Vai al contenuto

Alle World Series Of Poker si scopre di tutto. Non solo grandi campioni, vittorie milionarie e mani spettacolari, anche storie dove il destino gioca un ruolo particolare.

Una di queste riguarda Scott Fischman. Statunitense della Pennsylvania, classe 1980, Fischman scopre il poker molto presto. Ha soltanto 12 anni quando la famiglia si sposta dal South Jersey a Las Vegas, e lì fai fatica a non incontrare il poker.

Un compagno di scuola gli insegna le basi. Lui si appassiona e impara in fretta, non solo a giocare ma anche a maneggiare le carte. E’ proprio grazie a questa abilità che entra nel mondo del poker.

Un po’ come è successo ad altri giocatori, ad esempio Scotty Nguyen, Scott Fischman lavora come dealer nelle pokeroom di Las Vegas, in particolare quelle dei casinò Sahara e Mirage. Lo fa per alcuni anni, fino a quando un’artrite reumatoide gli impedisce di continuare.

Sembra una beffa, ma in realtà il destino ha in serbo per lui una strada diversa. Quello che sembra un ostacolo si trasforma in una svolta fondamentale nella vita di Scott Fischman.

Scott Fischman (credits Mark Rogers)

Nel 2002 decide di dedicarsi alla carriera di giocatore professionista. Nei primi due anni mette a segno solo 8 ITM ma nel 2003 viene accolto nel “The Crew”, un gruppo formato da poker pro emergenti in quel periodo. Tra questi ci sono Dutch Boyd, Bobby Boyd, David Smyth, Joe Bartholdi Jr, Tony Lazar e Brett Jungblut e il gioco di Scott Fischman beneficia molto dei loro consigli.

L’anno della svolta è alle porte. Nei primi mesi del 2004 realizza altri 5 in the money. Poi, verso la fine di aprile di quell’anno, arrivano le World Series Of Poker.

Scott Fischman è alla prima partecipazione alle WSOP, ma il 27 aprile raggiunge subito un 14° posto nel $1.500 Pot Limit TH. Tre giorni dopo è all’heads-up nella versione No Limit dello stesso torneo.

Davanti a lui c’è Joe Awata, un giocatore che a 64 left gli ha rifilato una pessima bad beat: KK vs 99 a 9 al river che scoppia i suoi “Cowboys”. Ma l’HU è un’altra storia e Scott Fischman si rifà con gli interessi. In leggero svantaggio nel count, Fischman va all-in con AK e trova il call di Awata con coppia di 5. Il flop 9-7-4 aumenta il vantaggio di quest’ultimo, ma un 9 al turn regala altri tre out a Fischman. Al river si materializza proprio uno di quelli: un beffardo 7 che bina il board e consegna il pot a Fischman grazie all’Asso-kicker!

Nella mano successiva l’ex dealer chiude il conto con A6 vs K7 e A al flop. Il braccialetto del $.1500 NLH è di Scott Fischman, insieme a 300mila dollari di premio.

Scott Fischman (credits alchetron.com)

Passano altri tre giorni e “emptyseat88” (questo il suo nickname) si trova ad un altro final table. In questo caso è l’H.O.R.S.E. da 2.000 dollari di buy-in.

Scott Fischman è tutt’altro che un esperto di mixed games. Di fatto si tratta del suo primo torneo in quella specialità, motivo per cui decide di giocare in maniera molto prudente nei round di Razz e Stud (i giochi dove si sente meno preparato), per poi aggredire nella fasi di Hold’em e Omaha.

La strategia funziona e il 23enne della Pennsylvania raggiunge per la seconda volta in pochi a giorni il testa-a-testa finale. Qui ad attenderlo c’è Joe Cover, un giocatore più esperto di lui i mixed games che infatti ribalta la situazione. Fischman va sotto 1:3 in chips durante la fase di 7 Card Stud. Riesco però a resistere e addirittura a recuperare nell’altro gioco Stud, l’8-or better.

Il torneo si conclude con il poker che preferisce, il Texas Hold’em: prima ripristina il vantaggio e poi chiude il conto con coppia di 8 vs A5 e board liscio. Scott Fischman vince il secondo braccialetto in meno di una settimana e aggiunge altri 100.200 dollari ai suoi incassi. Non contento, tre giorni più tardi piazzerà un altro ITM, questa volta nel $2.000 Limit Hold’em.

Il doppio braccialetto vinto nel 2004 vale un record: quello del più giovane giocatore capace di realizzare un back-to-back alle WSOP.

Scott Fischman (credits WSOP)

Complessivamente, Scott Fischman è andato a premio 17 volte alle WSOP. Oltre ai due titoli vinti, nel suo palmares ci sono tre final table (compreso un “argento” da $352k nel $1.500 NLH del 2005). A questi va aggiunto il 6° posto ($312.000) ottenuto al Main Event WSOPE del 2008, poi vinto da John Juanda.

Anche se dal 2013 Scott Fischman si è dedicato molto di più al gioco online e al commento dei tornei, le sue vincite live ammontano oggi a 2,7 milioni di dollari.

Lavorare come dealer ti dà la possibilità di osservare gli altri e di imparare molto, e credo che questo aiuti a comprendere meglio il senso del gioco.” (Scott Fischman)

Immagine di testa: Scott Fischman (credits PokerNews)