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E’ tempo di final table per l’European Poker Tour Main Event di Montecarlo. Alle 12:30 di oggi – le 13:00 per chi vorrà seguire la giornata con la diretta streaming – gli ultimi 7 rimasti si sfidano per il titolo e per l’importante payout. Sarà una giornata molto interessate e che due offre buone ragioni per mettersi davanti allo schermo.

La prima si chiama Rania Nasreddine, unica rappresentante del gentil sesso a poter vincere il torneo e seconda nella storia dell’EPT di Montecarlo a sedersi al final table, dopo il runner-up di Lucille Cailly nel 2012. Rania Nasreddine non è una giocatrice professionista, è un avvocato di Tulsa (Oklahoma, USA) con la passione per il poker, ma le skills per competere nei grandi tornei internazionali ci sono. Lo confermano i 73 in the money – 74 con quello già acquisito in questo evento – la maggior parte dei quali sono targati WSOP e WPT, e i 7,9 milioni di chips accumulate che le valgono il secondo posto al final table di oggi.

In caso di vittoria, la giocatrice statunitense si accoderebbe a Victoria Coren Mitchell, la sola donna finora ad aver sollevato il trofeo più importante dell’EPT (ben due volte, nel caso della campionesse britannica). Questo obiettivo era sfuggito a Marle Spragg nel dicembre dell’anno scorso, quando la pro player si era fermata all’8° posto nel ME di Praga. Ma già così, Rania Nasreddine ha raggiunto il suo miglior risultato in carriera.

La seconda buona ragione per seguire il final table di Montecarlo riguarda proprio il commento in italiano che vede il ritorno di due voci storiche del poker: quelle dei Caressa Brothers, Fabio e Maurizio, che hanno accompagnato la nascita e il boom del Texas Hold’em nel nostro Paese. Un memento carico di nostalgia e imperdibile per chi ha conosciuto il gioco attraverso PokerItalia24il primo canale televisivo interamente dedicato ai tornei di poker, lanciato nel 2010 in Italia.

I Caressa saranno coadiuvati al commento da Giada Shyan Fang e Alberto Russo.

Maurizio Caressa ai tempi di PokerItalia24

Tornando ai giocatori, la Nasreddine è al terzo posto per vincite tra i last 7. Meglio di lei hanno finora fatto solo Jonathan Pastore e Niclas Thumm. Il primo è un regular francese da 34 itm live realizzati a partire dal 2016. Non sono tantissimi per un professionista, ma Pastore ne vanta due che da soli fanno la differenza: un braccialetto WSOP vinto nel 2022 ($5k NLH 6-Handed) e il secondo posto del Main Event WSOPE raggiunto nello stesso anno, alle spalle di Omar Eljach.

Thumm, invece, ha avuto il suo picco lo scorso anno, quando ha chiuso al sesto posto nel PSPC vinto da Aliaksandr Shylko. Prima di allora, il giocatore tedesco si è dedicato solo part-time ai tornei di poker, specialità nella quale ha totalizzato 12 in the money ad oggi.

Jonathan Pastore (credits RIHL)

Questa è la classifica all’inizio del tavolo finale dell’EPT ME di Montercarlo 2024:

Posto 1: Rania Nasreddine, USA, 7.900.000 
Posto 2: Derk van Luijk, Paesi Bassi, 3.200.000 
Posto 3: Jovan Kenjic, Serbia, 4.750.000 
Posto 4: Jonathan Pastore, Francia, 3.350.000 
Posto 5: Jonathan Guedes, Brasile, 1.900.000 
Posto 6: Niclas Thumm, Germania, 3.650.000 
Posto 7: Boris Angelov, Bulgaria, 11.500.000

Come si può notare, mancano i nomi di due protagonisti del Day 4 che ieri non sono riusciti a superare il Day 5. Parliamo del numero 1 spagnolo Adrian Mateos e del chipleader allo start della penultima giornata, il tedesco Philipp Wenzelburger. Quest’ultimo ha di fatto impedito che Mateos potesse ambire al secondo Main Event EPT, dopo quello vinto proprio a Montecarlo nel 2015.

