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La mano inizia bene, perché il dealer ci serve una coppia di 8. C’è margine per giocare e magari per sperare che la coppia diventi qualcosa di più con le carte del board. E’ un sensazione che tutti sperano di provare durante un torneo di poker dal vivo.

Poi succede davvero. Arriva la terza carta uguale, set floppato! L’immagine di vincere un pot enorme si forma nel cervello. Ma per riuscirci bisogna intrappolare l’avversario. E allora facciamo in modo di vedere un’altra carta. Scende il turn, un altro 8! Abbiamo quads! O poker o four of a kind, chiamatelo come volete perché comunque si tratta di una mano pazzesca, praticamente imbattibile. Sicuri che sia proprio così?

Per la serie ho subito la peggior bad beat o il peggior cooler della mia carriera, ecco una serie di mani in cui “quads non è abbastanza”!

Andrew Robl vs Toby Lewis

La mano si svolge al partypoker World Open del 2016. Di fronte ci sono l’inglese Toby Lewis (6,5 milioni di dollari vinti finora, primo nell’EPT di Vilamoura del 2010 e nell’Aussie edizione 2018) e l’americano Andrew Robl ($5,6 milioni). Lewis riceve preflop una coppia di Donna, mentre a Robl arrivano due 9. Il resto è in questo video:

Justin Phillips vs Motoyuki Mabuchi

Qui si va indietro di qualche anno, precisamente al Main Event WSOP del 2008. Scontro fra statunitensi, entrambi non particolarmente famosi fino a quel momento, anche se le immagini della mise di Justin Phillips avevano già fatto il giro del mondo qualche mese prima, in occasione della PCA. Qui la botta è terribile, perché preflop Mabuchi ha coppia di Assi contro KJ a quadri di Phillips. Provate a immaginare com’è andata…

https://youtu.be/O48AagjQrKY

Alex Gomes vs Jyries Aguad

L’anno di questa mano è il 2009, la location è Vina Del Mar (Cile) dove si sta giocando il Main Event del Latin American Poker Tour (LAPT), torneo poi vinto da un giovanissimo Dominik Nitsche. I contendenti sono Alex Gomes e Jyries Aguad, anche in questo caso nessuno dei due è un professionista. Poco importa, perché a dare spettacolo bastano le carte.

Alex Gomes apre con 9♠8♠, Jyries Aguad tribetta con J♦J♣. Il call di Gomes fa scendere questo flop: 7♠J♠J♥. Quads per Aguad che punta. Gomes decide di andare ai resti, pensando di poter vincere sia chiudendo scala che colore. Non che in realtà può vincere solo con scala colore, per la quale ha un solo out, il 10♠. Che ovviamente esce al river. Non abbiamo il video, per cui ci dovete credere sulla parola: è andata così!

Daniel Cates vs Phil Ivey

L’ultima mano è invece più nota, anche perché è stata giocata durante un cash game tra Phil Ivey e Daniel “Jungleman” Cates (9 milioni di dollari vinti in carriera nei tornei live fino al 2019).

L’azione comincia con il rilancio di Cates a 50K da bottone con un modesto 5-3 di cuori. Ivey difende con coppia di 4, ma il BB tribetta a 200k. Doppio call che sposta l’azione 3-handed al flop: A♥, 3♣, 4♦. Dopo il check di Ivey, il 3bettor punta altri 200K e riceve di nuovo due call. Il turn è un 4♥, quads per Ivey che sceglie di preparare la trappola con un check. Il BB si adegua ma quando l’azione arriva a Cates, nel piatto arrivano 800K. Ivey astutamente chiama di nuovo, mentre il BB si chiama fuori. Il problema per “No Home Jerome” è che l’ultima carta è un 2♥, scala colore per Cates! Il final è scritto: Ivey va in check-raise all-in (1,8 milioni) e Jungleman snappa, mettendosi in tasca più di 6 milioni di dollari di Hong Kong (800mila del conio americano).

Per chi volesse vedere l’analisi della mano, il video è qui.