, ancora nella fase ascendente della carriera ma non pare avere davanti a sé prospettive di enormi miglioramenti. Inoltre, ha costruito la sua classifica in larga parte su terra battuta. Probabile che il capitano Melzer gli preferisca ancora una volta il mancino Juri Rodionov, che ha fatto il miracolo contro l’Ungheria nell’ultimo turno di qualificazione alle Final Eight.
Misolic dovrebbe comunque apparire come secondo singolarista, mentre il doppio Erler/Miedler è abbastanza affidabile ma certo inferiore ai nostri Vavassori/Bolelli. Inoltre, se tutto va come dovrebbe, il doppio non dovrebbe risultare necessario.
A percorso netto, ci toccherebbe una tra Francia e Belgio. Ai transalpini mancheranno Fils e Humbert, ma Rinderknech e Moutet (più di Mpetshi-Perricard) dovrebbero essere sufficienti a sconfiggere il Belgio di Bergs e Collignon. Occhio, però, perché in caso di doppio Vliegen/Gillè sono insidiosi.
Nonostante le assenze di Sinner e Musetti, dunque, l’Italia può vantare sostanziose chance di guadagnarsi la finale.
Le tante insidie nella parte bassa del tabellone
Lì dovrebbe trovare la Spagna, ma la presenza di Alcaraz – seppur importantissima – rischia di essere illusoria, vista la formula della competizione. E poi ci sono le scelte di David Ferrer, che lo scorso anno costarono l’eliminazione con l’Olanda: l’omaggio a Nadal era stato toccante, ma l’anziano fuoriclasse non era in condizioni di competere alla pari e così arrivò la beffa nel doppio, dopo lo scontato punto portato da Alcaraz.
Stavolta, il capitano spagnolo ha ignorato Alejandro Davidovic-Fokina, che sul veloce qualcosina ha dimostrato oltre a essere n.14 ATP, preferendogli un noto terraiolo come Martinez, mentre la scelta di Munar ci può anche stare.
La Spagna troverà la Repubblica Ceca di Lehecka e Mensik, che ha fatto fuori gli USA nel playoff e che potrebbe davvero fare la sorpresa. Molto dipende dalle condizioni in cui si presenterà Jakub Mensik, ultimamente vittima di diversi problemi fisici. Ma se il vincitore del Masters 1000 di Miami sarà in buona condizione, allora il doppio potrebbe essere davvero decisivo e lì tutto diventerebbe più incerto, nonostante la scontata presenza di Alcaraz in campo.
Nell’altro quarto di finale ci sono due nazionali con ambizioni, come Argentina e Germania. La squadra tedesca ha in teoria tutto per ambire all’insalatiera: Zverev, stanco e un po’ demotivato ma pur sempre Zverev, un buon secondo violino come Struff e un eventuale super-doppio con Krawietz/Putz. Anche l’Argentina, però, ha mostrato di non essere solo terra rossa, sia con Etcheverry che con Cerundolo. E il doppio Molteni/Zeballos è sempre molto ben affiatato.