L’azione è arrivata a 11 left. In precedenza erano già usciti il “one chips one chairDavid Docherty (16°), Nathan Tetart (15°), il pro “uruguagio” Francisco Benitez (14°) eliminato da Mateos in coin flip preflop (AK > QQ), Jamil Wakil (13°) e Francisco Caballo (12°).

Adrian Mateos apre a 120k (bui 30k/60k bb ante 60k) da early position e trova il call di Philipp Wenzelburger che difende il BB. Al flop 5♠3♠9♦ il tedesco check-chiama per 180k. La stessa azione si ripete al turn 3♥, questa volta per 580k. L’ultima carta è un K♣: lo spagnolo piazza la terza “barellata” da 1.785.000 chips, lasciandosi dietro solo 60k. Wenzelburger conta il proprio stack e poi annuncia il call. Allo showdown Adrian Mateos è costretto a mostrare il bluff con J♠10♥, e il suo avversario incassa il monster pot con 9♣7♣, coppia di 9 presa al flop.

Rimasto con una chip, Adrian Mateos abbandona il torneo nella mano successiva, eliminato da Derk van Luijk. Il bluff su un giocatore “calling station” come Philipp Wenzelburger è costato allo spagnolo la possibilità di raggiungere il ristretto club dei due volte vincitori di un ME EPT, formato da Victoria Coren, Mikalai Pobal e Mike Watson.

Adrian Mateos (credits RIHL)

Mezzo livello più tardi esce Natan Chauskin, battuto in coin flip preflop da Pastore. L’eliminazione del bielorusso al 10° posto dà il via all’unofficial final table a 9 giocatori. E qui emergono tutti i problemi del gioco di Philipp Wenzelburger.

Il tedesco, che di fatto è un amatore del poker, li aveva un po’ mascherati nel Day 4. Ieri, invece, ha sperperato il grande vantaggio accumulato con troppi call e alcuni raise non necessari. Il peggiore, anche se legato a una mano clamorosa, lo si è visto poco dopo lo start del final table.

Philipp Wenzelburger rilancia 160.000 da early e riceve solo il call di Jovan Kenjic da cutoff. Il flop porta A♠A♦10♣. L’original raiser prima checka e poi chiama la bet da 140k del serbo. Il turn è l’A♥. Con tre assi sul board, il tedesco inventa un check-raise fino a 900k. Kenjic ci pensa un po’, usa un time bank e alla fine chiama. Il call dovrebbe essere un campanello di allarme per Wenzelburger, il quale in effetti checka ma poi fa call sulla bet 600k del sul avversario. Jovan Kenjic mostra A♣Q♦, poker di assi che batte il fullhouse chiuso da Wenzelburger con Q♣10♠.

Il tedesco non molla e resiste per un’altra ora e mezza. Sul finire del livello 29 (bui 50k/100k bb ante 100k) è però sfortunato, quando Derk van Luijk gli cracka gli Assi con A♣J♣ e doppio Jack sul board. Il colpo di grazia per Philipp Wenzelburger arriva all’inizio del livello 30. A darglielo è Rania Nasreddine che chiama l’all-in di un ormai corto Wenzelburger: Q♠Q♦ vs i connectors 10♦8♦, board liscio e il tavolo scende a 8 giocatori.

Philipp Wenzelburger (a sx), credits RIHL

Il Day 5 si conclude con l’eliminazione a metà livello 30 di Jozef Cibicek: all-in con Q♠J♠ e call di Boris Angelov che con A♠Kc] trova il K♠ al flop. Il resto del board non cambia più nulla, se non che in sala restano solo 7 giocatori, tutti a caccia di questo payout:

1 – €1.000.000 
2 – €620.500 
3 – €442.900 
4 – €340.500 
5 – €261.700 
6 – €201.000 
7 – €154.900

Immagine di testa: Rania Nasreddine (credits RIHL)

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